Perché i Cibi Piccanti Bruciano in Bocca?

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In questo post parlo brevemente del gusto piccante di alcuni alimenti.

Il gusto piccante che avvertite in bocca quando assumete determinati cibi, altro non è che la sensazione di scottatura simile a quella provocata da una bevanda calda.

Quando assumete un cibo piccante, il dolore che provate è del tutto simile a quello avvertito quando mangiate un cibo caldo.

I cibi piccanti sono i peperoncini, il pepe, lo zenzero, il rafano, il ravanello, le crucifere, alcuni formaggi “detti formaggi piccanti” e l’alcool.

Gli alimenti citati contengono sostanze in grado di provocare la sensazione di caldo (bruciore) in bocca.

Queste sostanze sono:

Tutte queste sostanze sono in grado di riprodurre la sensazione di calore sulla lingua perché sono in grado di legarsi al recettore del calore VR1

La Capsaicina del peperoncino piccante, i composti solforati delle crucifere, dell’aglio e della cipolla, l’alcol etilico sono in grado di legarsi al recettore VR1 sparsi sulla lingua e su tutte le mucose, generando bruciore.

Anche il cibo caldo è in grado di attivare questo recettore VR1, provocando il bruciore.

I recettori VR1, non sono presenti solo sulla superficie delle mucose interne della bocca, ma sono distribuite in vari organi e tessuti, compreso la pelle.

Alcuni peperoncini super piccanti sono così talmente richi di capsaicina che riescono a provocare irritazione e bruciore pure sulla pelle.

Certi peperoncini superpiccanti come il Trinitad Moruga Scorpion (da 1.463.700 gradi Shu di piccantezza), sono in grado di provocare bruciore anche sulle mani e sulla pelle.

Il peperoncino piccante calabrese rispetto al trinitad Moruga Scorpion è poco piccante; ha infatti un grado di piccantezza media di 5000 Shu.

In sintesi possiamo definire il sapore piccante come una sensazione di calore provocato da alcune sostanze contenute negli alimenti e se assunti ad alte concentrazioni può riprodurre la sensazione di scottatura alla lingua.

 

Scritto e Pubblicato dal

Tecnologo Alimentare Dottor Liborio Quinto

 

Fonte Bibliografica

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