Questi acidi grassi si legano a specifici recettori sparse lungo la mucosa intestinale, chiamati GPR43, GPR41, GPR109a, etc. modulando l’espressione genica dell’organismo e del sistema immunitario.
Acido butirrico e propionico, legandosi ai recettori GPR43 e 41, pare svolgano le seguenti attività:
- effetto antitumorale, dimostrato su cavie, sia a livello dei tumori del colon-retto, e sia per alcune leucemie
- blocco del ciclo cellulare ed induzione della cellula alla differenziazione e/o apoptosi (effetto antitumorale)
- Incremento della resistenza insulinica a livello degli adipociti e contemporaneo incremento della sensibilità insulinica a livello del tessuto muscolare ed epatico, favorendo il dimagrimento
- Riduzione da parte dei macrofagi e adipociti della produzione di adipochine pro-infiammatorie come la RESISTINA
- riduzione di alcuni marker infiammatori
- stabilizzazione della glicemia
- riduzione dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue; l’effetto è maggiore con il propionato rispetto al butirrato
- L’effetto antinfiammatorio esercitato dal butirrato e propionato sembrano dipendere dal fatto che essi mediante i recettori GPR disattivano gli enzimi ISTONE-ACETILASICI HDAC (eccetto Gli HDAC DI 3° TIPO), riducendo l’espressione di geni infiammatori, ricordo che nelle cellule infiammate e nei tumori, molte proteine e geni sono fortemente acetilate come il caso dell’ NF-KB; Il fatto che questi acidi grassi volatili inibiscono l’acetilazione, li possiamo considerare utili in tutti i processi in cui l’infiammazione è cronica e nei tumori.
- Interessante notare che la GPR43 viene attivata oltre che dal propionato e butirrato, anche dalla niacina (vitamina B3)
Alla luce di ciò, assumere una dieta ricca di frutta e verdura e cibi integrali, e limitando il consumo di cibi ricchi di sostanze antibatteriche e antibiotiche (anidride solforosa, acido sorbico, benzoato di sodio, alcool, sale, antibiotici, alimenti con residui d antibiotici (pollame, maiale, latte), può potenziare e rendere vigorosa la flora batterica intestinale la quale tramite la produzione di BUTIRRATO e PROPIONATO inducono mediante legame con i recettori GRP43, 41 e 109A, l’espressione di geni antinfiammatori che ci aiutano a renderci sani, magri, e ci prevengono alcune forme di tumore e malattie cronico-infiammatorie.
Fonte Bibliografica
- http://nutritionreviews.oxfordjournals.org/content/71/1/23
- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4397844/
- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7547837/
- http://www.cell.com/trends/pharmacological-sciences/fulltext/S0165-6147(13)00026-6
Tecnologo Alimentare Dottor Liborio Quinto
Esperto in Alimentazione e Nutraceutica
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