La Cellula Tumorale Funziona come una Batteria Acida

La cellula Tumorale funziona come una batteria: Assorbe glucosio e sodio ad una velocità incredibile dal sangue per fermentarlo ad acido lattico e anidride carbonica.

Queste due sostanze vengono espulse all’esterno della cllula acidificando i liquidi corporei extracellulari. L’ambiente attorno alle cellule tumorali diventa incredibilmente acido e devastante per le cellule vicine; L’acido lattico è infatti un acido mentre l’anidride carbonica è un gas che a contatto con l’acqua forma acido carbonico; Insieme queste due sostanze rendono acido l’ambiente esterno fuori dalla cellula tumorale, ricca di protoni H+. più è acido l’ambiente e più H+ ci sono.

Nelle cellule tumorali si verifica questo paradosso: L’ambiente esterno è più acido e carico di ioni H+ rispetto all’interno.

Le cellule Tumorali sfruttano questa differenza di acidità per produrre tantissima energia. Le cellule tumorali a differenza di quelle normali esprimono un enzima la FoF1 ATP sintasi sulla superficie della membrana cellulare e Non sui mitocondri, che anzi vengono inibiti dall’inibitore di FoF1 mitocondriale.

Quindi la cellula Tumorale è piena in superficie di FoF1 – ATP sintasi da cui passano per differenza acidità gli H+ presenti nei liquidi extracellulari nel citoplasma. Durante il passaggio degli H+ attraverso questi enzimi (FoF1 atp sintasi), viene prodotto una grande quantità di energia chiica “ATP” necessaria alla crescita e proliferazione della cellula tumorale.

Tanto più diventa acido l’ambiente extracellulare, tanto più aggressivo diventa il tumore , perché riesce a produrre moltissima energia.

Se l’ambiente extracellulare si mantiene meno acido, la differenza di concentrazione di H+ tra esterno ed interno è più bassa e minore sarà la produzione di ATP.

Quindi un regime dietetico tendenzialmente alcalinizzante può contribuire a prevenire le malattie tumorali ed in alcuni casi anche a renderle meno aggressive.

INTERESSANTE!

Interessante notare che gli enzimi FoF1 ATP sintasi fortemente espresse sulla superficie delle membrane cellulari tumorali sono parzialmente inibite dai polifenoli della frutta e verdura.

In particolare i polifenoli più efficaci a ridurre l’attività enzimatica della FoF1 ATP sintasi sono:

  1. Il Piceatannolo IC50 = 8 micromoli
  2. Il Resveratrolo della buccia nera dell’uva e del gelso nero; IC50 = 19 micromoli
  3. Il Piceatannolo IC50 = 8 micromoli
  4. Epigallocatechina 3 gallato del te verde , IC50 = 17 micromoli
  5. Epicatechina gallato del te verde, IC50 = 45 micromoli
  6. Curcumina IC50 = 45 micromoli
  7. Genisteina della soia, Biochanina A, Quercetina delle cipolle e della mela, Kampeferolo dell’olio di Oliva e del Fiico d’India, IC50 =55 – 65 micromoli
  8. Daidzeina della soia IC50 = 100 micromoli.

Questi bioflavonoidi diffusi nei prodotti vegetali e in molti preparati erboristici sono inibitori naturali delle F0F1-ATP-sintasi e per questo motivo (ma anche per altri!), sono sostanze definite antitumorali; I polifenoli, bloccando le FoF1-ATP sintasi presenti sulla superficie delle cellule tumorali, non possono sfruttare la differenza di acidità (ossia di H+) presenti tra l’esterno e l’interno per produrre energia, e la cellula tumorale va a corto di carburante e diventa meno aggressiva.

I polifenoli su citati hanno anche un effetto inibitorio sulle anidrasi carbniche di tipo 9, necessaria alla cellula tumorale per trasformare una parte di acido carbonico extracellulare in bicarbonato per poi assorbirlo ed alcalinizzare il citoplasma.

Quindi per concludere, possiamo dire che le cellule tumorali sono delle vere e proprie batterie, producono acidità dagli zuccheri, per poi sfruttare questa acidità per produrre ATP.

Più è acido l’ambiente extracellulare e maggiore sarà l’aggressività della cellula neoplastica. Diete ad azione alcalinizzante e assunzione di cibi ricchi di polifeoli contrastano il metabolismo tumorale grazie all’effetto alcalinizzante diretto (dei minerali) e indiretto (dei polifenoli). Quindi i Medici fanno bene a raccomandare alla popolazione di assumere almeno 5 porzioni al giorno tra frutta e/o verdura fresca e cruda di stagione al fine della prevenzione.

Scritto e Pubblicato dal

Tecnologo Alimentare Dottor Liborio Quinto

Fonte Bibliografica

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

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