Il Selenio, il Principe degli antiossidanti Solforati
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Il selenio è un minerale traccia indispensabile per la salute delle cellule perché garantisce la protezione contro i radicali liberi prodotti dallo stress, dalle infezioni, dai traumi, dalle radiazioni, dalle tossine e dalla cattiva alimentazione.
Grazie al selenio, l’organismo può:
- Smaltire le tossine dal corpo
- Smaltire i metalli pesanti (arsenico, piombo, mercurio, alluminio)
- regolare la biosintesi degli ormoni tiroidei
- Proteggere dai radicali liberi
- rigenerare alcune proteine danneggiate dai radicali liberi
- rigenerare alcuni antiossidanti quali la vitamina C, la vitamina E, etc
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Il selenio protegge l’organismo non direttamente, ma in modo indiretto. Il selenio permette il buon funzionamento di alcuni enzimi:
- la 5-deiodinasi importante per la conversione dell’ormone tiroideo T4 nella sua forma attiva T3
- La Glutatione Perossidasi (GPX) che permette il corretto funzionamento del glutatione
- La Tireodossina reduttasi (TrxR) che permette il funzionamento del potente antiossidante tireodossina TRX-1.
Una carenza di selenio può alla lunga rendere suscettibile allo stress ossidativo e alle infiammazioni. Una carenza di selenio impedisce al corpo di eliminare tossine e radicali liberi divenendo suscettibile ad allergie e malattie infettive.
Il selenio è un minerale legato al metabolismo delle sostanze solforate. Infatti tutti gli enzimi e proteine che utilizzano il selenio contengono zolfo. Forse è proprio per questo motivo che un eccesso di selenio “sconsigliato!) ha come effetto collaterale l’odore dell’alito e del sudore di aglio. L’aglio come ben sapete è ricco di composti solforati.
LA TIREODOSSINA PROTEGGE I RECETTORI DEL CORTISOLO DALLO STRESS OSSIDATIVO.
L’organismo quando è sottoposto a forte stress ossidativo rischia di alterare alcune strutture cellulari, tra cui alcuni recettori che perdono la loro funzione.
I recettori posti sulla membrana cellulare e all’interno del citoplasma a contatto con i radicali liberi possono ossidarsi perdendo la loro funzione fisiologica.
Una simile situazione si verifica a carico dei recettori GR del cortisolo. I recettori GR legandosi con l’ormone cortisolo, stimola il nucleo a produrre i geni per spegnere l’infiammazione; Se ce molta infiammazione però, lo stress ossidativo prodotto, ossida i recettori GR delle cellule del tessuto infiammato e di conseguenza il cortisolo non riesce più a legarsi al recettore GR e quindi non riesce a frenare l’infiammazione.
Esiste fortunatamente una proteina antiossidante che si chiama Tireoperossidasi-1 ed indicata con la sigla TRX-1.
Questa proteina è in grado di bloccare i radicali liberi e di riparare alcuni recettori ossidati tra cui quelli del cortisolo GR. In questo modo i recettori GR riprendono a funzionare, si legano al cortisolo ed attivano la risposta antinfiammatoria.
La tireodissina TRX-1 per funzionare correttamente necessita della presenza di selenio. Una carenza di selenio riduce la presenza di TRX-1 nelle cellule e l’organismo diventa più vulnerabile ai danni da radicali liberi.
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Le Informazioni Pubblicate su Alimentazione e Nutraceutica hanno carattere esclusivamente divulgativo e non devono essere considerate come consulenze né prescrizioni di tipo medico o di altra natura. Prima di prendere decisioni riguardanti la propria salute, compresa quella di variare il proprio regime alimentare, è indispensabile consultare, di persona, il proprio medico.