I Conservanti Nemici della Flora Batterica Intestinale

I Conservanti Nemici della Flora Batterica Intestinale

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Molti cibi spazzatura e farmaci che noi quotidianamente abusiamo con l’alimentazione moderna danneggia la nostra flora batterica intestinale e aumenta la permeabilità dell’intestino agli allergeni alimentari non completamente digeriti ed a molecole batteriche induttori di infiammazione come i Lipopolisaccaridi e i peptoglicani.

Noi per conservare un buon stato di salute dobbiamo difendere la flora batterica dalle sostanze tossiche che ingeriamo;

Per evitare di danneggiare la flora batterica intestinale occorre ridurre il consumo di cibi ricchi di conservanti chimici e naturali; I conservanti sono sostanze antibatteriche ed antifungine che vengono inseriti negli alimenti per aumentare la conservazione del prodotto; Questi conservanti se assunti con la dieta possono alterare e modificare la composizione dei batteri intestinali; Quindi per proteggere la flora batterica è importante ridurre i conservanti utilizzati come additivi negli alimenti; tra i conservanti più nocivi alla flora batterica intestinale, abbiamo:

  1. L’aceto; l’aceto contiene un antimicrobico “l’acido acetico” che uccide numerosi batteri; è bene non abusare di cibi contenenti aceto, tipo alcune salse conservate, i sottaceti, etc. Quando condite l’insalata con l’aceto, è bene non esagerare e scegliere aceti con minore concentrazione in acido acetico; preferire l’aceto di mele a quello di vino; Un alternativa all’aceto è il succo di limone, innocuo alla flora batterica intestinale e salutare.
  2. L’alcool e le bevande alcoliche; L’alcol contenuto nelle bevande alcoliche e in alcuni prodotti alimentari da forno come conservante è tossico per la flora batterica intestinale; chi abitualmente consuma alcolici presenta una flora batterica intestinale alterata e la mucosa intestinale permeabile all’ingresso di allergeni alimentari e corpi batterici; si è scoperto che nel sangue degli alcolizzati circola una notevole quantità di corpi batterici quali le Lipopolisaccaridi ed i peptoglicani.
  3. Anidride solforosa SO2; L’anidride solforosa è spesso presente nei vini, nella frutta secca dolce ed in alcuni prodotti dolciari; L’anidride solforosa è un potente antibatterico ed antifungino e “quasi come un antibiotico” se assunto con gli alimenti può alterare la flora batterica intestinale.
  4. Gli acidi grassi a catena corta, in particolare i monogliceridi dell’acido laurico sono dei noti antibatterici
  5. Antibiotici per uso alimentare: In Italia è ammesso l’uso della piramicina sulla crosta di alcuni formaggi stagionati; cercate quindi di evitare il consumo della scorza di formaggio. In alcuni paesi dell’Asia usano mettere sui gamberetti, sulle carni fresche di pollo e sul pesce alcuni antibiotici non consentiti in Europa quali la Clorotetraciclina e l’ossitetraciclina. Poiché l’Europa è invasa da questi prodotti extracomunitari e poiché i controlli spesso possono sfuggire, è bene limitare il consumo di prodotti alimentari ittici provenienti dal Sud-Est Asiatico.

Cosa comporta avere una flora batterica intestinale alterata?

La Flora Batterica intestinale è considerata un vero e proprio organo che esercita importanti funzioni nell’organismo:

  • Regola la permeabilità intestinale
  • Modula e potenzia il sistema immunitario innato e specifico
  • produce Neurotrasmettitori a livello intestinale influenzando lo stato psichico di una persona.
  • Produce Acidi grassi a catena corta che svolgono importanti ruoli nel metabolismo
  • modulano l’espressione dei geni
  • producono enzimi digestivi batterici
  • producono Vitamine del gruppo B, vitamina K e proteine batteriche
  • Rendono le mucose intestinali impermeabili agli allergeni alimentari ed ai detriti batterici intestinali come i lipopolisaccaridi ed i peptoglicani.

Quando per una qualsiasi ragione la flora batterica si altera, molte di queste funzionalità si perdono e la salute si deteriora.

Molti dati suggeriscono che l’alterazione della flora batterica intestinale nota con il termine di disbiosi, può contribuire ad una varietà di malattie somatiche come l’obesità, il diabete mellito di tipo 2, le malattie infiammatorie intestinali e le allergie.

Una flora Batterica intestinale alterata può anche creare disturbi psichiatrici; Per esempio è stato dimostrato che in topi “privati di flora batterica intestinale”, accusavano disturbi ansiosi; Questo probabilmente succede perché la flora batterica intestinale sana contribuisce a produrre neurotrasmettitori come il GABA, la serotonina, l’acetilcolina, la dopammina.

Riferimenti Bibliografici

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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