Perché l’omocisteina peggiora i trombi?

- L'omocisteina in eccesso, si trasforma in omocisteina tiolattone, che a sua volta si combina con la fibrina dei coaguli di sangue (trombi) (vedi pallina in rossa scura, rendendoli duri e difficili da degradare da parte dell'enzima PLASMINA EC 3.4.21.7 (enzima colorato di giallo); La formazione di trombi omocisteinilati difficili da essere sciolti da parte della plasmina, aumenta il rischio di incidenti cardiovascolari.
[Figura 1] – L’omocisteina in eccesso, si trasforma in omocisteina tiolattone, che a sua volta si combina con la fibrina dei coaguli di sangue (trombi) (vedi pallina in rossa scura, rendendoli duri e difficili da degradare da parte dell’enzima PLASMINA EC 3.4.21.7 (enzima colorato di giallo); La formazione di trombi omocisteinilati difficili da essere sciolti da parte della plasmina, aumenta il rischio di incidenti cardiovascolari.

Perché l’omocisteina peggiora i trombi?

Per Info su integratori per omocisteina –> CONTATTI

L’omocisteina è pericolosa anche per la formazione dei trombi. I trombi sono coaguli di sangue che possono occludere i vasi sanguigni, aumentando il rischio di incidenti vascolari. I trombi sono fatti di fibrina che è una proteina del sangue. L’organismo si difende dai trombi, producendo un enzima che si chiama PLASMINA. La Plasmina è un enzima del sangue che ha lo scopo di azzannare i coaguli i trombi, dossolvendoli; in questo modo la plasmina contribuisce a mentenere fluido il sangue.

Ma che succede alla plasmina, quando l’omocisteina nel sangue aumenta?

Quando l’omocisteina (un amminoacido tossico), aumenta pericolosamente nel sangue, la PLASMINA incontra difficoltà nel dissolvere i trombi, aumentando il rischio di incidenti cardiovascolari.

L’omocisteina quando è alta, si trasforma in omocisteina tiolattone; l’omocisteina tiolattone è una proteina molto reattiva, che si combina con la fibrina dei trombi, rendendola dura e difficile da degradarla sotto i denti della PLASMINA. In poche parole quando circola molta omocisteina, la fibrina dei trombi si lega all’omocisteina tiolattone, diventando resistente e dura ai denti della PLASMINA, ed il sangue diventa meno fluido.

E’ quindi importante tenere i livelli di omocisteina nella norma; Per tenerla bassa, utile è seguire una dieta ricca di frutta, verdure e cibi integrali, con moderate quantità di proteine animali.

I cibi vegetali sono ricchi di acido folico e vitamina B6, mentre i cibi animali contengono vitamina B1, specialmente il fegato ed i visceri degli animali. Quindi una dieta onnivora, che include cibi genuini vegetali ed animali, è la migliore dieta per mantenre bassi i livelli di B12.

Gli alimenti ricchi di proteine di origine animale non ne possiamo fare a meno, perché sono fonte di vitamina B12, una sostanza che contribuisce a tenere bassa l’omocisteina; Bisogna però evitare di esagerare con le proteine animali, in quanto sono anche ricche di metionina, un amminoacido essenziale che se eccessiva, promuove l’aumento dell’omocisteina. Quindi la dieta deve essere molto ricca di verdure, ortaggi, frutta, e cereali integrali, accompagnata da modeste quantità di proteine animali, scegliendo quelle più ricched i vitamina B12, come il fegato, i visceri degli animali; anche la carne, le uova, il latte ed i latticini contengono vitamina B12, mentre le proteine animali contenuti in salumi, insaccati, carni in scatola, sono povere di questa sostanza.

Per tenere bassa l’omocisteina, utili sono anche i supplementi vitaminici (Integratori) del gruppo B, in particolare quelli che contengono la vitamina B12, B9 (l’acido folico), B6 e B2. Un’altra sostanza utile ad abbassare l’omocisteina è la BETAINA. La BETAINA (o trimetilglicina), è una sostanza presente nelle verdure, e sopratutto nelle bietole, che aiuta un enzima del fegato “a trasformare l’omocisteina in metionina”, in modo alternativo all’acido folico.

Anche l’attività fisica moderata aiuta a prevenire i danni cardiovascolari

L’attività fisica aiuta anche a prevenire i danni cardiovascolari, attraverso due meccanismi:

  1. L’attività fisica favorendo la circolazione sanguigna e linfatica, previene la formazione di trombi, ed aumenta l’attività enzimatica della PLASMINA, l’enzima che degrada i trombi.
  2. L’attività fisica aerobica, aumenta il colesterolo buono HDL, che è una lipoproteina che tiene agganciata un enzima (LA PAROXONASE-1 o PON-1) che trasforma la pericolosa omocisteina tiolattone in omocisteina, prevenendo così la formazione di trombi di fibrina omocisteinilizzata.

L’attività fisica deve essere moderata, di bassa intensità e su misura per ognuno di noi. Non occorre correre ed affannarsi tutti i giorni per aumentare le HDL nel sangue, ma è sufficiente praticare attività leggere, come lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, oppure semplicemente muoversi nei lavori leggeri di giardinaggio o durante le attività quotidiane. Quello che occorre evitare è la sedentarietà ed il fumo di sigaretta.

Come fa l’omocisteina a trasformarsi in omocisteina tiolattone?

Quando l’omocisteina sale, viene erroneamente metabolizzata dall’enzima tRNA-metionina sintasi in omocisteina tiolattone. L’enzima tRNA-metionina sintasi, normalmente metabolizza la metionina per formare tRNA-Metionina, necessaria alla sintesi proteica, ma quando c’è la presenza di omocisteina, l’enzima non riesce a distinguerla dalla metionina, e lo metabolizza nel metabolita tossico OMOCISTEINA TIOLATTONE, che reaggisce violentemente con le proteine del sangue, tra cui anche con la FIBRINA dei trombi, rendendo i trombi difficili da dissolverli da parte della PLASMINA.

Come fa l’attività fisica aerobica a prevenire l’omocisteinilizzazione della fibrina?

L’attività fisica moderata, praticata regolarmente, aiuta ad aumentare il colesterolo buono HDL. Le HDL sono delle lipoproteine, che contengono un enzima che degrada l’omocisteina tiolattone, che si chiama PAROXONASE-1. Chi fa attività fisica regolarmente, tende ad avere alti livelli di HDL e quindi di PAROXONASE-1, il quale previene la formazione dell’omocisteina tiolattone. La PAROXONASE-1 trasforma l’omocisteina tiolattone, in omocisteina, impedendo l’omocisteinilizzazione delle proteine e della fibrina dei trombi.

Fonte Bibliografica

Hieronim Jakubowski, Pathophysiological Consequences of Homocysteine ExcessThe Journal of Nutrition, Volume 136, Issue 6, June 2006, Pages 1741S–1749S, https://doi.org/10.1093/jn/136.6.1741S

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

Verified by MonsterInsights