Vitamina D3 attiva i mitocondri

Vitamina D3 attiva i mitocondri
La Vitamina D3 contribuisce a migliorare l’efficienza energetica della cellula, ed a ridurre la produzione di radicali liberi, perché sembra migliorare l’espressione genica del complesso enzimatico COMPLESSO-1 DELLA RESPIRAZIONE MITOCONDRIALE.

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Recentemente è stata attribuita alla vitamina D3 un nuovo ruolo: La vitamina D3 è in grado di migliorare la respirazione cellulare, potenziando la funzionalità dei mitocondri.

La vitamina D3 agendo sul suo recettore, stimola l’espressione genica di alcune proteine della catena di trasporto degli elettroni (localizzati nelle membrane interne dei mitocondri), consentendo una migliore produzione di energia (ATP), calore corporeo. In questo modo la vitamina D3 aiuta a prevenire le disfunzioni mitocondriali e le malattie ad esse connesse (diabete, obesità, artrite, tumori, prostata, etc).

Quindi la vitamina D3 regola e migliora la funzione mitocondriale a livello della catena di trasporto degli elettroni.

Le proteine mitocondriali influenzate dalla vitamina D3, sembrano riguardare: Il complesso-1 della catena di trasporto mitocondriale (NADH -Ubichinone reduttasi), e le proteine disaccoppianti UCP.

Di conseguenza la vitamina D3 contribuisce:

  1. a migliorare la produzione di ATP
  2. a ridurre la produzione di radicali liberi all’interno dei mitocondri
  3. a dare forza e resistenza ai muscoli
  4. a prevenire la genesi di malattie tumorali e infiammatori dipendenti dalle disfunzioni mitocondriali
  5. a migliorare il metabolismo
  6. a migliorare le performance atletiche e cognittive
  7. a produrre grasso bruno nei periodi invernali per generare calore tramite le proteine disaccoppianti UCP.

Importante sottolineare che: la vitamina D3 è indispensabile ma non sufficiente al mantenimento dell’efficienza mitocondriale. Per garantire il buon funzionamento mitocondriale, occorrono anche altri oligonutrienti, come i bioflavonoidi, le vitamine del gruppo B, l’acido alfa-lipoico, il Coenzima Q10, la N-acetil-carnitina, gli acidi grassi essenziali (omega-3 e omega-6) indispensabili per la formazione della cardiolipina, gli oligominerali, etc.

La Luce solare attiva i mitocondri in due modi:

  • Attraverso la luce rossa (700-780 nm) che attraversa la pelle, attivando il complesso enzimatico CITOCROMO-C-OSSIDASI (o 4° complesso della catena di trasporto degli elettroni mitocondriali), discusso in un precedente articolo, intitolato: Il Potere della Luce Rossa https://liborioquinto.altervista.org/il-potere-della-luce-rossa/
  • Attraverso la stimolazione della pelle a produrre vitamina D3, che a sua volta stimola la formazione del complesso-1 della catena di trasporto mitocondriale.

Quindi noi dipendiamo dalla luce solare, e dalla vitamina d3, che può essere assunta anche con gli alimenti e gli integratori vitaminici.

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Ricordo che la vitamina D3 si forma dall’esposizione regolare e corretta della pelle al sole; bastano pochi minuti di esposizione al sole in costume da bagno, per produrre dagli 8000 ai 50.000 u.i di vitamina D3. Le persone di carnagione chiara producono in mezz’ora di sole primaverile, anche 50.000 U.I. Di vitamina D3; le persone abbronzate ne producono in mezz’ora circa 20000 – 30000 U.I, mentre le persone scure, dagli 8000 ai 10.000 U.I; l’argomento è stato ben trattato nel mio articolo, intitolato: Fotosintesi della Vitamina D https://liborioquinto.altervista.org/fotosintesi-della-vitamina-d/

Il Sole adatto alla sintesi della vitamina D3, dipende anche dalla latitudine; Per le latitudini sopra il 35° parallelo, i mesi invernali hanno un sole poverissimo di radiazioni UVB, e quindi incapaci a stimolare la pelle a produrre vitamina D3. Inoltre chi vive in città fortemente inquinate dal traffico urbano è esposto ad un sole malato, in quanto i raggi UVB vengono neutralizzati dai gas di scarico delle autovetture, come l’anidride solforosa dei motori diesel e l’ossido di azoto; entrambi i gas assorbono la luce nello spettro dell”ultravioletto B. L’argomento della latitudine e dell’inquinamento, è stato trattato nel post: Sole malato di Città e vitamina D https://liborioquinto.altervista.org/sole-malato-di-citta-e-vitamina-d/

Ricordo anche ai lettori che esistono fattori che impoveriscono l’organismo di vitamina D3; Tra questi cito:

  1. Le diete troppo sbilanciate a favore delle proteine (diete acidificanti): Un eccesso proteico apporta un eccesso di fosfati; troppi fosfati nella dieta, stimolano il tessuto osseo a secernere il fattore di crescita FGF-23, il quale interferisce contro il metabolismo della vitamina D3: attiva l’enzima epatico Cyp24, il quale distrugge le riserve di vitamina D3 accumulate nel fegato, e disattiva l’enzima renale Cyp27B1, impedendo alla vitamina D3 di essere attivata in vitamina 1,25(OH)2D3. L’argomento è stato trattato nel mio vecchio articolo intitolato: L’abuso di proteine indeboliscono le ossa https://liborioquinto.altervista.org/labuso-di-proteine-indebolisce-le-ossa/
  2. L’abuso di alcuni farmaci che hanno come effetto collaterale l’induzione epatica dell’enzima Cyp24 che distrugge le riserve di vitamina D3, discusso nel mio articolo: I Farmaci che distruggono la vitamina D https://liborioquinto.altervista.org/farmaci-distruggono-vitamina-d/

Un altro ruolo della vitamina D3, è quello di garantire la salute degli occhi. È stato dimostrato e discusso in varie pubblicazioni medico-scientifiche, che i recettori della vitamina D3 sono distribuiti nei vari comparti dell’occhio e la carenza di vitamina D3, è sospettata di favorire i disturbi comuni della vista, come l’astigmatismo, il cheratocono e la miopia. Le prime ricerche che mettono in relazione la carenza di vitamina D3 ai disturbi della cista, risalgono al lontano 1939, grazie alle ricerche del dottor ARTHUR ALEXANDER KNAPP MD. Sull’argomento, ho pubblicato un post intitolato: Vitamina D e salute degli occhi https://liborioquinto.altervista.org/vitamina-d-e-salute-degli-occhi/

In sintesi, possiamo dire che la vitamina D3 possiede funzioni che vanno ben oltre la salute delle ossa e del sistema immunitario; La vitamina D3 pare migliorare la respirazione mitocondriale, favorendo l’espressione del complesso-1 della catena di trasporto degli elettroni, il ché significa minor produzione di radicali liberi e maggiore efficienza a produrre energia, calore vitale e vitalità.

La vitamina D3 si forma esponendo la pelle al sole primaverile ed estivo; Il sole stimola i mitocondri in due modi:

  1. Attraverso la luce rossa e infrarossa, che attraversa la pelle e viene assorbita dal COMPLESSO-4 della catena di trasporto degli elettroni, potenziando la respirazione cellulare
  2. Attraverso la sintesi cutanea della vitamina D3 che a sua volta stimola l’espressione del COMPLESSO-1 della catena di trasporto degli elettroni, potenziando la respirazione cellulare.

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Fonte Bibliografica ( Vitamina D3 attiva i mitocondri )

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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