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L’ossido nitrico è l’unico ormone gassoso prodotto dall’organismo ed agisce come un radicale libero.
L’ossido nitrico se prodotto nelle giuste dosi, aiuta l’organismo a stare bene, a proteggersi dalle malattie cardiovascolari e dalla demenza.
Una corretta sintesi di ossido nitrico nei vasi sanguigni, previene le trombosi, l’ictus e gli infarti in quanto esercita un azione vasodilatante nei confronti della muscolatura liscia dei vasi sanguigni.
Per renderci conto delle proprietà protettive del cuore dell’ossido nitrico, basti pensare che per salvare la vita agli infartuati si fa una iniezione di nitroglicerina che libera ossido nitrico nei vasi provocando una vasodilatazione dei vasi prevenendo l’infarto.
L’ossido nitrico protegge il cuore, ma se eccessivo può aumentare la resistenza insulinica e favorire l’iperglicemia e il diabete di tipo 2.
L’ossido nitrico prodotto dall’enzima eNOS fa bene e protegge dalle cardiopatie e infarti e regola in modo sano le vie di segnalazione dell’insulina e dei fattori di crescita.
L’ossido nitrico prodotto dall’enzima iNOS invece fa male; iNOS è un enzima prodotto dalle cellule immunitarie ed endoteliali in tutte quelle situazioni in cui ce infiammazione e infezioni sistemiche.
Gli obesi a livello addominale, i soggetti affetti da malattie croniche ed infettive presentano un alta espressione di iNOS nel sangue; l’eccessiva presenza di iNOS fa aumentare i livelli di ossido nitrico a livelli molto alti e dannosi. L’eccessiva presenza di ossido nitrico per lungo tempo, blocca il rilascio del calcio dagli organuli citoplasmatici al citoplasma; Il mancato rilascio del calcio, frena i segnali dell’insulina e dei fattori di crescita (la cosiddetta via IP3/DAG/PKC/AKt/mTorC1, etc, etc viene interrotta.); Ne consegue che si viene a creare una resistenza insulinica provocato dal mancato rilascio del calcio da parte dell’ossido nitrico.
Il calcio è fondamentale per attivare la PKC, una proteina coinvolta nel segnale del recettore dell’insulina e di molti altri fattori di crescita. Se manca il calcio, la PKC non può attivarsi e quindi si genera resistenza insulinica.
L’endotelio vascolare dei diabetici di tipo-2 e degli obesi presentano un elevata espressione di iNOS e quindi di ossido nitrico e ciò induce l’abbassamento dei livelli di calcio nel citoplasma con conseguente inattivazione della PKC e generazione della resistenza insulinica.
Per contrastare il diabete di tipo-2 bisogna quindi ridurre l’espressione genica di iNOS; Meno iNOS in circolo significa meno ossido nitrico; meno ossido nitrico nei vasi significa un più regolare rilascio di calcio nel citoplasma, il quale può legarsi alla PKC attivando il segnale insulinico e dei fattori di crescita con conseguente attenuazione della resistenza insulinica.
Per attenuare la resistenza insulinica è bene integrare la dieta con sostanze che impediscono l’espressione genica di iNOS. A tale scopo sono utili la cordicepina del cordyceps sinensis, alcuni triterpeni del reishi, l’aloe arborescens e vera, i polifeoli dei mirtilli e di molti altri tipi di frutta, il resveratrolo, la curcumina, l’acido ellagico, etc.
Fonte Bibliografica
- A role for iNOS in fasting hyperglycemia and impaired insulin signaling in the liver of obese diabetic mice – Fujimoto M, et al, May 2005. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15855318
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15855318
- Nitric Oxide Synthase – wikipedia https://en.wikipedia.org/wiki/Nitric_oxide_synthase
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