Per ringiovanire il DNA bisogna prima aprirlo

Per ringiovanire il DNA bisogna prima aprirlo

Per ringiovanire il DNA bisogna prima aprirlo

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Le persone non invecchiano alla stessa velocità! Esistono persone che invecchiano prima e persone che invecchiano dopo. Per questo motivo si parla di età anagrafica ed età biologica di una persona.

Esistono persone di 60 anni che sembrano avere cinquant’anni e viceversa.

Una persona che ha 60 anni e ne dimostra cinquanta, ha una età cronologica di 60 anni, ed una età biologica di 50 anni.

L’invecchiamento può essere misurato a livello del DNA. Con l’aumento dell’età biologica, aumenta il tasso di metilazione del DNA. Più la velocità di metilazione del DNA è alta, è più il processo di invecchiamento è accelerato.

Se vogliamo ritardare l’invecchiamento, dobbiamo a livello genetico rallentare il processo di metilazione. Pare sia possibile (entro certi limiti), ritornare un po’ più giovani, eliminando dal DNA un po’ di metili. Questo spiega il perché modificando lo stile di vita e nutrizionale, alcune persone sembrano ringiovanire nell’aspetto e nella salute.

La metilazione del DNA è affidata agli enzimi dna metiltrasferasi (dnmt); questi enzimi sono responsabili della metilazione e invecchiamento biologico di una persona.

Le dnmt vengono stimolate dalle diete ipercaloriche, dall’abuso di metionina dietetica, dalla sedentarietà e dall’infiammazione. Quindi per rallentare l’invecchiamento pare logico mangiare poco; ma pur troppo come spiegherò più avanti, non è proprio così!

La demetilazione del DNA è affidata agli enzimi TETs (metil-citosine diossigenasi); questi enzimi sono responsabili dell’eliminazione dei metili dal DNA e ringiovanimento biologico di una persona. Il processo di demetilazione del DNA è stimolata dalla restrizione calorica e dall’attività fisica; quindi anche in questo caso, sembra logico mangiare poco per ringiovanire e prolungare la longevità; Peccato che anche in questo caso non è proprio così!

Sarebbe molto semplice e facile prolungare la durata della vita mangiano poco, digiunare, mangiare poche proteine e fare tanta attività fisica. Peccato che i meccanismi biologici non siano così semplici come sembrino.

I Biologi che si occupano di diete della longevità devono tener conto di una cosa: Affinché le dnmt e le TETs entrino nel DNA e facciano il loro lavoro di metilazione – demetilazione, è necessario prima aprire il DNA.

Per aprire il DNA bisogna mangiare! Se non mangiamo, il DNA non si apre …. ed è questo che complica la vita del biologo nutrizionista che deve realizzare la dieta della longevità

Per stimolare l’eliminazione dei metili dal DNA bisogna mangiare poco …però se digiuniamo, il DNA non si apre e le TETs non possono entrare all’interno del DNA per ringiovanirlo.

Quindi devo mangiare molto per aprire la cromatina del DNA… ma devo mangiare poco per consentire alle TETs di entrare nel DNA e ringiovanirlo. Se digiuno, le TETs sono pronte a ringiovanire il DNA, ma la cromatina del DNA non si apre…. Se mangio molto, Il DNA si apre e consente alle TETs di entrare, ma sono inibite dall’eccesso calorico.

Come avete capito è molto complicato il processo di ringiovanimento del DNA.

Se mangiamo troppo e male, il DNA è sempre aperto, ma ad entrare saranno principalmente le dnmt che aumenteranno l’invecchiamento per metilazione.

Se mangiamo pochissimo, il DNA rimarrà chiuso e non verrà metilato (quindi si rallenta l’invecchiamento), ma comunque non sarà possibile ringiovanire il genoma, perché le TETs non potranno accedere all’interno del genoma.

Se vogliamo ringiovanire il DNA, è importante che nella giornata ci siano momenti di forte assunzione calorica (per esempio colazione ricca), seguita da periodi di brevi restrizioni caloriche. In questo modo, con l’imput calorico, consentiamo al DNA di aprirsi…e man mano che i livelli energetici della cellula si abbassino e le porte del DNA incominciano a chiudersi, entrano in funzione le TETs che ossidano ed eliminano i residui di metile dal genoma, stimolando la giovinezza.

Una dieta di questo tipo ideale per la longevità è la dietaGift del Medico Luca Speciani, che prevede colazione ricca, pranzo moderato e cena leggera ed anticipata; Questo tipo di dieta consente l’apertura del DNA al mattino, per poi chiudersi lentamente verso sera, concendendo un po’ di tempo alle TETs di ringiovanire il DNA, che verranno cacciate fuori dal DNA, man mano che si chiude.

L’apertura e la chiusura del DNA avviene grazie a due enzimi: L’HISTONE ACIL-TRASFERASI (EC2.3.1.48) e L’HISTONE DEACETILASI (EC3.5.1.98).

Il primo enzima apre il DNA aggiungendo gruppi acetilici alle proteine (HISTONI) che chiudono il DNA. Le porte del DNA sono chiuse dagli Istoni, e per aprirli, bisogna acetilarli. L’enzima che acetila i chiama HISTONE ACETIL-TRASFERASI ed usa l’acetil-CoA per acetilare ed aprire il DNA. L’acetil-CoA nella cellula aumenta quando mangiamo molto; quindi se vogliamo aprire il DNA, dobbiamo mangiare molto!

Quando mangiamo poco, il DNA viene chiuso attraverso gli HISTONI DEACETILASI e le SIRTUINE, che rimuovono i gruppi acetile dagli istoni. Gli HISTONI DEACETILASI e le SIRTUINE aumentano con il digiuno.

L’unico modo per consentire la rimozione dei gruppi metilici dal DNA e ringiovanirlo, è approfittare del tempo che intercorre tra un pasto principale e l’altro. Con il pasto principale, si apre il DNA..per poi lentamente chiudersi verso il pasto successivo; in questi intervallo di tempo, se si crea un temporaneo deficit energetico, entrano nel DNA gli enzimi TETs che ringiovaniscono il genoma….ma il tempo a loro disposizione è molto poco e basta un dolcetto e caffè fuori pasto, per bloccare questo processo.

Se tra un pasto principale e l’altro pratichiamo attività fisica aerobica, le TETs verranno maggiormente stimolate a ringiovanire le cellule e DietaGift prevede anche l’obbligo di fare attività fisica moderata e prolungata.

Esistono delle sostanze che possono contribuire a mantenere aperte le porte del DNA?

La risposta è Si! Esistono in natura delle sostanze naturali in grado di inibire l’attività enzimatica del HISTONE DEACETILASI. Se tra un pasto principale e l’altro vengono assunte queste sostanze, si potrebbe in teoria ritardare la chiusura del DNA è consentire alle TETs di prolungare il tempo di ringiovanire il DNA. Queste sostanze sono il Butirrato (IC50 = 0,013 – 0,35), Acido caffeico (IC50 = 2,54), Acido clorogenico (IC50 = 0,375), curcumina (IC50 =0,115); questi dati sono stati presi dal BRENDA ENZYME.

HISTONE DEACETILASI INIBITORI NATURALI

Se ci fate caso, queste sostanze sono per la maggior parte polifenoli presenti in frutta e verdura, e la DietaGift prevvede anche l’uso di frutta e verdura in quantità libere tra un pasto principale e l’altro “senza condimenti”. Questo è un altro meccanismo che spiega la validità della dietaGift verso la promozione della longevità. Notare anche la presenza di acido Butirrico; l’acido butirrico è prodotto dalla flora batterica intestinale quando fermenta la fibra vegetale; Una dieta ricca di fibra vegetale (rutta, verdura, legumi e cereali integrali), aiuta ad incrementare i livelli di acido butirrico nell’organismo, contribuendo probabilmente a ritardare la chiusura del DNA.

Se rallentiamo il processo di chiusura del DNA nel momento in cui l’organismo è in deficit calorico, si riesce a rimuovere un pò di metili dal DNA, ringiovanendo il genoma.

DESCLAIMER sull’articolo Poliammine nei Tumori – Le informazioni contenute nel seguente articolo hanno esclusivamente scopo informativo (e possono contenere errori); possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, e comunque in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento.

Fonte Bibliografica

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

2 Risposte a “Per ringiovanire il DNA bisogna prima aprirlo”

  1. Il DNA invecchia epigeneticamente per aggiunta di metili, e può potenzialmente ringiovanire se i metili vengono rimossi. L’aggunta di metili avviene ad opera delle dna-metiltrasferasi “DNMT”, e l’eliminazione dei metili avviene a mezzo delle TETs (citosine diossigenasi). Le DNMT se troppo attive accelerano l’invecchiamento, mentre se sono fortemente attive le TETs, il DNA può ringiovanirsi epigeneticamente
    Le DNMT sono attivate dalle diete ipercalorie, dall’abuso di proteine, dall’abuso di metionina, mentre le TETs sono stimolate dal digiuno, dalla restrizione calorica, dalla restrizione di metionina, dall’attività fisica aerobica. Pare logico quindi che per ringiovanire basterebbe digiunare e fare tanta attività fisica., per attivare TETs e inibire DNMT; Peccato che le cose non siano così semplici. Per fare in modo che TETs o DNMT entrino nel DNA, bisogna prima aprirlo. IL DNA è una stuttura ricoperta di cromatina chiusa con dei catenacci chiamati ISTONI. Quando gli ISTONI si allentano e consentono l’apertura del DNA, le TETs ed i DNMT possono accedere al suo interno ed accelerare o invertire l’invecchiamento . Pr allentare gli istoni ed aprire il DNA bisogna però mangiare; Se digiuniamo cronicamente, il DNA rimarrà chiuso e non sarà possibile intrufolare le TETs per ringiovanire epigeneticamente il DNA. Quando mangiamo aumentano i livelli di acetil-coA nella cellula, che tramite l’enzima Histone acetil-trasferasi, acetilano gli Istoni ed aprono il DNA consentendo alle DNMT di entrare e invecchiare…Ma se alterniamo momenti della giornata d imput calorico seguiti da un intervallo di tempo di restrizione calorica, è possibile aprire il DNA e consentire alle TETs nella fase di chiusura del DNA, di eliminare un pò di metili e ringiovanire epigeneticamente il DNA. Quindi la migliore soluzione per ringiovanire èè applicare la tecnica della restrizione calorica interittente chiamata anche digiuno intermittente. può essere utile anche fare restrizione dietetica di metionina, per limitare al minimo il processo di metilazione del DNA

  2. 14 luglio 2016, 09:44:48
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    DIGIUNO A SECCO: L’ULTIMO PERCORSO VERSO LA LONGEVITÀ

    UN VERO SCENARIO DI VITA O DI MORTE

    Durante i digiuni secchi prolungati i primi giorni sono i più difficili poiché il corpo è ancora ottimista in attesa di cibo o acqua, ma una volta capito che l’acqua e il cibo non stanno arrivando e che la morte è imminente se non si adatta e digiuna al dato circostanza cambia marcia in modalità sopravvivenza: questo stato altamente adattato È la chiave magica del digiuno secco. La sopravvivenza del più forte. Ogni debolezza è sradicata. L’opzione di sostenere i malati e i parassiti non è più praticabile. Tutti gli elementi non essenziali vengono eliminati e riciclati per sostenere l’essenziale. Questo È il rinnovamento cellulare al livello più profondo, irraggiungibile con qualsiasi altro mezzo.

    UNO STUDIO SCIENTIFICO DI 5 GIORNI SECCO VELOCE:
    http://www.karger.com/Article/Abstract/357718

    Sebbene in effetti i digiuni secchi di durata maggiore, da 3 a 7 giorni e oltre, siano utilizzati al meglio per riportare in equilibrio una persona malata o obesa – una volta ripristinata l’omeostasi, il digiuno secco quotidiano è la misura preventiva della malattia più efficace che si possa impiegare per mantenere una salute ottimale e ritardare l’invecchiamento.

    Questo è il come e il perché del digiuno a secco.

    DIGIUNO GIORNALIERO A SECCO in combinazione con erbe e dieta antietà: la SCIENZA alla base.

    Per il digiuno quotidiano a secco, che è il tuo protocollo più saggio per mantenere un corpo sintonizzato con precisione costruito per il lungo raggio, si consiglia una finestra di alimentazione di 1-6 ore con il tuo più alto livello di attività, incluso l’allenamento anche in questo periodo.
    In altre parole:
    23: 1, 22: 2, 21: 3, 20: 4, 19: 5 o 18: 6
    1° numero secco, 2° numero finestra di alimentazione.

    RESTRIZIONE DEL TEMPO DI ALIMENTAZIONE — PERCHÉ?

    ** Non è quello che mangi quanto QUANDO mangi. **

    “È stato dimostrato che il programma di alimentazione ha un impatto significativo sulla salute e sulla sopravvivenza. Negli studi, l’alimentazione a tempo limitato ha avuto effetti profondi sulla fisiologia neurale, periferica e cardiovascolare e ha migliorato il sonno, il mantenimento del peso corporeo e segni ritardati di invecchiamento cardiaco, sotto INVARIATO apporto calorico e attività.”
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4755412/pdf/f1000research-5-7686.pdf

    Ci sono 3 fattori su cui ci stiamo concentrando che promuovono la longevità e l’assenza di malattie:
    Attivazione AMPK
    Inibizione MTOR
    Autofagia
    Altro qui:
    https://scholar.google.com/scholar?q=mTOR+AMPK+autophagy+aging+&btnG=&hl=en&as_sdt=0%2C33

    Tutti e 3 sono attivati ​​dalla CHETOSI* che è un rapido risultato del DRY FASTING. (Niente acqua o cibo.)

    * I CORPI CHETONICI STIMOLANO L’AUTOFAGIA MEDIATA DA CHAPERONE
    “È interessante notare che l’aumento della concentrazione dei corpi chetonici circolanti è parallelo all’induzione dell’AUTOFAGIA MEDIATA DA CHAPERONE (CMA), che è attivata anche da fame prolungata.

    In questi studi abbiamo dimostrato che i corpi chetonici, più specificamente BOH, stimolano la CMA provocando l’ossidazione dei substrati. Inoltre, durante la fame prolungata, la CMA viene attivata a causa dell’aumento della lampada2a nella membrana lisosomiale e dell’aumento di lyhsc70 nel lume lisosomiale (9, 31). I nostri dati indicano che i corpi chetonici possono anche stimolare la CMA influenzando le proteine ​​del substrato durante la fame prolungata in vivo. Questa scoperta ci fornisce ulteriori informazioni sull’importanza fisiologica della stimolazione CMA durante i periodi di privazione di nutrienti. ”
    http://m.jbc.org/content/280/27/25864.full

    Autofagia mediata da accompagnatori: ruoli nella malattia e nell’invecchiamento http://www.nature.com/cr/journal/v24/n1/pdf/cr2013153a.pdf

    lisosomi
    Per capire l’autofagia è necessario comprendere i lisosomi. Guarda questo breve video che spiega cosa sono.
    http://study.com/academy/lesson/lysosome-definition-function-quiz.html

    OTTIMO VIDEO che spiega visivamente i 3 tipi di AUTOFAGIA:
    1. Macroautofagia
    2. Micrautofagia
    3. Autofagia mediata da accompagnatori
    GUARDA: https://m.youtube.com/watch?v=BiwnJtYCuww

    PERCHE’ SENZA ACQUA?
    La dieta chetogenica (KD) viene tradizionalmente introdotta con un periodo iniziale di digiuno e restrizione dei liquidi. * Dagli anni ’30 è noto che il digiuno ristretto di liquidi accelera la chetosi che a sua volta ha effetti positivi sulla prevenzione dell’epilessia.
    VEDERE QUI:
    http://digitalcommons.unmc.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1180&context=mdtheses&sei-redir=1&referer=https%3A%2F%2Fscholar.google.com%2Fscholar%3Fstart%3D10%26q%3D%2522disidratazione% 2522% 2B% 2Bketosi% 2Bmtor% 2B% 26hl% 3Den% 26as_sdt% 3D0% 2C33 # ricerca =% 22disidratazione% 20ketosi% 20mtor% 22

    Domanda: Se la disidratazione AUMENTA la glicemia e il digiuno ABBASSA la glicemia, cosa succede quando li combini insieme come nel digiuno a secco?

    INIZIO ULTRA RAPIDO DELLA CHETOSI! 🙂

    “Il digiuno ha comportato una riduzione delle concentrazioni di glucosio plasmatico rispetto allo studio di controllo, mentre la disidratazione ha comportato un aumento delle concentrazioni di glucosio plasmatico rispetto allo studio di controllo (P <.001). La produzione e lo smaltimento di glucosio sono stati ridotti durante lo studio a digiuno e aumentati durante lo studio sulla disidratazione rispetto allo studio di controllo. *** Concentrazioni e tassi di glucagone

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