Metilgliossale

Metilgliossale
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Le cellule infiammate e tumorali, hanno la caratteristica di essere avidi di glucosio. Si dice che le cellule infiammate “non respirano”, ma fermentano il glucosio, producendo acido lattico.

Per fermentare il glucosio, si avvalgono della glicolisi spinta. Più le cellule sono infiammate, e più velocemente succhiano glucosio dal sangue.

Alla TAC con liquido di contrasto, infatti appaiono luminescenti i tessuti infiammati più ghiotti di glucosio. I tessuti infiammati, possono essere semplicemente infiammati, oppure tumorali; tumori e cellule infiammate hanno lo stesso metabolismo glicolitico.

Molti credono che fermare la glicolisi spinta, potrebbe contribuire a far regredire i processi infiammatori e nel caso dei tumori, a rallentarne la progressione.

Ebbene, ora vi parlo di una sostanza interessante: Il Metilgliossale …

Il metilgliossale è una sostanza tossica che si forma spontaneamente durante la glicolisi.

In genere, la quantità di metilgliossale che si forma durante la glicolisi è dello 0,1 – 1% del flusso di glucosio.

Poiché nelle cellule infiammate e tumorali, il flusso di glucosio metabolizzato, aumenta del 10 – 20%, incrementa anche la formazione del metilgliossale.

Il Metilgliossale ha la proprietà di inibire la glicolisi, mettendo a freno i processi infiammatori e tumorale. Insomma, questa sostanza tossica, potrebbe essere un meccanismo di blocco dell’infiammazione e dei tumori.

Infatti nel passato, ci sono stati fior di studi che dimostrano l’effetto tumoricida e antinfiammatorio del Metilgliossale.

Bello Vero!

Peccato che le leggi della Biologia, non sono facili da gestire.

A rompere le “scatole” ce un enzima up-espresso nelle cellule infiammate e tumorali; questo enzima si chiama Gliossilasi-1 (GLO1), che Noi Biochimici preferiamo chiamarlo con il codice EC4.4.1.5.

GLO-1 rompe “Le scatole”, perché toglie rapidamente di mezzo, il Metilgliossale, prevenendo il blocco del metabolismo infiammatorio.

Una delle strategie terapeutiche studiate da vari ricercatori, è quella di aumentare i livelli di metilgliossale, inibendo l’enzima GLO-1 (EC4.4.1.5).

Bloccando questo enzima con farmaci o sostanze naturali, si potrebbe in teoria, rallentare i processi infiammatori e la proliferazione tumorale, attraverso l’accumulo di Metilgliossale.

Il Metilgliossale, secondo Pubmed 2752537, inibisce la glicolisi perché blocca vari enzimi della glicolisi, quali:

  • la Fosfofruttochinasi,
  • la fruttosio 1,6 difosfato aldolasi
  • la gliceraldeide-3 fosfato deidrogenasi

Per fare in modo che il Metilgliossale, si accumuli nelle cellule infiammate e tumorali, alcuni suggeriscono di inibire l’enzima GLO-1 (EC4.4.1.5), con farmaci.

Dando un occhiata al database del Brenda Enzyme, scopro con meraviglia, che molte sostanze naturali (per lo più bioflavonoidi), sono in grado di frenare la GLO-1, favorendo l’accumulo di Metilgliossale.

Una delle sostanze più potenti, nell’inibire la GLO-1, è la curcumina, che nel database del brenda enzyme è indicato coon una costante inibitoria KI di 0,0051 – 0,0182 mmol. Ma anche altri polifenoli, non scherzano. ( Per Info su una Buona curcumina, scrivetemi su –> CONTATTI )

Ciò dimostra che l’uso di curcuma ed altri polifenoli contenuti in verdure e frutta, possono contribuire alla prevenzione delle malattie infiammatorie e tumorali, anche con il meccanismo indiretto del Metilgliossale.

Ah! Dimenticavo…..

Il metilgliossale è contenuto in discrete quantità, anche nel Miele Medicinale di Manuka. Il Miele di Manuka è un miele molto costoso, è il suo prezzo al kg, è quotato in base al contenuto di MGO (metilgliossale). Se il miele di Manuca, venisse abbinato ad una dieta ricca di verdure e/o curcumina, le proprietà antinfiammatorie forse dovrebbero potenziarsi.

Fonte Bibliografica

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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