Radiazioni Nucleari: come proteggerci

Radiazioni Nucleari, cucinano letteralmente l’organismo attraverso la formazione nei tessuti di acqua ossigenata, ione superossido, perossidi organici, ione idrossile, etc. Nel breve post spiego i danni che arrecano le radiazioni ed i nutrienti che hanno azione radio-protettrice.

possibili-esposizioni

L’energia nucleare è una sorgente di radiazioni è viene usata per svariati scopi:

  • Medicina, diagnostica, terapia
  • Produzione di energia elettrica a mezzo di centrali atomiche
  • Sterilizzazione dei prodotti alimentari (radio – sterilizzazione)
  • Per scopi militari “bombe atomiche e armi all’uranio impoverito”.

Nel mondo ce rischio di attentati nucleari, guerre atomiche, incidenti di centrali nucleari e/o contaminazione ambientale da rifiuti nucleari.

Le radiazioni ionizzanti rilasciate dalle sorgenti nucleari, possono danneggiare gravemente la salute delle persone; Le radiazioni penetrando nell’organismo, eccitano le molecole di acqua ed organiche, rompendole e formando radicali liberi, come il perossido di idrogeno, lo ione superossido, perossidi, ossido nitrico, etc, che danneggiano le strutture delle cellule, portandole per la maggior parte all’apoptosi.

L’esposizione alle radiazioni nucleari, può causare la SINDROME DA RADIAZIONE ACUTA “ARS”, caratterizzata a sua volta da tre differenti subsindromi:

  1. Sindrome Ematopoietica
  2. sindrome Gastrointestinale
  3. Sindrome neuro-cerebrale

Queste sindromi si manifestano a seconda della dose di radiazione assorbita dal corpo, dal tepo di esposizione, nonché dal tipo di radiazione ionizante (raggi X, raggi beta, raggi gamma, etc).

Ciascuna delle sub – sindromi, segue tre fasi cliniche:

  1. Fase Prodromica: si manifesta dopo circa ½ ora – 1 ora dall’esposizione alle radiazioni e può durare dalle 24 alle 48 ore circa;
  2. Fase Latente: è una fse in cui non si avvertono sintomi e la durata si accorcia in base al tempo di esposizione alle radiazioni ionizzanti. In genere questa fase di latenza oscilla tra 1 – 2 ore, fino ad un max di diverse settimane o addirittura per 1 – 2 mesi.
  3. Fase di malattia

L’intervallo del periodo di latenza della subsindrome ematopoietica è più ampia e lunga rispetto alla latenza della subsindrome gastrointestinale.

La latenza della sindrome gastrointestinale è relativamente più breve rispetto a quella ematopoietica e dura circa da pochi giorni ad un max di qualche settimana.

Il periodo di latenza della sindrome Neuro-cerebrale è molto più breve è dura per un max di poche ore.

La fase di malattia si manifesta con sintomi clinici con danni ad organi feriti dalle radiazioni; Le radiazioni lacerano le cellule delle ossa, intestino, vasi sanguigni, cervello, muscoli, polmoni).

Dosi di esposizione alle radiazioni

  • Gli individui esposti a 1,5 Gy di radiazioni ionizzanti, subirà un declino del funzionamento del midollo osseo, con sviluppo della subsindrome Ematopoietica. I linfociti diminuiscono rapidamente, mentre i monociti, i neutrofili e i globuli rossi caleranno più lentamente.
  • La sindrome gastrointestinale è indotta da una dose di 6 – 10 Gy, ma in determinate circostanze fisiologiche, tale subsindrome può manifestarsi a dosi di radiazioni più basse.
  • La sindrome Neuro – cerebrale si manifesta per esposizioni più elevate, maggiori di 10 Gy; dopo un breve periodo di latenza, il decorso clinico è caratterizzato da uno stato di costante deterioramento della coscienza con il rischio di convulsioni, Coma e Morte,

Chi subisce la sindrome da radiazioni Neuro-cerebrale è difficile che guarisca.

Chi invece viene colpito dalle subsindromi Ematopoietiche e/o gastrointestinale, può farcela, somministrando sostanze antiossidanti e favorendo l’espressione genica di enzimi antiossidanti endogeni.

Come antiossidante endogeno per ridurre lo stress ossidativo indotto dalle radiazioni, si può usare:

Vitamina E, ed in particolare l’alfa-succinilTocoferolo, l’alfa, il delta ed il gamma TOCOTRIENOLO; utili allo scopo sono:

  • la N-acetilcisteina
  • il glutatione
  • I cavoli e le crucifere
  • l’aglio e cipolla
  • frutta di bosco
  • resveratrolo e curcuma
  • polifenoli in genere
  • selenio, zinco, manganese, rame, ferro
  • Biliverdina
  • Carotenoidi, in particolare l’astaxantina
  • te verde
  • Vitamina C
  • Vitamine del gruppo B
  • Betaina
  • Acido lipoico (o vitamina N)
  • Coenzima Q10 e squalene
  • etc.

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

2 Risposte a “Radiazioni Nucleari: come proteggerci”

  1. Scusi dottor liborio io bevo il tè verde biologico tutte le mattine al posto de latte (che faccio un pò fatica a digerire, la la teina non fà male?

    1. per saperlo dovresti fare un TEST GENETICA PER LA CYP2A1……se vuoi uno screening completo di 20 geni per la salute…ora è possibile con un Kit che lo puoi ordinare all’azienda, tramite Me….se vuoi sapere come fare, contattami a [email protected] CIAO

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