Vitamina B3 e prestazioni atletiche

Vitamina B3 e prestazioni atletiche 1
[Figura-1] Esistono 2 fome di vitamina B3 (Niacina e Nicotinammide), e sono entrambe precursori del NAD, una molecola importante per estrarre l’energia dai nutrienti e dai grassi di riserva, nonché favorire la riparazione del DNA e la longevità. Tecnologo Alimentare Dottor Liborio Quinto

Vitamina B3 e prestazioni atletiche

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L’organismo di un atleta è efficiente quando più velocemente estrae l’energia dai nutrienti e dai grassi di riserva. Se l’organismo estrae lentamente l’energia dai nutrienti, in gara non potrà essere scattante, veloce e mentalmente lucido.

Le Vitamine ed i sali minerali hanno la funzione di stimolare gli enzimi ad estrarre l’energia dai nutrienti; la carenza di un singolo minerale o vitamina, rallenta la velocità di produzione di energia, e l’atleta perde velocità e prontezza mentale.

Quindi ai fini della competizione sportiva, è indispensabile fornire attraverso la dieta tutte le vitamine e minerali, avvalendosi anche di supplementi vitaminici.

È anche bene ricordare che gli eccessi di vitamine e sali minerali sono dannosi, come le carenze; quindi in caso di integrazione alimentare è bene rispettare gli RDA e non superare le dosi indicate nelle etichette dei integratori alimentari.

Una delle vitamine più interessanti dal punto di vista energetico, è la vitamina B3; la sua carenza determina la pellagra, una malattia caratterizzata da demenza, dermatite e diarrea. Un tempo la pellagra era diffusa nelle popolazioni rurali che basavano la loro dieta sul Mais (per esempio nel Friuli Venezia Giulia e nel Veneto). Il mais contiene la NIACITINA, una forma di vitamina B3 non assimilabile che crea carenza di vitamina B3, e le popolazioni rurali di quelle regioni che basavano la dieta principalmente sul Mais, tendevano a sviluppare la PELLAGRA.

La Pellagra è caratterizzata da demenza, dermatite foto-sensibile e diarrea; demenza perché la carenza di NAD pare interferire sulla sintesi delle guaine mieliniche, oltre che sulla sintesi di neurotramettitori ed energia; La dermatite foto-sensibilizzante si manifesta perché in carenza di vitamina B3, le cellule della pelle non riescono a riparare i danni del DNA causati dall’esposizione alla luce solare.

La disponibilità di vitamina B3 è indispensabile per l’atleta, in quanto velocizza l’estrazione di energia dai nutrienti, protegge dallo stress ossidativo e favorisce la super compensazione durante la fase di recupero (riposo).

Sotto il nome di vitamina B3, abbiamo due sostanze: L’Acido Nicotinico (chiamato anche niacina), e la nicotinammide (NMN). Queste due vitamine sono presenti nei cibi freschi vegetali, nei cereali integrali, nei latticini, latti fermentati e nei pesci. I batteri intestinali producono vitamina B3 (acido nicotinico e nicotinammide), mettendolo a disposizione dell’atleta. L’organismo può formare vitamina B3 anche dall’amminoacido essenziale L-TRIPTOFANO, che abbonda nelle proteine del siero del latte, nei latticini e nel pollame; da circa 60 mg di Triptofano, l’organismo è in grado di produrre 1 mg di vitamina B3. La via biochimica che trasforma il Triptofano → Vitamina B3 (Nicotinammide), si chiama via della CHINURENINA.

Quindi l’organismo può soddisfare il fabbisogno di vitamina B3, dagli alimenti freschi, dalla flora batterica intestinale e dalla trasformazione del Triptofano.

Qualunque sia la forma di vitamina B3, questa deve essere trasformata in NAD; il NAD è una molecola molto importante perché promuove l’estrazione dell’energia dai nutrienti, favorisce la biosintesi della sostanza vivente, aiuta a formare il GLUTATIONE e la CATALASI che ci difendono dallo stress ossidativo, promuovono la longevità e la protezione dalle malattie, attraverso l’attivazione delle SIRTUINE (enzimi della longevità), favoriscono la riparazione del DNA attraverso le PARP, contribuendo anche a prevenire pericolose mutazioni che possono predisporre al cancro.

Ci sono importanti differenze tra le due forme di vitamina B3:

  1. La NICOTINAMMIDE è un sottoprodotto degli enzimi della longevità che consumano il NAD, ossia delle SIRTUINE, e delle PARPS. Quando questi due enzimi consumano NAD, producono come scarto la NICOTINAMMIDE (NMN), che è una delle due forme della vitamina B3. Quindi dalla Nicoinammide (vitamina B3), l’organismo forma il NAD, il quale venendo consumato dalle SIRTUINE e PARPS, si ritrasforma in Nicotinammide; La Nicotinammide ha però un grosso problema: Appena si forma dalle SIRTUINE e dalle PARPS, questa le inibisce. Quindi non è tanto raccomandabile integrare la dieta con supplementi molto ricchi di nicotinammide, perché se è vero che da un lato favorisce la produzione di NAD, dall’altra inibisce le SIRTUINE e le PARPS. Meglio quindi integrare con l’acido nicotinico.
  2. L’ACIDO NICOTINICO chiamato anche NIACINA, è la forma migliore di integrazione di vitamina B3, in quanto non inibisce le SIRTUINE e le PARPS. Inoltre a certi dosaggi, può migliorare la salute cardiovascolare, abbassare i trigliceridi ed innalzare il colesterolo buono HDL. L’acido nicotinico si lega anche al suo recettore GRP109A, a cui si lega anche l’acido Butirrico prodotto dal microbioma intestinale. L’acido nicotinico un tempo veniva prescritta dai medici per tenere sotto controllo i trigliceridi ed il colesterolo dei pazienti; l’unico effetto collaterale di questa forma di vitamina B3, è che ad alti dosaggi causa rossore al viso, e per questo non viene più prescritto dai medici per la cura del colesterolo. Dall’acido Nicotinico, si forma il NAD attraverso la via biochimica nota con il nome di PREISS HANDLER PATHWAY.

È importante tenere elevati livelli di NAD attraverso l’integrazione dietetica di vitamina B3 (ed aggiungo anche di polifenoli), perché con la vecchiaia il NAD tende a calare, e con essa, cala anche la salute, la longevità e le prestazioni atletiche e cognitive.

Per capire come fare a mantenere alti i livelli di NAD, è indispensabile capire come avviene la trasformazione della Niacina (acido nicotinico) e della Nicotinammide in NAD, e come questa viene degradata dalle SIRTUINE, PARPS e dalla CD38.

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[Figura-2] La Niacina viene trasformata in NAD dalla via PREISS HANDLER PATHWAY ; Il NAD viene utilizzata dalla SIRT o dalle PARP, producendo come sottoprodotto di scarto la NICOTINAMMIDE, che viene riciclata a NAD; Esiste anche un enzima “il CD28”, che degrada il NAD e può essere inibito dai polifenoli (Bioflavonoidi) della frutta, verdura e di speciali integratori alimentari. Tecnologo Alimentare Dottor Liborio Quinto

LA NICOTINAMMIDE ha una doppia faccia “quella buona” perché è precursore del NAD, e quella cattiva perché è un inibitore delle SIRTUINE E PARPS.

La Nicotinammide è una delle due forme di vitamina B3; è qualitativamente la peggiore, perché se è vero che da un lato è precursore del NAD, dall’altro è dannoso, perché un suo eccesso inibisce gli enzimi che consumano NAD, che sono rispettivamente le SIRTUINE e le PARPS.

SIRTUINE e PARPS, quando entrano in funzione e consumano NAD, producono come scarto la NICOTINAMMIDE, che se si accumula nelle cellule, inibisce SIRTUINE E PARPS. Quindi affinché la NICOTINAMMIDE non ostacoli l’attività delle SIRTUINE, deve essere rapidamente riciclata in NAD, oppure metilata ed espulsa con le urina. Quindi un eccessiva integrazione di vitamina B3 sotto forma di NICOTINAMMIDE, potrebbe avere l’effetto spiacevole di inibire gli enzimi che la B3 dovrebbe stimolare “PARP e SIRT”. Ecco perché a certi dosaggi è meglio orientarsi verso l’integrazione della niacina (acido nicotinico).

Il Ruolo dei BIOFLAVONOIDI nell’incremento cellulare del NAD e della vitamina B3.

L’integrazione dietetica di Bioflavonoidi aiuta a mantenere alti i livelli di NAD e di Vitamina B3. Quindi la presenza di BIOFLAVONOIDI nella dieta, aiuta a prevenire la carenza di vitamina B3 ed ad attivare le SIRTUINE attraverso il NAD. Per approfondire meglio questo punto suggerisco la lettura dell’articolo precedente: Nad e Sirtuine per la longevità.

Come fanno i BIOFLAVONOIDI a mantenere alti livelli di NAD nell’organismo?

I BIOFLAVONOIDI sono dei potenti inibitori degli enzimi che distruggono il NAD; questi enzimi sono le NAD-ASI (EC3.2.2.6) note con i nomi di CD38 e SARM1, presenti sulle cellule immunitarie, sugli astrociti, sui macrofagi, linfociti-T, ed anche sui TUMORI. Le NAD-ASI (SARM1 e CD38), distruggono il NAD, impoverendo la cellula di NAD e vitamina B3; Con la vecchiaia, obesità, malattie infiammatorie, etc, le NAD-ASE, aumentano e di conseguenza calano i livelli di NAD; ecco perché con l’avanzare dell’età e con l’obesità, le cellule tendono ad accelerare l’invecchiamento. Poiché i BIOFLAVONOIDI sono degli ottimi inibitori naturali delle NAD-ASI, una dieta ricca di queste sostanze può contribuire a migliorare la salute e la longevità. I BIOFLAVONOIDI si trovano nella frutta, verdura, ortaggi, legumi, cereali integrali e integratori di BIOFLAVONOIDI. Integrare la dieta con vitamine del gruppo B (in particolare con la Niacina), in associazione con i BIOFLAVONOISI, si da la possibilità all’organismo di mantenere alti i livelli di NAD, e migliorare la longevità, salute ed efficienza fisica nello sport.

CD38 E TUMORI

Una curiosità sui CD38: Alcuni tumori contegono in superficie i CD38, e alcuni farmaci monoclonali agiscono inibendo i CD38 esposti sulla superficie delle cellule tumorali; Poiché i Bioflavonoidi sono noti inibitori naturali delle CD38 (EC3.2.2.6) (VEDI DATABASE BRENDA ENZYME), viene da pensare che il consumo di frutta e verdura, può contribuire anche per questa via alla prevenzione delle malattie oncologiche.

Catalasi e Deossipusina sintasi, due enzimi che contengono NAD

Il NAD serve all’organismo dell’atleta anche per formare la struttura degli enzimi CATALASI e della DEOSSIPUSINA SINTASI. Questi due enzimi hanno rispettivamente la funzione di eliminare i radicali liberi e favorire la sintesi proteica. Entrambi gli enzimi sono costituiti da 4 subunità proteiche, ognuna delle quali lega una molecola di NAD; quindi il NAD serve a costruire questi due importanti enzimi (a me noti), e forse anche altri enzimi con struttura simile.

Fonte Bibliografica ( Vitamina B3 e prestazioni atletiche )

Tecnologo Alimentare Dottor Liborio Quinto esperto in Biochimica della Nutrizione e degli Alimenti

(Vitamina B3 e Prestazioni atletiche)

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

2 Risposte a “Vitamina B3 e prestazioni atletiche”

  1. Vitamina B3, salute e longevità
    Sotto il nome della vitamina B3 rientrano due sostanze precursori del NAD: La Nicotinammide e la Niacina (acido nicotinico). La vitamina B3 serve essenzialmente a produrre il NAD, una molecola essenziale per estrarre l’energia dai nutrienti, aumentare il potere antiossidante della cellula, promuovere la formazione di nuovi mitocondri e la longevità e favorire la riparazione del DNA, prevenendo pericolose mutazioni genetiche.
    La vitamina B3 si assume attraverso gli alimenti integrali (cereali e legumi), frutta, verdura, carni fresche, latte fermentato, pesce e frutti di mare. La vitamina B3 viene in parte prodotta dai batteri dellì’intestino, mettendola a disposizione per il corpo umano. Una modestra quantità di vitamina B3 può essere fornita dalla conversione biochimica dell’amminoacido essenzale L-triptofano in Nicotinammide, attraverso la via della chinurenina.
    La Vitamina B3 serve essenzialmente per produrrre NAD; Il NAD è una sostanza importante per l’organismo, in quanto consente di estrarre l’energia dai nutrienti, favorire la biosintesi di vari metaboliti, consentire la costruzione di enzimi antiossidanti come la CATALASI, promuovere la longevità e la prevenzione delle malattie attraverso la stimolazione delle sirtuine (SIRT), che sono enzimi anti-age; Infine il NAD serve agli enzimi PARP per riparare i danni del DNA causati da radiazion, esposizioni a sostanze cancerogene o altro. Con la vecchiaia il NAD tende a calare e quindi è importante cercare di nutrirsi in modo tale che il NAD rimanga alto; per mantenere alti livelli di NAD oltre che le supplementazioni di vitamina b3, può essere utile impedirne la sua degradazione. Esistono degli enzimi chiamati CD38 che degradano Il NAD, impoverendo l’organismo di NAD e vitamina B3; I CD38 aumentano con la vecchiaia, l’obesità addominale, la sedentarietà e l’infiammazione silente; iò spiega perché questi fattori riducono i livelli di energia e diminuiscono la durata della vita. I Bioflavonoidi come l’esperidina, la quercetina, la naringina, il resveratrolo, la malvinidina, etc, hanno la proprietà di inibire l’enzima CD38, impedendo l’impoverimento cellulare di NAD e vitamina B3. Quindi abbinare vitamina B3 insieme ai polifenoli, può contribuire alla longevità e salute, attraverso l’incremento del NAD e dell’attività delle sirtuine e PAPs.
    Cosa accade quando manca la Vitamina B3?
    Quando manca la vitamina b3, si sviluppa una grave malattia nota con il nome di pellagra, caratterizzata da dermatite, demenza e diarrea. La mancanza di NAD impedisce alle PARP di riparare i danni del DNA delle cellule dell’epidermide causate dall’esposione solare; pertanto basta un pò di sole, per provocare la dermatite fotosensibilizzante

  2. Digiuno Intermittente e longevità
    Anni di esperimenti su cavie di laboratorio hanno dimostrato che il digiuno intermittente allunga la vita dal 20 al 40%. Il digiuno intermittente non solo promuove la longevità, ma contribuisce a prevenire le malattie neurodegenerative, a prevenire i tumori e ringiovanire le cellule attraverso l’autofagia e la riparazione del DNA. Il Digiuno intermittente svolge anche un azione antinfiammatoria.
    Ma come fa il digiuno intermittente a promuovere la salute e la longevità?
    Durante la fase di digiuno, nelle cellule si accumula il NAD che a sua volta stimola le SIRTUINE. Le sirtuine sono enzimi che stimolano l’aumento del numero dei mitocondri, l’autofagia, potenziano la velocità della fosforilazione ossidativa mitocondriale, migliorano la difesa antiossidante, e stabilizzano il DNA attraverso la riparazione, prevenendo lo sviluppo di pericolose mutazioni cancerose. Le sirtuine indotte dal digiuno intermittente, stimolano ed attivano anche alcuni enzimi antiossidanti, come la superossido dismutasi. Tutti questi effetti e tanti altri, si traducono in un miglioramento del metabolismo, della respirazione cellulare e quindi di un incremento fisiologico della longevità.
    Che differenza c’è tra digiuno e digiuno intermittente?
    Il digiuno intermittente è diverso dal digiuno classico; nel primo caso non si soffre la fame, mentre nel secondo si. Per riprodurre l’effetto terapeutico del digiuno intermittente basta semplicemente cenare poco ed in anticipo e non toccare nulla fino alla colazione; Tra la cena e la colazione, devono passare almeno 10 -12 ore, in modo che si attivano gli effetti positivi del digiuno intermittente.

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