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Le cime di rapa sono le crucifere preferite dalla popolazione dell’Italia meridionale; mentre i tedeschi sono forti consumatori di Cavoli, i Pugliesi e Lucani sono mangiatori di cime di rapa.
A Taranto, Bari e Matera li chiamano cimdrap e vengono consumate bollite e condite con olio extravergine di oliva crudo oppure soffritte in padella ed aggiunte con la pasta (orecchiette baresi o con le penne).
La stagione delle cime di rapa è l’autunno – inverno.
Le cime di rapa contengono quasi le stesse sostanze solforate dei cavoli. Quindi se fanno bene i cavoli, fanno altrettanto bene le rape.
Le cime di rapa al pari dei cavoli, sono delle verdure molto preventive perché stimolano le cellule dell’organismo a eliminare le tossine e depurare l’organismo.
Grazie a questa capacità detossificante e antiossidante, una dieta ricca di rape (e cavoli), è utile per alcolisti, fumatori, gente che vive o lavora in ambienti inquinanti ed in chi vuole perdere peso.
Ma cosa rende così speciale le rape?
La sostanza che la rende speciale è il glucorafano. Il glucorafano è una sostanza presente nelle foglie e culmi delle rape; quando viene ingerito, gli enzimi della flora batterica intestinale lo trasformano in sulforafano. Questo enzima si chiama Merosinasi indicato con la sigla (EC 3.2.1.147).
Il sulforafano è un potente attivatore della detossificazione e dello scudo antiossiante, espellendo tossine, farmaci, inquinanti, metalli pesanti e radicali liberi.
Una dieta ricca di crucifere e di cime di rapa aiuta alla prevenzione delle malattie.
Il sulforafano stimola l’attivazione del fattore di respirazione nucleare NRF-2 a migrare nel nucleo della cellula e stimolare l’espressione dei geni che codificano gli enzimi che eliminano le tossine (di fase-2) e i radicali liberi.
Ciò favorisce l’espulsione delle tossine, dei metalli pesanti e dei radicali liberi;
Una dieta ricca di sulforafano stimala NRF-2 a produrre una serie di enzimi, tra cui:
- Gli enzimi della Detossificazione
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- UDP-glucoroniltransferasi (UGT)
- Solfotransferasi ((SULT)
- Glutatione S-Transferasi (GST)
- N-Acetil-Transferasi (NAT)
- Metil-transferasi (MT)
- Gli enzimi antiossidanti
- Glutatione perossidasi (GPX)
- GLRx
- Tireodossina (TXN)
- Tireodossina reduttasi TXNRD
- Eme Ossigenasi-1 (HMOX1)
- Chinone Ossidoreduttasi-1 (NQO1)
Il sulforafano delle rape induce autofagia
Un’altra proprietà del sulforafano delle crucifere è quello di indurre l’autofagia cellulare. L’autofagia è un meccanismo di pulizia cellulare che contribuisce a prevenire l’accumulo nelle cellule di proteine difettate e lipofuscina.
Le rape poi sono una buona fonte di proteine vegetali; Pensate che in 100 grammi di sostanza secca (cioè escludendo l’acqua), il contenuto di proteine è del 35,8% (2,9% di proteine se riferito al prodotto umido).
Le rape sono ricche di vitamine, in particolare la vitamina C, K, E ed A; Tra i carotenoidi ce la Luteina che è in grado di proteggere la pelle e la retina e cristallino degli occhi dai danni della luce solare, perché filtra la luce solare dall’ultravioletto.
Di vitamina C ne sta tantissima! In media troviamo 110 mg di vitamina C in 100 grammi di rape, contro i 50 mg/100 ml del succo di limone.
Scritto dal
Tecnologo Alimentare Dottor Liborio Quinto
Fonte Bibliografica
- Brassica rapa Sylvestris Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Brassica_rapa_sylvestris
- Induction of Phase 2 Antioxidant Enzymes By Broccoli Sulphoraphane: Perspectives in maintaining the antioxidants activity of vitaminis A, C and E – Sekhar Boddupalli, et al 24 january 2012 https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fgene.2012.00007/full
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