Estrazione Casalinga del DNA dalla Frutta

Estrazione Casalinga del DNA dalla Frutta

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Quando si parla di DNA si pensa a qualcosa di complicato da studiare ed estrarre; invece non è difficile estrarre il DNA da un essere vivente, potete farlo Voi stessi con metodi casalinghi, comodamente da casa vostra.

Il DNA è presente in tutti gli esseri viventi; Nelle piante e animali il DNA è contenuto nei nuclei delle cellule;

Il DNA rappresenta il codice genetico di un determinato individuo vegetale, animale, fungino o microbico.

Le Piante e gli animali sono esseri viventi pluricellulari, ossia costituiti da un insieme di cellule organizzati in organi ed apparati.

Per esempio una pianta è costituito da una radice, un fusto, una chioma e dai frutti. Le cellule che compongono un determinato tipo di pianta sono diverse a seconda se si tratta di frutto, radice, o foglia, però al loro interno contengono nel nucleo lo stesso identico DNA che fornisce le informazioni genetiche per costruire quella pianta.

Il DNA di un essere vivente è qualcosa di unico è individuale; Piante e animali della stessa specie, pur avendo un DNA quasi simile, sono leggermente diversi, rendendo un albero di mele diverso da un altro albero di mele, e una persona diversa da un altra.

Quindi il DNA non varia solo da specie a specie, ma cambia da individuo ad individuo; Il DNA è qualcosa di unico; Solo nel caso dei gemelli omozigoti e della riproduzione delle piante per talea, innesto o margotta, si ottengono cloni di animali e piante perfettamente identiche dal punto di vista genetico.

Ma come si può estrarre il DNA con semplici attrezzature casalinghe e osservarlo ad occhio nudo?

La procedura è abbastanza semplice:

facciamo l’esempio di una banana, come ben spiegato in un articolo pubblicato in questo sito http://www.funsci.com/fun3_it/dna/dna.htm

Prima di tutto dovete preparare la soluzione di estrazione del DNA,

Prendete un contenitore tarato da 100 ml; In esso versateci 3 g di sale da cucina + 10 ml di detersivo per piatti e portate tutto a volume con acqua distillata (o acqua di rubinetto). Otterrete una soluzione di 100 ml che chiameremo “Soluzione di estrazione”.

In un altra bottiglietta da 100 ml preparatevi circa 100 ml di alcol etilico da chiudere con un tappo per evitare che evapori e esplodi, e mettetelo in frigorifero a raffreddare.

Una volta preparati le soluzioni di estrazione, prendete 100 g di polpa di banana, trituratelo bene, fino ad ottenere una cremosa poltiglia, versatelo in un contenitore metallico (o in un beker); A questa poltiglia poi ci aggiungete la soluzione di estrazione, mescolate bene e poi mette il tutto a bagno Maria in una pentola con acqua calda per circa 15 minuti a 60°C; Questa temperatura di riscaldamento serve per distruggere l’enzima DNAsi (che degraderebbe il DNA), ed a favorire l’uscita del DNA dalle cellule della banana.

Appena superati i 15 minuti uscire subito la poltiglia di banana dal bagno Maria e raffreddarlo velocemente con l’ausilio del ghiaccio.

Una volta raffreddato, prendere un bicchiere vuoto e con un colino con su applicata una carta da filtro, versateci lentamente la purea di banana diluita con il liquido di estrazione; Il filtro lascerà passare solo piccole molecole solubili compreso il DNA, impedendo il passaggio delle sostanze grossolane;

Una volta ottenuto il liquido filtrato di banana, riempite per metà alcune provette; Poi prendete l’alcol conservato nel frigorifero e versatelo lentamente all’interno delle provette parzialmente riempite con il liquido filtrato di liquido filtrato, in modo che liquido acquoso filtrato e alcol non si mescolino.

Il DNA solubile in acqua piano piano si porterà nell’interfaccia acqua-alcol, ed essendo l’alcol meno denso dell’acqua, il DNA si sposterà nella parte superiore della provetta dove è contenuto l’alcool.

Poiché il DNA non è solubile nell’alcol, il DNA si presenterà visibile all’occhio sotto forma di filamenti viscosi accompagnati con piccole bollicine di aria.

Quello che vedrete nella fase alcolica delle provette è il DNA estratto dalle banane; Questa tecnica primitiva di estrazione del DNA lo potete fare con qualsiasi frutto o verdura.

Buon divertimento e cercate di non farvi male con l’alcol che va sempre conservato in contenitori chiusi con un tappo.

Fonte Bibliografica

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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