Nelle Sinapsi Nasce l’Alzheimer

Questo Mio Post Nasce da alcune informazioni “apprese dalla videoconferenza della Neuroscienziata Italiana Lisa Genova, autrice anche del libro:

INTRODUZIONE: Nelle Sinapsi Nasce l’Alzheimer: i neuroni comunicano tra loro tramite le sinapsi; quando questi spazzi vuoti, si intasano di scorie proteiche, si blocca la comunicazione, e alcune funzioni cerebrali vengono lentamente perse (come la memoria). Il Sonno è importante, perché consente ai Microglia, di ripulire le sinapsi dalle scorie proteiche, prevenendo la formazione delle placche beta-amiloidi e la comparsa dell’Alzheimer.

Nelle Sinapsi Nasce l'Alzheimer
Immagine Del Video della Neuroscienziata Lisa Genova

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Il cervello è costituito da miliardi di neuroni, collegati tra loro attraverso le sinapsi. Ogni neurone possiede numerosi rami, che si collegano ai rami dei neuroni vicini, formando una rete di sinapsi.

Le sinapsi sono i punti di collegamento dei rami di un neurone con l’altro, permettendo il passaggio di informazioni.

Per essere più precisi:

Tra il ramo di un neurone, e l’altro, c’è un piccolo spazio vuoto, che prende il nome di sinapsi. In questo spazio vuoto avviene la comunicazione tra i rami di due neuroni vicini, attraverso la liberazione di goccioline di neurotrasmettitori prodotti da uno e ricevuti dall’altro.

Nelle sinapsi quindi avviene la comunicazione tra neuroni vicini. Ogni singolo neurone ha migliaia di rami con cui forma migliaia di collegamenti sinaptici con i neuroni vicini.

Più abbiamo neuroni ramificati con tanti collegamenti sinaptici, e tanto più siamo intelligenti, abili nello studio, nel lavoro e nell’attività fisica. Meno rami ci sono sui neuroni, e meno informazioni viaggiano nel cervello, abbassando il quoziente intellettivo e della memoria.

Il Numero di collegamenti sinaptici presenti nel nostro cervello, aumentano e diminuiscono in funzione di come lo alleniamo.

Se studiamo, impariamo sempre nuove cose, frequentiamo persone e luoghi nuovi, i nostri neuroni vengono stimolati a formare più collegamenti sinaptici, e le informazioni cerebrali vengono elaborate e memorizzate in modo più efficiente. Un cervello ricco di collegamenti sinaptici è capace di apprendere prima le cose, ricordare meglio le cose, ed essere più creativo ed intelligente.

Se invece non studiamo, facciamo sempre le stesse cose, e frequentiamo sempre gli stessi amici e gli stessi luoghi, il cervello “va in ozio”, e gradualmente riduce il numero di collegamenti sinaptici, abbassando il quoziente intellettivo, della memoria, spaziale, etc.

Il cervello è come il Muscolo: se lo alleni, diventa denso di sinapsi e capace di apprendere e ricordare meglio.

Allenare il cervello, significa prevenire o ritardare la demenza, l’Alzheimer e le malattie neurodegenerative.

Allenare il cervello, contribuisce anche a recuperare i danni causati da un lieve Ictus; infatti per il recupero di pazienti che hanno subito un Ictus, i medici gli prescrivono la riabilitazione, in modo che esercitandosi nel movimento e nelle attività di riabilitazione, i neuroni sani, formano nuovi collegamenti sinaptici, andando a compensare le funzioni perse dai neuroni morti.

Ma Ora veniamo alle sinapsi!

Le sinapsi sono il punto di collegamento tra i neuriti dei neuroni vicini. I neuroni comunicano tra loro, attraverso i neurotrasmettitori prodotti nelle sinapsi.

Quando le sinapsi sono pulite, i neurotrasmettitori, viaggiano velocemente nelle sinapsi, ed il cervello elabora in modo efficiente le informazioni.

Quando nelle sinapsi si accumulano le scorie, i neurotrasmettitori faticano a pensare, e l’elaborazione delle informazioni viene rallentata.

E’ normale che durante la giornata, nelle sinapsi si accumulino delle scorie. Il cervello provvede a ripulire le sinapsi, con l’ausilio di cellule spazzine chiamate Microglia. I Microglia sono cellule immunitarie che abitano nel cervello, che durante il sonno, si attivano nel ripulire le sinapsi dalle scorie proteiche “come le Placche beta-amiloidi”.

Il sonno di buona qualità è utile per la prevenzione dell’Alzheimer, perché consente al Microglia di tenere pulite le sinapsi e consentire una mente lucida ed efficiente.

L’accumulo di debito di sonno, il cattivo stile di vita e le carenze nutrizionali, possono impedire al microglia di ripulire le sinapsi. Ciò causa un accumulo di detriti proteici “beta-amiloidi”, all’interno delle sinapsi, che negli anni si intasano sempre più, andando a formare “le placche beta-amiloidi”, che impedisce completamente la comunicazione tra i neuroni”.

Quando ciò accade, gradualmente si perde l’abilità a ricordare, parlare, fare i calcoli, orientarsi nello spazio ed addirittura dimenticare i nomi dei famigliari più stretti.

Quando le sinapsi si intasano completamente di placche beta-amiloidi, i neurologi dicono che le sinapsi hanno raggiunto il punto critico, ed il Microglia si attiva in modo esagerato, scatenando la neuroinfiammazione che accelerà il declino cognitivo.

C’è da dire però che le persone che “hanno più cultura”, ed una vita sociale e fisica più attiva, tendono a ritardare i sintomi dell’Alzheimer, grazie ad una maggiore riserva cognitiva.

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Cosa è la riserva cognitiva?

Per riserva cognitiva si intende il numero di collegamenti sinaptici tra i neuroni. Chi ha il cervello più allenato, riesce a compensare la perdita di alcune sinapsi, con quelle sane; più si è colti, attivi, viaggiatori, e curiosi, e più il cervello è ricco di sinapsi, che a loro volta riescono a sostituire le sinapsi intasate dalle scorie, mantenendo efficiente il cervello per più tempo.

In conclusione

Per la prevenzione dell’Alzheimer, è importante:

  1. Essere Curiosi, studiare, imparare nuove lingue, imparare nuovi mestieri, conoscere nuove persone, frequentare nuovi luoghi, socializzare, leggere, interagire con l’ambiente
  2. Fare attività fisica “aerobica” moderata, perché anche il movimento allena le sinapsi di alcune zone del cervello, ed inoltre contribuisce a ossigenare il cervello ed a migliorare la salute vascolare.
  3. Nutrirsi bene, scegliendo il cibo di qualità
  4. Dormire bene: è proprio durante il sonno profondo, che le cellule spazzine del cervello (i Microglia), si svegliano per rimuovere i detriti che si accumulano nelle sinapsi.
  5. Anche la musica classica aiuta a formare e rinforzare nuove sinapsi
  6. Ridurre tutti i fattori che generano infiammazione, perché possono influenzare l’infiammazione del cervello.
  7. Cercare di non essere carenti di vitamine e minerali, alcuni dei quali intervengono nella biosintesi di neurotrasmettitori.

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Per la stesura di questo articolo, mi sono ispirato alla Video – conferenza della Neuroscienziata Italiana Lisa Genova “che lavora come ricercatrice in USA, ed è autrice di diversi libri.

Video della Bravissima Neuroscienziata Lisa Genova “in Lingua Inglese”: Un grazie Mio personale per la sua divulgazione.

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Desclaimer:

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico

Fonte Bibliografica

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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