Attenzione ai Polifosfati: Chi esagera rischia di indebolire le Ossa

Attenzione ai Polifosfati: Chi esagera rischia di indebolire le Ossa

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La dieta occidentale è troppo ricca di fosforo e povera di calcio, magnesio e potassio; Ciò rende i fluidi corporei tendenzialmente acidi.

I cibi naturalmente ricchi di fosforo sono la carne, le uova ed il pesce. Abbinando questi cibi acidificanti con tanta frutta ed ortaggi, la dieta nel complesso tende a mantenersi in una zona neutro – alcalina garantendo salute e benessere.

Tuttavia bisogna prestare molta attenzione ai polifosfati contenuti nei cibi confezionati, quali:

  1. carni in scatola
  2. Formaggini e sottilette
  3. Wurstell, salsicce, salami, prosciutti cotti
  4. latte in polvere, latte condensato, latte sterilizzato UHT, alcuni yogurt e panna
  5. Margarina
  6. Pesce surgelato, crostacei surgelati, surimi, filetti di pesce surgelato
  7. Bevande a base di proteine vegetali

Questi alimenti citati possono contenere quantità variabili di Polifosfati oscillanti tra un minimo di 1000 mg/Kg ad un max di 20.000 mg/Kg.

L’industria alimentare aggiunge polifosfati ai prodotti alimentare per stabilizzare l’umidità, ossia per trattenere più acqua nell’alimento incrementando il peso e la consistenza.

Il problema è che l’eccessivo consumo di questi alimenti ricchi di fosfati possono provocare una carenza di calcio e quindi indebolire le ossa.

Pensate che nei formaggi fusi tipo sottilette e formaggini è consentito per legge aggiungere 20.000 mg/Kg di polifosfati, ossia se mangiate 100 g di sottiletta rischiate di ingerire 2 grammi di polifosfati che è una quantità inaccettabile.

Nelle salsicce, Wurstel, prosciutti cotti, filetti di pesce surgelati potete trovare circa 5000 mg/Kg di polifosfati, osia 0,5 grammi di polifosfati .. troppo!!!

Nel latte in polvere per legge vengono aggiunti max 2500 mg/kg di polifosfati.

Che fare allora?

Come suggeriscono i Medici e nutrizionisti della Dieta di segnale Dieta Gift, bisogna adottare una alimentazione il più possibile naturale, priva di cibi confezionati ricchi di additivi.

Inoltre è bene prendere l’abitudine di leggere le etichette dei prodotti alimentari e verificare la presenza di polifosfati sotto le sigle di E338, E341, E343, E450 ed E452.

Fonte Bibliografica

  1. http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf;jsessionid=NxDTOn+cGaSMhG5Kvym7tA__.sgc4-prd-sal?anno=2012&codLeg=41185&parte=1%20&serie=S2
  2. La farmacia degli alimenti di Sergio Caselli e Adriano Rubini, MEB editore.

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