Carni Gonfiate Agli Estrogeni Negli Anni ’80

Carni Gonfiate Agli Estrogeni Negli Anni ’80

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Mi raccontava un professore di zootecnia che negli anni 80 molti allevatori utilizzavano in modo fraudolento gli ormoni per accelerare la crescita di Polli, maiali e Bovini.

Tra gli ormoni anabolizzanti impiegati, molti utilizzavano gli estrogeni al fine di accelerare la crescita degli animali ed ottenere una maggiore resa in carne.

Il problema dell’impiego di questi ormoni e che poi rimanevano come residui nelle carni e quindi finivano per intossicare il consumatore finale.

Negli anni ’80, grossi problemi l’hanno dato le ali di pollo, il pollame, le carni bovine ed in particolare gli omogeneizzati di carne bovina per bambini.

In particolare le ali di pollo e gli omogeneizzati di carne bovina risultavano essere le più contaminate di estrogeni. Le donne che abusavano nel consumo di ali di pollo aumentavano il rischio di sviluppare il cancro al seno, alle ovaie e all’utero, mentre gli uomini tendevano ad ingrassare e a sviluppare il seno “detto ginecomastia”. Il professore raccontava che un famoso cuoco Americano forte consumatore di ali di pollo fritto, a furia di ingerire carne contaminata da residui di estrogeni si era piano piano afemminato con sviluppo del seno, riduzione del volume dei testicoli, cambio del timbro della voce etc.

All’epoca le ali di Pollo potevano contenere più estrogeni rispetto al resto della carcassa in quanto nel pollo in vita gli allevatori applicavano con una pinza su una delle due ali una masserella di silicone imbevuta di estrogeni a lento rilascio. Ecco perché l’ala di pollo era la parte dell’animale più ricca di estrogeni ed essere quindi più dannosa al consumatore.

Ma tra le Vittime dell’epoca ci sono stati moltissimi bambini. Un alimento per Bimbi molto di moda all’epoca eral’omogeneizzato di carne bovina.

Molti di questi omogenizzati destinati ai bambini, contenevano residui di estrogeni spesso a concentrazioni più elevate rispetto alle bistecche provenienti dallo stesso bovino macellato….

Come Mai?

Il Professore di zootecnia mi raccontava che all’epoca gli allevatori per ingrassare velocemente i bovini, inserivano una masserella di silicone imbevuto di estrogeni a lento rilascio sotto la pelle alla base del collo dell’animale, per poi essere tolto al momento della macellazione.

Poiché gli omogeneizzati di carne venivano fatti utilizzando la carne del collo del bovino, questi potevano risultare fortemente contaminati da estrogeni.

Molte bambine che si nutrivano di alcune marche di Omogeneizzati di carne tendevano a sviluppare in anticipo il seno ed entrare prima in pubertà, mentre i maschietti sviluppavano ginecomastia (sviluppo del seno) e varie interferenze sullo sviluppo corretto dei caratteri secondari maschili.

Attualmente gli Ormoni sono vietati e non dovrebbero esserci residui di medicinali nelle carni; a garantire l’assenza di residui di farmaci sono i controlli veterinari.

Tuttavia a causa della globalizzazione delle merci, le carni provengono anche dall’estero e qualche fregatura potrebbe sfuggire al controllo.

Per difenderci bisogna orientarsi sull’acquisto di carni di qualità e cercare comunque di limitarne il consumo in quanto l’abuso è associato ad alcune malattie croniche tipiche dei paesi industrializzati.

Riferimento Bibliografico

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

3 Risposte a “Carni Gonfiate Agli Estrogeni Negli Anni ’80”

  1. Ora la situazione è diversa: ufficialmente è proibito l’uso di migliaia di sostanza steroidee e non, vengono anche effettuati controlli, e chi sbaglia rischia grosso.
    Nei casi in cui però questo non viene rispettato non sono più gli estrogeni come in passato a farla da padrone: La carne ricca di estrogeni aveva due grossi problemi che il consumatore non accetterebbe più: 1) l’animale ingrassa moltissimo 2) le carni soffrono di una ritenzione idrica esagerata, per cui dopo la cottura si restringono e diventano quasi immangiabili, soprattutto il manzo.
    Ora il “doping” nell’allevamento è basato su coktail di diversi farmaci per fare crescere di più l’animale e con caratteristiche addirittura superiori rispetto all’equivalente naturale. Si usano per la maggiore antibiotici a largo spettro nei mangimi per migliorare la resistenza (nel breve periodo), degli animali. A questi si uniscono 2 steroidi, solitamente boldenone o trembolone, utilizzati singolarmente o uniti hai soliti estrogeni, ma ora in quantità molto inferiori. Ciò permette agli animali di crescere in modo sproporzionato grazie ai primi 2 , mentre per gli estrogeni il ruolo resta marginale.
    Il risultato finale è nel complesso una carne decisamente meno pericolosa di quella del passato, ma con valori organolettici peggiori. Uno studio americano, dove il trembolone è di fatto legale per uso veterinario, ha portato alla luce che il consumo di carne di animali allevati con il trattamento con l’ormone, rispetto a quella che non lo era stata, porta ad un elevamento dei valori di colesterolo in modo superiore. Gli studiosi concludevano dicendo che questo era dovuto al fatto che i metaboliti di trembolone che rimanevano nelle carni portavano ad un carico epatico superiore e non trascurabile in un normale consumo.

    Purtroppo non riesco a recuperare la fonte, per darvi il riferimento dello studio, ma comunque considerate che Nell’aprile 1999, il CSMVSP ha concluso, pur con gradi diversi di attendibilità, che l’uso dei sei ormoni (l’estradiolo 17-beta, il progesterone, il testosterone, lo zeranol, l’acetato di trenbolone e l’acetato di melengestrolo) per stimolare la crescita dei bovini costituisce un rischio per il consumatore.
    Il CSMVSP è : Comitato Scientifico delle Misure Veterinarie in relazione alla Sanità Pubblica

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