La Vitamina D3 sembra aumentare l’ingresso dell’acido folico nel cervello

La Vitamina D3 sembra aumentare l'ingresso dell'acido folico nel cervello

La Vitamina D3 sembra aumentare l’ingresso dell’acido folico nel cervello

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La Vitamina D3 contribuisce a migliorare il trasporto dell’acido folico nel tessuto cerebrale.

L’acido folico (vitamina B9), è essenziale per il funzionamento del cervello, perché aiuta a formare nuove basi azotate, produzione di neurotrasmettitori ed aiuta a neutralizzare neurotossine come i solfiti e le aldeidi.

Una carenza di acido folico nel tessuto cerebrale può abbassare il grado di attenzione, la memoria e disturbare il linguaggio ed il comportamento; questo succede perché la carenza di acido folico nel cervello riduce la produzione di neurotrasmettitori.

Senza acido folico nel tessuto cerebrale non può funzionare correttamente l’enzima SOLFITO OSSIDASI (EC1.8.3.1), che neutralizza i Solfiti neurotossici in solfato; ne consegue che in carenza di acido folico, si è sensibili ad emicranie innescate da solfiti ed aldeidi.

Quindi è importante che nella dieta ci sia una adeguata quantità di acido folico; Esistono situazioni in cui pur essendoci acido folico nella dieta, questa non riesce ad attraversare la barriera ematoencefalica ed entrare nel cervello.

Una recente pubblicazione medica (PMC6952265), suggerisce che l’integrazione di vitamina D3 in vitro, può contribuire a migliorare l’assorbimento di acido folico a livello del cervello, contribuendo a prevenire i disturbi neurologici da deficit di acido folico.

La Vitamina B9 (acido folico) entra nel cervello a mezzo dei trasportatori:

  1. FRA (FOLR1 con KM 1 -10 nmoli a pH 7,4)
  2. PCFT (o SLC46A1 con KM = 2 -7 micrOmoli a pH fisiologico)
  3. SLC19A1 (o RFC)

Secondo la Ricerca (PMC6952265), la Vitamina D attiva (CALCITRIOLO) è in grado di stimolare l’espressione genica dei trasportatori della dell’acido folico (PCFT o SLC46A1) e forse anche della RCF (o SLAC19A1), migliorando il trasporto dell’acido folico nel cervello.

La vitamina D per esercitare questo effetto deve legarsi al suo recettore di membrana VDR “zinco dipendente”.

Pertanto una integrazione di vitamina D3 (e forse anche di zinco), potrebbe contribuire a migliorare il trasporto dell’acido folico nel tessuto cerebrale, contribuendo a prevenire alcuni disturbi neurologici.

Per i lettori che vogliono approfondire sul deficit dei folati nel cervello propongo di leggere anche i miei articoli che potete cercare su google:

  1. Autismo da deficit dei Folati
  2. Il Metabolismo del Molibdeno
  3. Acido Folico Nutriente della vita
  4. il Solfito mi cuoce il cervello

Fonte Bibliografica consultata

  • Alam C, Hoque MT, Finnell RH, Goldman ID, Bendayan R. Regulation of Reduced Folate Carrier (RFC) by Vitamin D Receptor at the Blood-Brain Barrier. Mol Pharm. 2017;14(11):3848-3858. doi:10.1021/acs.molpharmaceut.7b00572 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6952265/

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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