Certe Persone Sono più Vulnerabili allo stress ossidativo e all’inquinamento

Certe Persone Sono più Vulnerabili allo stress ossidativo e all’inquinamento

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Video sui minerali anti – invecchiamento

L’organismo ogni giorno produce una certa quantità di radicali liberi che sono molecole contenenti ossigeno molto reattive; I radicali liberi sono i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare, dell’invecchiamento della pelle, dei danni ad ossa, tendini, cartilagini, dell’indurimento dei vasi, della degenerazione del cervello, del danno a livello epatico, etc.

L’organismo produce radicali liberi nelle seguenti situazioni:

  1. Ad ogni atto respiratorio
  2. Quando si effettua attività fisica aerobica
  3. durante la perfusione sanguigna nei tessuti (per esempio quando si addormenta la gamba, perché non circola il sangue, le cellule in ipossia producono radicali liberi; stessa cosa avviene nelle cellule cardiache colpite da un infarto)
  4. Quando si scatena una infezione virale e/o batterica (esempio un raffreddore)
  5. Durante un trauma, un ustione
  6. Quando vi scottate la pelle al sole (eritema solare)
  7. Quando bevete alcolici, assumete certi farmaci, fumate e/o mangiate cibi spazzatura
  8. Quando respirate sostanze inquinanti
  9. Quando siete sottoposti a stress psicologici
  10. Quando non riposate sufficientemente
  11. Quando mangiate cibi affumicati, fritture, grassi rancidi, margarine, e grigliate bruciacchiate dai carboni ardenti di carne/pesce.

Tutti questi fattori elencati, generano radicali liberi pronti a devastare le cellule, invecchiandole.

Di regola Noi dovremmo invecchiare ad ogni atto respiratorio, fino a consumarci entro le 24 ore per colpa dei radicali liberi; Fortunatamente questo non avviene perché l’organismo è in grado di neutralizzare i radicali liberi attraverso una serie di enzimi antiossidanti, quali:

  • la catalasi che distrugge il perossido di idrogeno che si forma durante la respirazione delle cellule
  • Le superossido dismutasi mitocondriale, citoplasmatica e extracellulare indicate con la sigla SOD1, SOD2 e SOD3, che distruggono il micidiale radicale libero Ione superossido
  • La Glutatione Perossidasi indicata con la sigla GPX, che distrugge il perossido di idrogeno ed altri perossidi in acqua e/o alcol, utilizzando il glutatione che si ossida
  • La glutatione reduttasi, che rigenera il glutatione ossidato in ridotto.
  • La glutatione transferasi (GST)
  • Ed altri enzimi

Quindi in pratica le nostre cellule sono protette dai danni grazie alla presenza di enzimi antiossidanti che spazzano via i radicali liberi prodotti durante la giornata, istante per istante.

MA LE COSE NON VANNO SEMPRE BENE PER TUTTI!

Quando uno o più enzimi antiossidanti non funzionano correttamente a causa di una mutazione genetica o per colpa di una carenza di oligominerali (zinco, selenio, rame, manganese, ferro, magnesio), il sistema di protezione antiossidante si indebolisce e si diventa suscettibili ai danni da radicali liberi con conseguente invecchiamento precoce dei tessuti e predisposizione alle malattie infiammatorie croniche.

Tra le Mutazioni più frequenti nella popolazione umana riguardanti gli enzimi antiossidanti, abbiano:

  1. La Mutazione all’enzima SOD2 (mutazione Ile58Thr)
  2. La Mutazione all’enzima GPX (mutazione Pro198Leu)

I soggetti che possiedono una di queste mutazioni o entrambi, sono più vulnerabili allo stress ossidativo indotto dall’eccessiva attività fisica, dalla cattiva alimentazione, dallo stress, dal fumo, e dalla cattiva alimentazione.

Fortunatamente, chi possiede queste mutazioni, Non è che questi 2 enzimi, non funzionano, ma funzionano ad una velocità ridotta rispetto a quella dei soggetti sani.

Per esempio il GPX con la mutazione Pro198Leu, in vitro funziona al 40% della velocità max che potrebbe avere; quindi Un po riesce a detossificare.

Allora cosa devono fare coloro che possiedono certe mutazioni?

Semplice! Devono osservare alcune regole:

  1. integrare l’alimentazione con Selenio che è il minerale che permette di far funzionare il GPX
  2. integrare l’alimentazione con Zinco e Manganese al fine di far funzionare bene le SOD
  3. Assumere aglio, cipolla, asparagi, crucifere (rape, cavoli, verza, rucola) ricche di sostanze solforate detossificanti
  4. assumere cibi ricchi di fitocomposti e vitamine antiossidanti (es vitamina C, CoQ10, acido alfa-lipoico, vitamina E, beta-carootene, astaxantina, etc)
  5. Assumere oli genuini antinfiammatori (olio di oliva, omega-3
  6. Favorire la funzionalità epatica con l’uso di carciofi, cardo mariano, etc
  7. Stare alla larga dai cibi spazzatura
  8. stare alla larga da alcool, fumo e certi farmaci dannosi per il fegato
  9. evitare la carne e pesce Grigliate sui carboni
  10. Evitare i cibi ricchi di coloranti e limitare il consumo di cosmetici
  11. Praticare attività aerobica senza eccedere e senza strafare
  12. soddisfare la sete per drenare il corpo dalle tossine

Fonte bibliografica

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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