Gli Omega-3 dell’olio omega-3 di pesce, contribuisce a normalizzare il peso corporeo.
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Non lo dico Io, ma molti professionisti del settore, come il Biochimico Barry sears, nei suoi numerosi testi sulla Dieta a Zona.
Molti medici e biologi Nutrizionisti, sono soliti suggerire ai propri pazienti, l’integrazione di olio omega-3 di pesce ad alto grado in EPA e DHA, al fine di:
- Migliorare il peso corporeo
- Prevenire/contrastare la sindrome metabolica (iperglicemia, ipertensione, obesità viscerale, diabete di tipo-2, ovaio policistico, dislipidemie)
- migliorare la lucidità mentale e l’apparato cardiovascolare.
L’olio ricco di omega-3 EPA e DHA, fornisce 9 Kcal/grammo; qualcuno potrebbe obiettare che le troppe calorie fanno accumulare grasso, e che i grassi fanno ingrassare.
Tale Obiezione, poteva essere “accettata”, solo qualche decennio, fa, quando le diete dimagranti erano basate sulla restrizione calorica.
La Moderna scienza dell’alimentazione, oggi considera sbagliato il concetto di Calorie e Ingrassamento.
Non sono le calorie ad alterare il peso, ma intervengono altri fattori, quali:
- composizione e bilanciamento dei vari nutrienti
- qualità del cibo
- Distribuzione dei pasti, lungo la giornata
- livello di stress
- livello di infiammazione
- modo con cui si masticano gli alimenti
- ipersensibilità infiammatorie a determinati gruppi alimentari
- riposo notturno
- equilibri ormonali
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L’infiammazione gioca un ruolo importante nell’accumulo di massa grassa e perdita di massa magra.
Esiste una infiammazione “percepita con il dolore e qualche sintomo”, ed esiste una infiammazione silente, al di sotto della soglia del dolore, ma che comunque surriscalda il sistema immunitario ed altera il metabolismo.
Il Bilanciamento dei grassi omega-6/omega-3, possono contribuire a regolare il peso corporeo e il senso di fame, attraverso l’infiammazione.
Se prevalgono nella dieta, gli oli di semi e grassi animali, ricchi di omega-6, le cellule accumulano acido arachidonico precursore delle prostaglandine e leucotrieni infiammatori. Queste molecole in eccesso, alterano il metabolismo, favorendo l’accumulo di grasso.
Se nella dieta prevalgono gli acidi grassi omega-3 dell’olio omega-3 di pesce, si favorirà un miglioramento del metabolismo, contribuendo al raggiungimento di una buona forma fisica.
Gli omega-6 aumentano i livelli di acido arachidonico; questo acido grasso, non solo produce prostaglandine e leucotrieni cattivi, ma favorisce la produzione degli endocannabinoidi che stimolano l’appetito e favoriscono l’accumulo di grasso.
Gli endocannabinoidi prodotti dal cervello, sono due:
- L’Anandamide (AEA) detta anche Arachidonoil-Etanolamide
- 2-Arachidonoil-glicerolo
Queste due molecole, derivano dall’acido arachidonico; una dieta troppo sbilanciata a favore degli omega-6, può incrementare i livelli di questi endocannabinoidi, che inducono fame e predispongono ad accumulare grasso.
Una sostanza che può ridurre i livelli di endocannabinoidi ingrassanti, è l’EPA ed il DHA ontenuto nell’olio omega-3 di pesce.
Questi due acidi grassi omega-3, si sostituiscono all’acido arachidonico, formando endocannabinoidi meno potenti, e con un azione ingrassante più blanda.
Una minor attivazione dei recettori CB1 (che si trovano nel tessuto adiposo) degli endocannabinoidi, contribuisce non solo a non ingrassare, ma addirittura a stimolare l’adiponectina, un ormone dimagrante.
L’industria farmaceutica sta valutando potenziali farmaci dimagranti, per inibire i recettori degli endocannabinoidi, come il Rimonabant, sperimentato su cavie.
Il biochimico dottor Barry Sears, ideatore della dieta a Zona, è convinto, che l’integrazione con olio omega-3 di pesce ad alto grado in EPA + DHA, possa comunque esercitare un azione dimagrante, non solo agendo sull’infiammazione, ma anche riducendo la sintesi dell’anandamide.
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Fonte Bibliografica Su Olio di Pesce Omega-3
- Magri per Sempre – Barry Sears – Spearling e Kupfer editori
- IL SISTEMA ENDOCANNABINOIDE Ruolo nell’Omeostasi Energetica e nella Regolazione Endocrina di Claudio Pagano, Marco Rossato e Roberto Vettor Dip. di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università di Padova – SOCIETA’ ITALIANA DELL’OBESITA’ Sezione Regionale Veneto – Friuli Venezia Giulia – Trentino Alto Adige
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6357375
Buongiorno Liborio, ho letto gli articoli tuoi…come posso dimagrire io che soffro di tiroide da anni mi procura fame tutto il giorno a volte mi brucia lo stomaco se non mangio…a volte mangio una mela ho un po’ di verdura …ma niente la fame mi stona un pochino…ma non del tutto…che posso fare? soffro anche di depressione da anni prendo farmaci per stare bene pure la pillola della tiroide ogni mattina ..so anche che ci sono donne che soffrendo anche l’oro di tiroide , tendono a dimagrire…io invece ingrasso.
Dovresti farti aiutare da un bravo Biologo Nutrizionista o da un Dietologo, possibilmente che applichi la dietaGift, ideata dal medico Luca Speciani.
La fame Va soddisfatta; se la fame non viene soddisfatta, si attivano i meccanismi di risparmio energetico “che rallentano il metabolismo ed impigriscono la tiroide”. in queste condizioni, il corpo ha difficoltà a perder peso, e si ingrassa anche assumendo poche calorie. Tale concetto è ben spiegato nei testi del Medico – Nutrizionista Luca Speciani.
Per approfondire ed imparare le regole utili alla dietaGift e all’alimentazione di segnale, ti suggerisco di leggerti i libri disponibili dai seguenti link:
1) Belli dentro e belli fuori di lidya Bottino –> https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__belli-dentro-belli-fuori-lyda-bottino-libro.php?pn=5335
2) Libro sulla Dieta della tiroide di luca speciani –> https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__vivere-senza-problemi-alla-tiroide.php?pn=5335