NRF2 e gli Antiossidanti di Seconda Generazione

NRF2 e gli Antiossidanti di Seconda Generazione

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Gli antiossidanti sono sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi.

I radicali liberi sono molecole “molto reattive” in grado di danneggiare le strutture cellulari che compongono l’organismo, accelerando l’invecchiamento.

Per invecchiamento, non si intende solo l’invecchiamento delle cellule della pelle, ma di tutti i tessuti, compreso quello nervoso, vascolare, osseo, dei vari organi e visceri e delle cartilagini.

I radicali liberi si formano durante la normale respirazione cellulare, le infezioni, le infiammazioni, le reazioni allergiche, la cattiva alimentazione, la detossificazione delle scorie metaboliche, etc.

I radicali liberi si formano anche durante un allenamento intenso di attività fisica o quando si mangiano patatine fritte o si fuma un sigaro.

I radicali liberi “una volta che si sono formati”, distruggono ogni cosa che trovano davanti a se, provocando l’invecchiamento delle cellule e nei casi limiti anche l’alterazione dei tessuti.

L’organismo si difende dall’attacco costante dei radicali liberi attraverso gli antiossidanti; Gli antiossidanti presenti nell’organismo sono di due tipi:

  1. Esogeni, cioè provenienti dai cibi “in genere vegetali”
  2. Endogeni, cioè prodotti dall’organismo.

Si definiscono Antiossidanti di prima generazione, tutte quelle sostanze e vitamine naturali in grado di neutralizzare direttamente i radicali liberi; questi sono la vitamina C, la vitamina E, i carotenoidi, la clorofilla, l’acido alfa lipoico, il CoQ10, lo squalene, lo zinco (cofattore delle SOD), il selenio (cofattore del GPX), etc.

Gli antiossidanti di prima generazione, assunti per bocca, entrano nell’organismo e neutralizzano direttamente i radicali liberi.

Si definiscono Antiossidanti di Seconda generazione tutte quelle sostanze vegetali, che non hanno la capacità diretta di neutralizzare i radicali liberi, ma indiretta, ossia modulando l’espressione genica degli enzimi endogeni antiossidanti.

Gli enzimi antiossidanti endogeni sono “molto più potenti ed efficaci” nel neutralizzare i radicali liberi rispetto agli antiossidanti di prima generazione.

Gli antiossidanti di seconda generazione, se assunti per bocca, entrano nelle cellule e stimolano la produzione degli enzimi antiossidanti endogeni, come la catalasi, la superossido dismutasi (SOD), la glutatione perossidasi, la tireodossina perossidasi, la glutatione trasferasi, la glucoronato trasferasi, etc. Questi enzimi neutralizzano i radicali liberi in maniera molto più efficiente della vitamina C, E, etc.

Gli antiossidanti di seconda generazione, quali sono?

L’elenco è vasto!

Sono il sulforafano e l’indolo-3-carbinolo delle crucifere, i composti solforati di aglio e cipolla, i polifenoli, la curcumina della curcuma, il resveratrolo della buccia dell’uva nera, etc.

Può considerarsi un antiossidante di seconda generazione anche l’attività fisica aerobica, e l’ozono terapia.

Tutti gli antiossidanti di seconda generazione agiscono su un recettore citoplasmatico presente in ogni cellula “chiamato NRF2 o fattore Nucleare della respirazione 2”.

NRF-2 è normalmente attaccato ad un altra proteina che si chiama KEAP-1.

Quindi nel citolasma troviamo il complesso KEAP-1/NRF-2 (vedi lo schema sotto). Quando Assumiamo gli antiossidanti di seconda generazione oppure quando facciamo attività fisica aerobica o l’ozono terapia, il complesso KEAP-1/NRF-2 si ossida e si spezza; KEAP-1 andrà ad inibire l’infiammazione (Blocco di IKK, attivatore di NF-KB), mentre NRF-2 libero, migrerà all’interno del nucleo e si poserà in una determinata zona del DNA stimolando l’espressione dei geni che codificano gli enzimi antiossidanti, quali SOD, CAT, GPX, GST, TPX, etc.

L’effetto antiossidante degli antiossidanti di seconda generazione non è immediata come quelli di prima generazione, ma dal momento del consumo “per bocca”, al momento dell’espressione genetica degli enzimi antiossidanti occorre attendere diverse ore.

L’attività fisica “aerobica” può considerarsi a tutti gli effetti un “antiossidante di seconda generazione”; Se non potete correre o sciare, potete sempre sforzarvi di fare delle passeggiate in bicicletta, giardinaggio o a piedi di almeno 45 minuti continui; l’effetto antiossidante di seconda generazione si avrà comunque.

Durante l’attività aerobica, si genera un po’ di stress ossidativo per colpa di una maggior quantità di radicali liberi non neutralizzati dagli antiossidanti; questi radicali liberi ossidano il complesso KEAP-1/NRF-2, che si staccano e NRF-2 migrando nel nucleo della cellula attiverà nelle ore successive la produzione di nuovi enzimi antiossidanti che proteggeranno l’organismo dai radicali liberi per l’allenamento successivo.

Quindi l’attività fisica produce radicali liberi che stimoleranno la cellula a produrre per il giorno successivo un maggior numero di enzimi antiossidanti.

La cosa che fa l’attività fisica, fa anche l’ozono terapia; il meccanismo è sempre quello con l’unica differenza che nell’ozono terapia l’incremento degli enzimi antiossidanti non si ha a livello sistemico ma solo a livello locale nella sede del trattamento.

Immagine riassuntivo del meccanismo d’azione degli antiossidanti di seconda generazione

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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