Allergie e Intolleranze al Latte

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Il latte è un alimento molto diffuso tra la popolazione Europea, del Nord America e dell’Australia e Nuova Zelanda, mentre è scarsamente utilizzato dal resto del mondo.

Il latte è considerato dalla maggior parte dei nutrizionisti un alimento completo e salutare che aiuta a mineralizzare le ossa, i denti e stimolare la crescita.

Questi alimenti però possono causare anche dei problemi di allergia ed intolleranza. Sono tantissime i bambini e gli adulti che hanno qualche problema con il latte e i suoi derivati.

In questo post elencherò brevemente i problemi di allergia e intolleranze che può provocare il consumo di latte e latticini.

I problemi allergici e di intolleranza alimentare che possono scatenare il consumo di latte, sono i seguenti:

  1. La galattosemia
  2. L’intolleranza al lattosio
  3. L’intolleranza Alimentare alle proteine del latte
  4. L’allergia alle proteine del latte
  5. La pseudoallergia ai formaggi stagionati provocati dall’istamina e Tiramina

La Galattosemia

La galattosemia è una intolleranza molto grave al galattosio presente nel lattosio del latte. I bambini che ne sono affetti non devono consumare neanche il latte materno, perché il galattosio presente nel lattosio del latte per questi bambini è un Veleno. I bambini che soffrono di galattosemia, rischiano di morire se assumono il galattosio contenuto nel latte ed in altri alimenti (frattaglie ed alcuni legumi e verdure).

Il lattosio è lo zucchero del latte ed è costituito da una molecola di glucosio ed una di galattosio attaccati insieme. Quando assumiamo il lattosio del latte, nell’intestino interviene l’enzima lattasi che spacca in due la molecola, liberando glucosio e galattosio. Il glucosio e prontamente utilizzabile, mentre il galattosio deve prima entrare nel fegato per essere trasformato in glucosio grazie ad alcuni enzimi del fegato. I bambini che sono galattosemici, hanno una carenza degli enzimi epatici che trasformano il galattosio in glucosio; ne consegue che il galattosio assunto con il latte si accumula ed avvelena l’organismo rischiando di provocare anche la morte.

Malati di galattosemia non si diventa, ma si nasce. In Ospedale normalmente fanno i test genetici sulla galattosemia ai bambini appena nati, e se qualcuno presenta la galattosemia, gli viene escluso il consumo di latte materno e di altre forme di latte animale in quanto il galattosio per loro è un veleno.

Gli adulti galattosemici devono evitare a vita qualsiasi alimento che contiene lattosio e galattosio; non solo il latte e formaggi possono contenere galattosio, ma anche alcuni legumi (lenticchie e fagioli), le frattaglie degli animali ed alcune verdure.

Il Lattosio è presente solo nel latte, ma il galattosio lo trovate anche in altri alimenti.

Intolleranza al lattosio

L’intolleranza al lattosio è una forma meno grave rispetto alla galattosemia; essa dipende da una carenza enzimatica alla lattasi; l’intestino di molti esseri umani perde la capacità dopo lo svezzamento di produrre lattasi e di conseguenza il lattosio non viene scisso in glucosio e galattosio e giace nell’intestino provocando gonfiore, crampi intestinali, eruttazioni, flautulenza, vomito e coliti. Il lattosio è presente solo nel latte, latticini, panna, ricotta, gelati, alcuni preparati per dolci, panini al latte, nelle creme, nel cioccolato al latte, in alcuni salumi, etc.

In linea di massima la razza Europea digerisce bene il lattosio anche in età adulta con eccezione di una piccola percentuale di intolleranti. Le altre Razze invece tollerano meno il lattosio del latte e quelli più intolleranti sono gli asiatici (in particolare i Cinesi e Giapponesi) e la popolazione Nera dell’Africa.

Ritornando in Europa, gli Europei di razza mediterranea sono meno tolleranti al lattosio rispetto agli europei del centro – Nord Europa.

Per permettere il consumo di latte da parte degli intolleranti al lattosio, l’industria alimentare ha messo in commercio il latte delattosato, in cui il lattosio viene trasformato dall’industria in glucosio e galattosio attraverso un trattamento enzimatico.

Intolleranza alle proteine del latte

L’Intolleranza alle proteine del latte è meglio conosciuta come infiammazione alle proteine del latte ed è un disordine immunitario in cui i linfociti-t regolatori hanno perso la capacità di tollerare gli antigeni del latte.

L’infiammazione alle proteine da latte è molto comune: colpisce 6 donne su 10 e 5 uomini su dieci e si manifesta con disturbi diversi, tipo eczema, gonfiore addominale, emicrania, psoriasi, asma, artrite, sovrappeso, ritenzione idrica, etc.

Per diagnosticare le infiammazioni da cibo, si usano i test delle intolleranze alimentari, tra cui uno dei migliori è il recallerprogram (www.recallerprogram.com).

Una volta diagnosticata l’infiammazione da cibo alle proteine di latte, si può guarire seguendo uno schema alimentare noto come dieta a rotazione, in cui il latte e derivati vengono eliminati per un certo periodo di tempo per poi reintrodurli lentamente nella dieta. In questo modo il sistema immunitario impara a tollerare gli allergeni del latte e guarire dall’infiammazione ai cibi contenenti le proteine del latte.

Allergie al latte e derivati

L’allergia al latte e derivati è un disordine immunitario come nel caso dell’intolleranza alle proteine del latte con l’unica differenza che l’allergia al latte da sintomi quasi immediati al minimo contatto con il latte, mentre l’intolleranza alle proteine del latte genera sintomi a distanza di tempo.

Nelle allergie al latte, gli anticorpi coinvolti sono le IgE, mentre nelle intolleranze alle proteine del latte, gli anticorpi coinvolti sono le IgG.

L’allergia al latte è mediata dalle IgE e dall’istamina. Quando un bambino o adulto allergico al latte viene in contatto con ua briciola di formaggio, gli allergeni del latte si attaccano agli anticorpi IgE i quali stimolano i granulociti e mastociti a liberare nella pelle, nelle vie respiratorie, nelle mucose della bocca e degli occhi una grande quantità di istamina che provoca Gonfiore al volto, rossore, calo di pressione, tosse, asma, orticaria, occhi lacrimanti e nei casi gravi può verificarsi anche lo shock anafilattico.

Chi è affetto da allergia, deve seguire attentamente le istruzioni del medico e nei casi gravi (rischio di shock anafilattico) deve portarsi con se un kit di farmaci per prevenire gli shock anafilattici.

Le Pseudoallergie ai Formaggi

I formaggi stagionati possono causare in alcuni individui non allergici delle reazioni simil-allergiche per colpa dell’istamina e tiramina che si formano durante i processi di stagionatura.

Questo problema riguarda solo i formaggi troppo stagionati, in quanto gli enzimi batterici dei formaggi decarbossilano gli aminoacidi tirosina, istidina e fenilalanina rispettivamente in Tiramina, Istamina e Feniletilammina provocando fenomeni simili all’allergia; ma non si tratta di allergia, bensì di intossicazione alimentare da amine biogene (istamina, tiramina, feniletilammina).

Scritto e Pubblicato dal

Tecnologo Alimentare Dottor Liborio Quinto

Fonte Bibliografica

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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