Intelligenza è la capacità dell’individuo di risolvere i problemi. L’intelligenza non è genetica, ma è influenzata positivamente da un ambiente ricco di stimoli.
L’intelligenza si forma all’interno del nostro cervello; Dentro il cervello, ci sono 80 miliardi di neuroni che elaborano le informazioni che ricevono con gli organi di senso, trovando soluzioni per risolvere i problemi.
Per costruire l’intelligenza a risolvere un dato problema (per esempio imparare ad andare in bicicletta), vari neuroni devono collegarsi tra loro con le sinapsi e comunicare con impulsi elettro – chimici.
I primi giorni che si cerca di imparare ad andare in bicicletta, abbiamo difficoltà; a furia di provare, sviluppiamo l’intelligenza ad andare in equilibrio sulla bicicletta.
La stessa cosa succede quando impariamo a fare delle operazioni matematiche, o un nuovo lavoro, od altri compiti.
Questa capacità di imparare, dipende dalla velocità e dal modo con cui i neuroni formano collegamenti neuronali, detti sinapsi. In poche parole, per imparare a fare una data cosa, il cervello forma dei circuiti che mette in collegamento migliaia di neuroni tra loro; questi neuroni comunicano tra loro con un linguaggio (codice binario) elettrochimico, elaborando le informazioni che ricevono dagli organi di senso, e producendo la risoluzione del problema.
Più impariamo cose, è più circuiti neuronali, formiamo.
Più impariamo e più diventiamo intelligenti, cioè capaci di risolvere i problemi.
L’ozio e la pigrizia, è il principale nemico della nostra intelligenza; Il dolce non far nulla, riduce il numero di interconnessioni neuronali (circuiti), abbassando il quoziente intellettivo.
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È bene chiarire una cosa!
L’intelligenza non è solo “conoscere i promessi sposi” progettare una casa, o risolvere un problema matematico. Intelligenza riguarda anche la coordinazione motoria, la capacità di andare in bicicletta, utilizzare l’auto, orientarsi per la strada, riconoscere i profumi, prevedere le cose, interagire con le altre persone.
Più siamo interattivi e stimolati con l’ambiente, e più circuiti neurologici formiamo.
I neuroni formano i circuiti, ossia collegandosi ad altri neuroni, con le sinapsi.
I neuroni parlano tra loro, attraverso le sinapsi, con un linguaggio elettro-chimico; elettrico, perché passa una corrente elettrica a basso voltaggio, all’interno del neurone, e chimico, perché dalle sinapsi, si liberano i neurotrasmettitori, che vanno a comunicare ad altri neuroni le informazioni.
Pare che il linguaggio in codice utilizzato dai neuroni, è di tipo binario, proprio come quello dei personal computer, basato cioè su impulsi elettrici “0/1”.
La velocità di comunicazione delle sinapsi, è limitata dalla capacità dei neuroni di sintetizzare i neurotrasmettitori (acetilcolina, dopamina, serotonina, GABA, etc).
Questi neurotrasmettitori, si possono formare se e soltanto se, l’omocisteina è mantenuta nella norma (ossia bassa). Quando il ciclo dell’omocisteina, funziona bene, i livelli di omocisteina sono bassi, e la cellula produce abbastanza SAMe e BH4, per formare i neurotrasmettitori, migliorando la performance intellettiva.
Il BH4 (tetraidrobiopterina), serve a far funzionare anche un enzima importantissimo per il cervello: l’enzima Ossido nitrico sintasi neuronale nNOS, responsabile della produzione di ossido nitrico che aumenta la vasodilatazione dei vasi del cervello, regolando l’ossigenazione.
Alcune ricerche hanno dimostrato che quando dobbiamo risolvere un problema, tipo stringere la mano, la zona dei neuroni che si attivano, aumentano l’assorbimento dell’ossigeno; per garantire questo, si genera una “istantanea vasodilatazione dei vasi sanguigni, vicini ai neuroni interessati”. Questo fenomeno è stato osservato nei pazienti che si sottopongono alla risonanza magnetica. Quando al paziente gli veniva ordinato di contrarre la mano destra, sul monitor si illuminava una data area del cervello, per il maggior afflusso di sangue e ossigeno (Vedi Video dal minuto 35 in poi, intitolato “Il cervello: storia di Neuroni che Pensano”).
Importante per i neuroni, è anche la presenza nella dieta di grassi omega-3. Nelle sinapsi e dentriti dei neuroni si concentra un elevata quantità di omega-3 DHA, che contribuisce a velocizzare gli impulsi elettrici.
Per alcuni neuroni (i neuroni della retina e della pineale), utile è anche la vitamina A.
In conclusione
Per ottimizzare la nostra intelligenza, occorre allenare e nutrire la mente, tutti i giorni; per esempio:
- Imparare a fare nuovi lavori
- Imparare una nuova lingua
- Svolgere attività fisica, specie quelli che richiedono movimenti acrobatici.
- dialogare con le persone
- viaggiare e conoscere nuovi luoghi, imparando a orientarsi
- praticare un hobby
- ridurre le infiammazioni
- migliorare la flora batterica intestinale
- apportare acidi grassi omega-3 ricchi di DHA (acido cervonico).
- Apportare vitamina A, cofattore della rodopsina
- apportare le vitamine che tengono bassa l’omocisteina, al fine di favorire la biosintesi dei neurotrasmettitori, fondamentale per la comunicazione siinaptica.
- Dieta normocalorica, normoglucidica e ben bilanciata; ricordatevi che il cervello predilige come carburante, il glucosio.
- Vitamine a supporto della respirazione mitocondriale
- Evitare fumo, alcol, droghe e porcherie varie, che minano la salute dei neuroni.
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Fonte Bibliografica
- Il Cervello: Storia di Cellule che Pensano (video – guardare precisamente al minuto 32:25 e al minuto 35:00) https://www.youtube.com/watch?v=vF3q3yBMFAc&t=85s