Le Allergie Alle Arachidi

Le arachidi note anche con il nome di Noccioline Americane sono le leguminose più diffuse al mondo dopo la soia.

Le Arachidi vengono coltivate principalmente per estrarre l’olio, utilizzato per le preparazioni alimentari e come olio per frittura.

Come sottoprodotto dell’estrazione dell’olio si ricavano i panelli proteici utilizzati come mangimi proteici per animali e nell’industria alimentare.

Le arachidi sono alimenti altamente allergizzanti e il popolo degli Stati Uniti d’America e gli Inglesi essendo i più accaniti consumatori sono anche quelli più colpiti dalle allergie alle arachidi.

L’Italia a differenza degli altri Stati Europei è meno colpita dall’allergia alle Arachidi perché il suo consumo medio annuo per abitante e molto basso.

Le arachidi vengono consumate tostate, crude, bollite e fritte.

In USA ed Europa le arachidi vengono consumate tostate e salate (con alto carico di allergeni), mentre nei paesi in via di sviluppo come l’America latina e l’Africa vengono consumate bollite o fritte (con basso carico di allergeni). Il metodo di cottura influisce sul potenziale allergenico delle arachidi; sembra che la bollitura e sopratutto la frittura riduca gli allergeni nelle arachidi e ciò spiega il perché le popolazioni Africane e del Sud America soffrono meno di allergia alle arachidi rispetto a Noi Occidentali che li preferiamo crude o tostate.

L’olio di arachide raffinato è privo di proteine allergizzanti e quindi non dovrebbe dare problemi agli allergici alle arachidi. Tuttavia ci sono persone molto sensibili che accusano reazioni allergiche anche all’assunzione dell’olio di arachide; pertanto chi è allergico alle arachidi, dovrebbe evitare anche l’uso dell’olio di arachide.

Le arachidi sono alimenti fortemente allergizzanti perché contengono due proteine note con i nomi Ara-h1 e Ara-h2.

Le allergie alle arachidi colpiscono principalmente i bambini tra i 14 mesi e i 24 mesi.

A differenza di altri tipi di allergie, quelle di arachidi si possono manifestare improvvisamente nei bambini al primo contatto con le arachidi.

Probabilmente ciò succede perché le mamme in gravidanza o durante l’allattamento al seno hanno assunto alimenti contenenti arachidi. Gli antigeni Ara-h1 e Ara-h2, ingeriti con le arachidi dalla mamma, entrano in contatto con il sangue del feto tramite il cordone ombelicale, oppure passano nel latte materno succhiato dal lattante e il bimbo sensibilizza.

Una volta che il bambino si è sensibilizzato agli allergeni delle arachidi, quando viene svezzato e ingerisce qualche arachide, rischia di sviluppare una reazione allergica, che può essere benigna con rossore, edema, ponfi, orticaria, difficoltà respiratoria, tosse, e problemi gastro-intestinali oppure molto pericolosa con shock anafilattico.

Circa il 4% degli americani allergici alle arachidi hanno shock anafilattico al minimo contatto con il legume.

Pensate che in America, il 67% di tutte le reazioni anafilattiche, dipendono dalle allergie alle arachidi; Con lo shock anafilattico si rischia di morire ed è possibile salvare il paziente con iniezioni di adrenalina.

Poiché ci sono molte persone che rischiano gravi reazioni anafilattiche al contatto con le arachidi, molte compagnie aeree hanno vietato la somministrazione a bordo di prodotti contenenti arachidi.

Chi è allergico alle arachidi spesso mostra delle reazioni crociate con altre leguminose e semi oleosi a guscio.

Chi è allergico alle arachidi deve stare alla larga anche dai lupini, dalla soia, dalle fave e altri legumi.

Poiché gli antigeni delle arachidi sono simili a quelli della frutta a guscio oleosa, è bene che gli allergici alle arachidi evitino il consumo di nocciole, mandorle, noci, pistacchi, anacardi, per rischio di reazioni crociate.

Gli allergici alle arachidi devono prestare molta attenzione agli ingredienti delle varie preparazioni alimentari confezionate e artigianali, leggendo attentamente se ce la presenza di tracce di arachidi, nocciole, frutta secca a guscio.

Il rischio più grave delle allergie alle arachidi è lo shock anafilattico e se non si interviene in tempo si può rischiare la morte. Chi sa di avere delle reazioni anafilattiche a certi alimenti, dovrebbe essere istruito dal medico ad utilizzare l’adrenalina in caso di shock e portarsi il kit salva vita sempre con se.

Per prevenire l’allergia alle arachidi è bene che le donne in gravidanza e quelle che allattano al seno evitino di consumare le arachidi, onde evitare che gli antigeni Ara-h1 e Ara-h2 sensibilizzino il bambino rendendolo predisposto in futuro a sviluppare allergie alle arachidi dopo lo svezzamento.

Scritto e Pubblicato dal

Tecnologo Alimentare Dottor Liborio Quinto

Fonte bibliografica

  1. Allergie e Intolleranze Alimentari di patrizia Bollo e Romeo Carrozzo – Ponte Alle Grazie editore – anno 2008 – L’ Allergia alle Arachidi – pagina 74, 75, 76 e 77.
  2. Vivi Meglio scoprendo Gli elementi che ti fanno stare bene -Intolleranze e Allergie Alimentari, Sprea editore -rivista Agosto/Settembre

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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