Molti di Voi hanno notato che nei periodi in cui ci si ammala di influenza, si avverte la nausea e si mangia meno.
Alcune persone che soffrono di artrite alle articolazioni, riferiscono che quando mangiano poco la sera “e cibi sani”, il giorno dopo vedono migliorare i sintomi.
Il digiuno breve (all’interno di una dieta normocalorica), svolge un ruolo antinfiammatorio; il digiuno breve aiuta a depurare l’organismo dalle tossine.
Per digiuno breve non si intende la totale astensione dal cibo durante la giornata, ma semplicemente seguire una distribuzione decrescente dei pasti che segue questo schema: colazione ricca, pranzo moderato e cena leggera e solo frutta fresca o verdura cruda come spuntino.
Mangiare poco e sano la sera è cosa buona e giusta; dalle 20:00 – 21:00 della cena, fino alle 6:00 -8:00 della colazione abbondante del mattino, passano 10 – 12 ore di digiuno. In questa fase avvengono tre processi che contribuiscono ad abbassare l’infiammazione ed a migliorare lo stato di salute.
Nel digiuno breve che si attiva durante la notte a seguito di una cena leggera, si attivano i seguenti meccanismi:
- il meccanismo della depurazione epatica, ossia il fegato si sbarazza di tutti gli immuno – complessi, citochine infiammatorie, allergeni, scorie e tossine che poi li elimina con la bile e le urine del mattino; ecco perché le urine del mattino sono le più acide della mattina e se vi comportate bene a tavola e mangiate poco a cena, le urine del mattino saranno limpide e tenderanno all’alcalinità.
- Attivazione del sensore della fame cellulare AMPK che smorza i segnali infiammatori – proliferativi orientando le cellule in uno stato antinfiammatorio-
- Attivazione del recettore della longevità SIRT-1 con incremento del numero di mitocondri ed enzimi del ciclo di krebs e dello scudo antiossidante.
Nelle 10 – 12 ore di digiuno che va dalla cena leggera alla colazione ricca, il fegato filtra il sangue ripulendolo delle tossiche che trasporta;
Non solo!
Il sangue pulito e rimesso in circolo raccoglie le tossine, i detriti e le cellule morte depositate lungo i vasi sanguigni, il tessuto connettivo, le articolazioni e gli organi e li portano al fegato il quale provvederà a trasformarli, rimuoverli ed espellerli con l’urina, il sudore, l’alito e la bile.
Se mangiate poco la sera ad un orario accettabile (tra le 20:00 e le 21:00) per poi fare una colazione ricca ed abbondante nel primo mattino, riproducete un digiuno breve che vi aiuta a depurare l’organismo e renderlo alcalino.
Meno scorie depositate nel corpo significa avere meno infiammazione, meno dolore, meno stanchezza ed un migliore metabolismo.
Un sangue pulito al mattino vi aiuta a stare bene anche mentalmente e avrete minor mal di testa e stress;
Il digiuno breve non deve intendersi “priva di calorie”, ma deve intendersi una dieta normocalorica con una distribuzione decrescente dei tre pasti principali lungo la giornata: colazione ricca, pranzo moderato e cena leggera. Il digiuno breve terapeutico si verifica nelle 10 – 12 ore che seguono la cena leggera e la colazione ricca del mattino.
Un altro effetto antinfiammatorio del digiuno breve e che nelle cellule si attivano i recettori antinfiammatori AMPK e SIRT-1.
Questi due recettori sono dei sensori cellulari che misurano i livelli energetici della cellula e precisamente i livelli di AMP e NAD+.
Se avete fatto una cena leggera, durante il sonno i livelli di AMP e NAD aumentano e vanno ad attivare rispettivamente i recettori antinfiammatori AMPK e NAD+.
Il sensore della fame cellulare AMPK quando viene attivato durante il digiuno breve da AMP, stimola l’attivazione del complesso TSC1/2 che va a smorzare il segnale infiammatorio e anabolico IP3/DAG/AKT/mTorC1/NF-KB, attenuando l’infiammazione in modo naturale.
Il recettore SIRT-1 noto anche con il nome della proteina della longevità, quando attivato da alti livelli di NAD+, stimola la produzione di nuovi mitocondri ed enzimi antiossidanti protettivi nei confronti dei radicali liberi, contribuendo a spegnere i focolai dell’infiammazione.
Per ottenere i benefici del digiuno breve, non è necessario astenersi completamente dal cibo e seguire diete ipocaloriche; fate attenzione! Le diete ipocaloriche fanno male e sono controproducenti perché rallentano il metabolismo ed impigriscono la tiroide, i surreni e le ghiandole sessuali.
Per beneficiare dei benefici del digiuno breve basta seguire una cena leggera ed una colazione ricca ed abbondante, intervallate da uno spazio di tempo di 8 – 12 ore di digiuno; questo tempo è sufficiente all’organismo per depurarsi da tossine e immunocomplessi.
Fonte bibliografica
- Guida Pratica alla dietaGift e all’alimentazione di Segnale, di Luca Speciani – Tecniche Nuove Editore
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