Ringiovanire e Possibile?
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La riposta pare essere di Si! Il genetista David Sinclair ha scoperto che somministrando ai topi anziani il NAD, tendono progressivamente a ringiovanire.
In un esperimento sui topi, il team ha scoperto che somministrando ai topi più anziani una sostanza chimica chiamata NAD per una sola settimana, il tessuto dei topi di 2 anni somigliava a quello di topi di 6 mesi. Invertire l’età biologica dei topi anziani di 2 anni a 6 mesi di età, e come ringiovanire le cellule di un essere umano di 70 anni a quelle di vent’anni di età.
Ma che cosa è il NAD?
Il NAD è una sostanza che deriva dalla vitamina B3, e si trova nelle cellule in equilibrio con la sua fora ridotta NADH. Secondo il Professor David Sinclair, i livelli di NAD tendono a diminuire con l’avanzare dell’età. All’età di circa 50 anni, i livelli di NAD nell’organismo calano del 50%.
Secondo le ipotesi dei biologi, incrementare i livelli di NAD negli esseri umani, può rallentare ed addirittura invertire il processo di invecchiamento di animali ed esseri umani.
Possiamo aumentare i livelli di NAD nell’organismo, attraverso i seguenti punti:
- Attraverso il digiuno intermittente, che non è un vero digiuno, ma consiste nel cenare in anticipo con pasti poco calorici, seguiti al mattino successivo con un colazione ricca ed abbondante. Nelle ore notturne, si riproduce l’effetto benefico della restrizione calorica sulla longevità, senza patire glie effetti collaterali del digiuno. Nelle ore serali del digiuno intermittente, aumenta l’accumulo di NAD e H2S nelle cellule, che ringiovaniscono le cellule del corpo “agendo direttamente sulla metilazione del DNA”. Ricordo ai lettori che l’invecchiamento a livello del DNA consiste in un graduale e costante accumulo di metili (metilazione) dei geni; invertire l’invecchiamento significa ridurre il grado di metilazione del DNA, riprogrammando le cellule ad esprimere un fenotipo più giovanile.
- Attraverso l’attività fisica moderata e prolungata (attività fisica aerobica): man mano che consumiamo calorie con l’attività fisica, il rapporto NAD/NADH aumenta, e le cellule accumulano NAD che promuove la longevità. L’attività fisica come anche il digiuno intermittente favoriscono anche la produzione endogena di H2S che è un gas che partecipa al ringiovanimento delle cellule.
- Attraverso una dieta ricca di polifenoli presenti in frutta e verdura, ed in alcuni integratori alimentari. I polifenoli hanno la funzione di prevenire la degradazione del NAD da parte degli enzimi CD38 e SARM1. I polifenoli inibendo gli enzimi CD38 e SARM-1, prevengono la degradazione del NAD, contribuendo a migliorare la longevità. Curioso sapere che i CD38 e SARM1, aumentano con l’invecchiamento ed i processi infiammatori, e ciò spiega il motivo del perché i livelli di NAD calano anche del 50% con la vecchiaia.
- Integrazione dietetica di Niacina e Nicotinammide, che sono due forme della vitamina B3. La carenza di vitamina B3 provoca un deficit di NAD, ed è causa di una malattia nota con il nome di PELLAGRA, caratterizzata da demenza, dermatite foto sensibilizzante e diarrea. Un tempo soffrivano di pellagra, le popolazioni del Nord Italia che basavano la dieta sul consumo di mais e polenta.
Fattori che possono diminuire i livelli di NAD nell’organismo, sono:
- Sedentarietà: l’inattività fisica favorisce la conversione del NAD in NADH, e quindi una riduzione di NAD nelle cellule
- Diete Ipercaloriche e abuso di alcolici: Mangiare troppo e abusare di alcol, favorisce la conversione del NAD in NADH, e quindi una riduzione di NAD nelle cellule
- Infiammazione: tutto ciò che innalza i processi infiammatori del corpo umano, abbassa i livelli di NAD, perché probabilmente vengono distrutti dai CD38 e SARM1 che aumentano nei tessuti infiammati; poiché man mano che invecchiamo, l’infiammazione tende spontaneamente a crescere a causa dell’accumulo di A.G.E (elementi della glicazione avanzata), nei tessuti, aumenta anche l’espressione dei CD38 e SARM1, riducendo la disponibilità di NAD nell’organismo. Un valido aiuto sono i polifenoli che inibendo i CD38 e SARM1, contribuiscono a mantenere alti i livelli di NAD e promuovere la longevità. Inoltre integratori alimentari antinfiammatori, come la curcuma, gli omega-3, il selenio, etc, contribuiscono in modo indiretto a mantenere alti i livelli di NAD attraverso una riduzione dell’infiammazione.
- Diete povere di frutta, verdura, fibre vegetali e prodotti freschi e vivi.
Una delle principali cause del calo del 50% di NAD intorno ai cinquant’anni è l’aumento dell’infiammazione silente. Man mano che invecchiamo, l’infiammazione silente tende a crescere e di conseguenza aumenta l’espressione nei nostri tessuti dei CD38 e SARM1 che degradano il NAD.
L’infiammazione silente cresce in tutti noi con l’avanzare dell’età, perché si accumulano in modo irreversibile gli A.G.E nl corpo. Gli A.G.E sono dei rifiuti tossici che si formano dalla combinazione degli zuccheri con le proteine. Si formano in tutti noi, ma chi segue diete troppo ricche di dolciumi, fritture, carne grigliata, salumi e cibi spazzatura, tende ad accumularne di più. Ance il fumo di tabacco aumenta l’accumulo di A.G.E nell’organismo, causando infiammazione silente e invecchiamento. Sull’argomento pubblicai alcuni articoli:
- Più A.G.E accumuliamo e più invecchiamo https://liborioquinto.altervista.org/piu-a-g-e-accumuliamo-e-piu-invecchiamo/
- L’invecchiamento è un lento accumulo di A.G.E nei tessuti https://liborioquinto.altervista.org/linvecchiamento-e-un-lento-accumulo-di-age-nei-tessuti/
- Il reishi perché è chiamato fungo dell’immortalità? https://liborioquinto.altervista.org/il-reishi-perche-e-chiamato-fungo-dellimmortalita/
- Gli A.G.E possono promuovere il cancro https://liborioquinto.altervista.org/gli-age-possono-promuovere-il-cancro/
Esistono delle sostanze che prevengono la formazione degli A.G.E, chiamati sostanze antiglicanti; ne parlai negli articoli 3 e 4 riportati sopra.
Dunque gli A.G.E si accumulano nel tempo, e legandosi ai recettori RAGE delle cellule immunitarie, innalzano l’infiammazione sotto la soglia del dolore. I RAGE inducono l’espressione genica dei CD38 e SARM1 in modo proporzionale alla quantità di A.G.E che si accumulano nei tessuti. Ne consegue che più accumuliamo scorie metaboliche (A.G.E) nei tessuti, maggiori saranno i livelli di SARM1 e CD38 e minore sarà la disponibilità di NAD nelle cellule. Tutto ciò si traduce in un invecchiamento accelerato. L’uso di sostanze antiossidanti naturali e di prodotti erboristici antinfiammatori, associate a polifenoli, dieta sana, e riduzione dei cibi spazzatura, può contribuire ad innalzare i livelli di NAD ed a promuovere la longevità.
Tecnologo Alimentare dottor Liborio Quinto
Esperto in biochimica della Nutrizione.
Fonti bibliografiche consultate
- Gli scienziati possono invertire l’invecchiamento del DNA nei topi https://time.com/4711023/how-to-keep-your-dna-from-aging/
- Reversing Aging: Not as Crazy as You Think https://healthland.time.com/2013/12/19/reversing-aging-not-as-crazy-as-you-think/
- David Sinclair, il genetista che sta rendendo reale l’inversione dell’età https://time.com/collection-post/70863/david-sinclair-2014-time-100/
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