Le Fave per alcuni è un Veleno

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Per rinforzare i globuli rossi dallo stress ossidativo, guardare anche questo video

Le fave sono un ottimo alimento, completo di proteine, carboidrati, fibre, lipidi, oligominerali e vitamine; Le fave sono consigliati nell’alimentazione, anche per l’apporto di carboidrati a medio indice e carico glicemico; Le fave, come gran parte dei legumi secchi sono l’ideale per la dieta degli obesi e dei diabetici perché sviluppano modeste curve glicemiche rispetto alle curve glicemiche sviluppate da Pane, focacce, taralli, riso, bevande gassate.

MA LE FAVE PER CERTI INDIVIDUI POSSONO RISULTARE UN MALEFICO VELENO!

Si narra, che alcuni uomini della Sardegna, quando entravano in un campo di fave, accusavano malessere ed urinavano addirittura sangue.

Le popolazioni sensibili alle fave, si dicono malati di favismo ed è una malattia genetica; Queste persone sono concentrate nelle popolazioni del bacino del mediterraneo; In italia si concentrano in particolare nella Sardegna, nelle coste del Mar Ionio e alla foce del fiume Po.

Questa intolleranza non è di natura immunitaria, ma genetica; I soggetti che ne soffrono, sono carenti di un enzima chiamato Glucosio-6-fosfato-deidrogenasi ed indicato con la sigla G6PD. La carenza di questo enzima, fa si che i globuli rossi risultano meno protetti dallo stress ossidativo, e quindi entrando in contatto con alcuni allergeni e farmaci che generano stress ossidativo, questi globuli rossi si rompono e creano delle crisi emolitiche.

Gli individui che hanno carenza genetica della G6PD possono subire malessere da crisi emolitiche +/- gravi se assumono:

  1. Fave
  2. Respirano i pollini delle fave, passando vicino ad un campo di fave
  3. Se assumono Aspirina
  4. Se busano di cibi ricchi di salicilati
  5. antibiotici come sulfammidi e chinidina

Queste sostanze entrando in contatto con i globuli rossi del sangue in soggetti carenti di G6PD, provocano l’ossidazione e la lisi delle membrane biologiche dei globuli rossi provocando malessere;

Non tutte le persone carenti di G6PD subiscono la stessa gravità dei sintomi emolitici; Alcuni accusano sintomi lievi e di poca importanza, altri invece possono rischiare gravi complicazioni ed addirittura la morte.

In genere i sintomi da favismo, sono più intensi negli uomini rispetto alle donne che portano la stessa carenza genetica del G6PD; Quindi il favismo è un problema più maschile che femminile.

Quando un uomo che soffre di favismo, viene in contatto con i pollini delle fave e/o ingerisce le fave, può subire alcuni tra questi sintomi da crisi emolitiche +/- intensi, quali:

  • Pallore generalizzato
  • colorazione giallastra della pelle “ittero”
  • pigmentazione intensa delle urine
  • presenza di sangue nelle urine
  • dolori addominali acuti
  • nei casi più gravi si rischia il collasso cardio-circolatorio

Altri soggetti possono avere sintomi più leggeri, quali:

  • Inappetenza
  • vertigini
  • nausea
  • vomito

Chi soffre di favismo, l’unica terapia è quello di stare il più possibile alla larga dalle fave e dai campi di fave, e deve evitare l’uso di alcuni farmaci come l’acido salicilico, i sulfamidi, la chinidina.

Alcune considerazioni personali tecniche di biochimica

Il glucosio-6-fosfato-deidrogenasi “detto G6PD” è un enzima della glicolisi espresso dal gene ZWF1; Il gene ZWF1 quando esprime l’enzima G6PD, sembra che esprime contemporaneamente la superossido-dismutasi citoplasmatica manganese-zinco dipendente, chiamata anche SOD1.

La SOD-1 sappiamo che è un enzima antiossidante, in grado di neutralizzare i radicali liberi prodotti dallo stress ossidativo;

Ebbene, possiamo supporre che la tendenza all’emolisi dei globuli rossi degli individui sofferenti di favismo, sia dovuta ad una carenza sia di G6PD che di SOD-1 ed è forse proprio la carenza di SOD-1 nei sofferenti di favismo che rende suscettibile a rottura dei globuli rossi in presenza degli allergeni delle fave e di certi farmaci;

poiché SOD-1 contiene come cofattore lo zinco ed il manganese, per migliorare la resistenza alle fave dei soggetti affetti da favismo, FORSE sarebbe forse opportuno integrare con oligominerali come lo ZINCO, IL SELENIO, IL MANGANESE.

Bibliografia

Contributions of superoxide, hydrogen peroxide, and transition metal ions to auto-oxidation of the favism-inducing pyrimidine aglycone, divicine, and its reactions with haemoglobin.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=favism+deficiency+SUPEROXIDE+DISMUTASE

Allergie e Intolleranze alimentari di patrizia Bollo e Romeo Carrozzo -di Adriano Salani editore S.p.A. Capitolo 11 “Intolleranze e pseudoallergie alimentari”, paragrafo sul Favismo pagine 134, 135, 136.

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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