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Artrosi: cause e rimedi naturali

L’artrosi è una patologia infiammatoria a carico delle cartilagini articolari è può interessare l’articolazione del ginocchio, dell’anca, delle vertebre della colonna vertebrale, delle giunture delle dita e delle mani.

L’artrosi può essere di breve durata o di lunga durata.

L’artrosi comporta un danno al tessuto cartilagineo favorendo il suo consumo.

Sono causa di artrosi i seguenti fattori:

1. La Sedentarietà
2. Eccesso di attività fisica
3. Conformazione delle gambe a X o a O (gambe da fantino)
4. Incidenti e traumi alle articolazioni
5. Eccesso di acido urico nel sangue (gotta)
6. Le Zecche dei cani infettate da alcuni batteri (Borrelia)
7. Eccesso di acidità cronica dovuta a dieta cattiva e stress
8. Allergie alimentari ritardate IgG mediate
9. Carenza di vitamine e oligominerali
10. malattie autoimmuni contro i tessuti cartilaginei

Perché la sedentarietà favorisce l’artrosi?

Praticamente le cellule del tessuto cartilagineo sono prive di vasi sanguigni e i nutrienti apportati con il sangue, per giungere alle cellule cartilaginee, devono diffondere con il liquido sinoviale che è il liquido che avvolge e lubrifica le articolazioni. Il corretto movimento, favorisce la diffusione del liquido con i nutrienti e riesce ad asportare via dalle cartilagini i detriti e i metaboliti di scarto; Una scarsa attività motoria, riduce l’apporto di nutrienti e l’asportazione delle sostanze di rifiuto e le cartilagini rischiano di ridursi di spessore e infiammarsi.

Anche un eccesso di acido urico nel sangue, può favorire l’artrosi

l’eccesso di acido urico nel sangue prende il nome di gotta e può danneggiare le articolazioni; in pratica quando ce troppo acido urico nel sangue possono depositarsi cristalli spigolosi di sali di acido urico nelle giunture articolari; poiché i cristalli sono appuntiti, logorano e danneggiano il tessuto cartilagineo accendendo l’infiammazione e l’infiltrazione leucocitaria nella sede articolare.

Cibi che favoriscono l’aumento di acido urico sono: Gli alcolici, gli insaccati, la carne “in particolare i visceri degli animali e le animelle”, le sardine in scatola.

Perché le zecche degli animali possono causare l’artrosi?

Perché le zecche possono essere infettate da alcuni batteri patogeni, in particolare dalla Borrelia, che può infettare il sangue e le cartilagini dell’uomo e stimolare il sistema immunitario ad attaccare i tessuti cartilaginei con l’intendo di uccidere il batterio. In questo caso la migliore terapia è quella antibiotica.

Cosa succede al tessuto cartilagineo quando si infiamma?

Un tessuto cartilagineo danneggiato per trauma, infezioni, accumulo di metaboliti tossici, allergeni, etc, libera nel sangue delle citochine infiammatorie che richiamano dalla circolazione sanguigna e linfatica i globuli bianchi, chiamati Leucociti, che si infiltrano nel tessuto leso; Una volta che i globuli bianchi si sono insediati nel tessuto leso, producono enzimi e radicali liberi che distruggono una parte delle cellule cartilaginee sane con l’intendo di eliminare anche quelle danneggiate e gli agenti chimici e biologici che l’hanno causato; Nel fare questo però, il sistema immunitario erode il tessuto cartilagineo con i suoi enzimi e aggredisce l’osso e le membrane circostanti che avvolgono l’articolazione. La membrana articolare si infiamma, si ispessisce e si inserisce nelle fessure dell’articolazione, rendendola gonfia, dolente e poco funzionale.

Fate attenzione! Se l’artrosi è cronica, ossia perdura da anni, a rischiare è anche il cuore.

Dovete sapere che nei punti in cui vi è un processo infiammatorio, si accumulano i globuli bianchi. I globuli bianchi producono citochine infiammatorie che in parte vanno a finire nel sangue, stimolando altri globuli bianchi ad appiccare il fuoco ad altri organi e tessuti.

Più citochine cattive circolano nel sangue, maggiore sarà lo stress ossidativo dell’intero organismo.

Dunque se un soggetto ha contemporaneamente una infiammazione al dente, una infiammazione al ginocchio e una congiuntivite all’occhio, i globuli bianchi infiltrati in queste tre sedi dell’organismo, produrranno citochine, che riversandosi nel sangue si sommeranno tra loro; ne consegue che l’infiammazione globale dell’organismo aumenta a causa della somma delle citochine di queste tre sedi. Una notevole presenza di citochine cattive nel sangue, stimolerà le cellule immunitarie ad attaccare anche il colesterolo LDL che circola nel sangue, favorendo la formazione delle placche ateromatose aumentando il rischio di infarti ed ictus.

I Rimedi naturali contro l’artrite

• I sali di Oro: I sali di oro sono un rimedio antichissimo utilizzato con discreto successo dagli antichi; I sali di oro sono effettivamente in grado di attenuare la risposta infiammatoria a carico delle cartilagini; Il problema è che i sali di oro mostrano una notevole tossicità nei confronti di Reni e Fegato, al punto da sconsigliare l’uso.
• Metilsulfonilmetano o MSM è una sostanza organica naturale a base di zolfo normalmente presente negli alimenti e nelle cartilagini, utilizzato negli USA per trattare molti tipi di dolori reumatici, compresi quelli articolari; MSM associato con la condriotina solfato, la glucosamina solfato e/o l’acido Ialuronico, contribuisce a ispessire lo strato cartilagineo prevenendo e/o contrastando il consumo del tessuto cartilagineo.
• Vitamina E (combatte bene l’infiammazione di qualsiasi tipo)
• Incenso Indiano (Boswellia Serratia) è un rimedio antico per la cura dell’artrosi.
• Artiglio del Diavolo
• Ortica
• Estratti di corteccia di Salice
• Miscela erboristica a base di Pioppo Toremulo con frassino e Verga d’oro

Rimedi farmaceutici contro l’artrite

• Leflunomid, D-Pennicillamin, Sulfolarin e il methotrexas
• Farmaci biologici che bloccano le citochine o i loro specifici recettori, tipo Etanercept, Infliximab
• Antidolorifici Non steroidei (FANS), tipo aspirina, diclofenac, Ibuprofen
• antinfiammatori steroidei come il cortisone;

Fonti Bibliografiche

• Infiammazioni: i killer nascosti di Michaela Doll, macro edizioni – capitolo 8 “Le Malattie reumatiche” pagine 80 -96
• Recuperare la tolleranza alimentare di Attilio Speciani, tecniche nuove editore, ristampa del Gennaio 2011 – pagina 13

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