Perché il grasso del latte infiamma la prostata?

Perché il grasso del latte infiamma la prostata?

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Il grasso del latte ed il grasso delle carni dei ruminanti, contiene tracce di acido fitanico, una sostanza che promuove l’infiammazione alla prostata. Pertanto è bene limitare il consumo dei grassi delle carni dei ruminanti e del loro latte.

Come fa l’acido fitanico ad infiammare la prostata?

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L’acido fitanico è un acido grasso ramificato e quando viene metabolizzato dalle cellule, produce come sottoprodotto acido succinico, acido formico, il perossido di idrogeno e l’aldeide PRISTANALE.; questi sottoprodotti metabolici possono infiammare e stimolare l’ipertrofia e la proliferazione dei tessuti prostatici e forse anche della ghiandola mammaria.

L’acido succinico è un onco-metabolita del ciclo di Krebs, e quando si accumula nella cellula, favorisce l’ipossia e l’induzione di HIF-1alfa.

L’acido formico è capace di inibire il CITOCROMO-C dei mitocondri, rallentando la catena di trasporto degli elettroni, orientando il metabolismo cellulare verso la glicolisi. L’acido formico oltre ad essere irritante, funge insieme all’acido folico (vitamina B9) da precursore al 10-FORMIL-THF indispensabile per la sintesi dell’adenina e della guanina. Una eccessiva formazione nei tessuti prostatici della 10-FORMIL-THF, potrebbe stimolare localmente la sintesi del DNA e la proliferazione cellulare; questo potrebbe essere un possibile collegamento tra consumo di acido fitanico del grasso del latte ed aumento del rischio di cancro alla prostata ed al seno.

Il pristanale viene trasformato in ACIDO PRISTANICO dall’aldeide deidrogenasi, lo stesso enzima coinvolto nella trasformazione del RETINALE in acido RETINOICO. L’acido pristanico potrebbe interferire sul metabolismo dell’acido retinoico (vitamina a), bloccando la differenziazione cellulare; sappiamo che la vitamina A (acidor etinoico) previene i tumori in quanto stimola le cellule a differenziarsi; quindi l’acido fitanico trasformandosi in PROSTANALE, può interferire sulla conversione della RETINALDEIDE in acido retinoico, favorendo l’indifferenziazion cellulare ed il cancro alla prostata.

Infine dall’ossidazione dell’acido fitanico viene prodotto come sottoprodotto il perossido di idrogeno (acqua ossigenata), che provoca stress ossidativo ed irritazione ai tessuti prostatici e del seno, contribuendo anche in questo caso ad aumentare il rischio oncologico della prostata e del seno.

Quando si consumano grandi quantità di acido fitanico, viene sovra espresso nei tessuti prostatici (ed in alcuni casi anche nelle cellule del seno), l’enzima AMACR (alfa-metil-acil-CoA-racemasi), considerato un marcatore tumorale della prostata, nota anche come proteina P504S.

Per capire la capacità oncogena dell’acido FITANICO, bisogna sforzarsi di guardare lo schema del catabolismo di questa sostanza, schematizzato nel grafico sottostante: Notare che tra i sottoprodotti del catabolismo dell’acido fitanico, ci sono: l’acido succinico, l’acido formico ed il perossido di idrogeno, sostanze queste irritanti e proliferative. Notare anche l’intermedio del catabolismo dell’acido fitanico (il PRISTANALE), ossidato dall’ALDEIDE DEIDROGENASI enzima che metabolizza anche il RETINALDEIDE in acido retinoico (vitamina A).

metabolismo dell'acido fitanico AMACR, FITANOIL-COa SINTETASI, pristanal, fitanoil-coA, 2-idrossifitanoil-CoA, 2-idrossifitanoil-coA liasi, aldeide deidrogenasi
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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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