Resistenza Insulinica Progressiva

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Resistenza Insulinica Progressiva
Il Diabete mellito di Tipo 2 è caratterizzato da una resistenza insulinica progressiva, che inizialmente può interessare il fegato, e poi successivamente, propagarsi al tessuto muscolare e al tessuto adiposo. Recenti Pubblicazioni Scientifiche, suggeriscono che il colpevole molecolare della resistenza insulinica, è l’accumulo di proteine legate alla N-acetil-glucosammina, nei muscoli, fegato e tessuto adiposo, catalizzati dall’enzima OGT (EC2.4.1.255), sotto lo stimolo dell’iperglicemia.
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Nel Mondo ce un epidemia di diabete di tipo 2. Nel 2012 si contano più di 371 milioni di persone, malate di diabete, e nel 2030, dovrebbero salire a 552 milioni di persone. Il diabete mellito di tipo 2 è diverso da quello insulino-dipendente di tipo 1;

Il diabete alimentare di tipo 2 è caratterizzato da resistenza insulinica, ossia dalla progressiva incapacità delle cellule di assorbire il glucosio sotto lo stimolo dell’insulina; Il diabete di tipo-1 invece dipende dall’incapacità del pancreas di produrre insulina.

Il Diabete alimentare di tipo-2

Questo diabete colpisce le persone con queste caratteristiche:

  1. I sedentari
  2. Chi abusa di zuccheri, bevande dolci, carboidrati raffinati, grassi saturi e idrogenati
  3. persone fortemente stressate e/o che fanno una vita sregolata.
  4. Predisposizioni genetiche
  5. alcol e fumo

Il Diabete di Tipo 2 è una malattia progressiva, caratterizzata da resistenza insulinica progressiva di organi e tessuti.

La resistenza insulinica, non colpisce tutti gli organi, ma lo fa in modo progressivo.

Per esempio, la resistenza insulinica, può inizialmente colpire il fegato steatosi epatica, e successivamente, colpire il tessuto muscolare e quello adiposo.

Man mano che più tessuti perdono la capacità di assorbire il glucosio, il diabete diventa sempre più grave.

Quando la resistenza insulinica, colpisce i muscoli, il diabete diventa più grave.

Il tessuto muscolare è l’organo che assorbe la maggior parte del glucosio circolante nel sangue,

Circa l’80% del glucosio, viene assorbito dai muscoli sotto la spinta dell’insulina.

Lo sviluppo di resistenza insulinica nelle cellule muscolari, impedisce ai muscoli “a riposo” di assorbire il glucosio dal sangue, favorendo l’iperglicemia.

L’attività fisica comunque aiuta ad abbassare la glicemia, anche nei diabetici. I muscoli assorbono glucosio dal sangue senza il bisogno dell’insulina, grazie alle contrazioni muscolari.

Quindi ascoltate i medici e nutrizionisti, che ci invitano a praticare un attività fisica moderata.

La resistenza insulinica, poi, si può propagare anche al tessuto adiposo, peggiorando ulteriormente la situazione.

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Ma quale è il meccanismo molecolare ed epigenetico che porta alla progressiva resistenza insulinica, multi organo?

Il colpevole è l’iperglicemia; Se abusiamo di diete ricche di zuccheri e amidi raffinati, grassi idrogenati e saturi, piano piano l’organismo sviluppa resistenza insulinica progressiva.

Il primo organo a sviluppare resistenza insulinica, è il fegato. Un fegato steatosico (grasso), è un fegato intollerante al glucosio.

Chi ha il fegato grasso e infiammato, dovrebbe impegnarsi a migliorare l’alimentazione, perché se non curato, la resistenza insulinica può propagarsi ai muscoli e al fegato, rischiando di sviluppare il diabete conclamato.

Ma perché si sviluppa il diabete?

Secondo le ultime ricerche, il responsabile della resistenza insulinica nel fegato, muscoli e tessuto adiposo, dipende dall’accumulo in questi organi di N-acetil-glucosammina che si lega ad enzimi e recettori.

In pratica, l’iperglicemia, fa aumentare nelle cellule, l’enzima OGT (indicato con la sigla EC 2.4.1.255); Questo enzima appiccica la N-acetil-glucosammina a vari enzimi, recettori e anche agli istoni del DNA, rendendo le cellule degli organi, incapaci di assorbire il glucosio.

Più OGT è presente nel fegato, muscoli e tessuto adiposo, è maggiore sarà lo sviluppo della resistenza insulinica.

È importante sapere che OGT aumenta, all’aumentare della glicemia e dello stress. Quindi mettere in atto tutto ciò che aiuti a migliorare la glicemia, contribuisce ad abbassare ed attenuare la resistenza insulinica.

Al momento non si conoscono molecole naturali e farmaci in grado di ostacolare l’attività enzimatica dell’enzima OGT (EC 2.4.1.255).

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Tecnologo Alimentare Dottor Liborio Quinto

Fonte Bibliografica

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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