Ipertensione, Arginasi ed eNOS

La Bilancia della pressione arteriosa
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Ipertensione regolata da Arginasi e eNOS

L’Ipertensione è uno dei fattori di rischio delle malattie cardiovascolari. Dopo una certa età, tante persone soffrono di pressione alta.

Vecchiaia, obesità, sedentarietà, abuso di sale, fumo, stress ed iperglicemia, possono favorire l’aumento della pressione arteriosi.

Ma perché aumenta la pressione arteriosa?

I principali attori della regolazione della pressione sono due enzimi presenti sulle cellule endoteliali dei vasi sanguigni: eNOS (EC 1.14.13.39) e Arginasi (EC 3.5.3.1). Le sigle numeriche tra parentesi sono i nomi scientifiche dei due enzimi, Gli enzimi vengono chiamati sia per nome che per codice numerico.

L’Enzima eNOS (EC 1.14.13.39), trasforma l’amminoacido arginina in citrullina + ossido nitrico, provocando la vasodilatazione con conseguente abbassamento della pressione. In pratica eNOS trasforma l’arginina in ossido nitrico, e questo legandosi alla guanilato ciclasi delle cellule endoteliali, provoca la dilatazione del vaso sanguigno. Quando i vasi si dilatano si abbassa la pressione arteriosa.

Se venisse prodotto in breve istante tanto ossido nitrico, si rischierebbe un forte abbassamento della pressione con rischio di capogiri e svenimento.

L’enzima Arginasi (EC 3.5.3.1) trasforma l’arginina circolante nel sangue in ornitina + urea, sottraendo arginina all’enzima eNOS. Quindi l’arginasi compete con eNOS per l’amininoacido arginina. Più arginasi è presente nei vasi sanguigni e meno arginina dispone eNOS per produrre ossido nitrico.

Una eccessiva presenza nei vasi sanguigni di Arginasi concomitante ad una carenza di eNOS è alla base dell’instaurarsi della vasocostrizione e innalzamento della pressione arteriosa.

Arginasi e eNOS, tramite la produzione di ossido nitrico, regolano anche l’erezione del pene nell’uomo. Una disfunzione endoteliale che causa una carenza di eNOS ed un eccesso di Arginasi, può favorire l’impotenza maschile.

Vari studi suggeriscono che tutto ciò che danneggia l’endotelio vascolare, possono favorire l’innalzamento della pressione arteriosa.

Vecchiaia, Stress cronico, infiammazioni, iperglicemia, eccesso di sale, sedentarietà, sovrappeso a livello addominale, cattiva alimentazione possono aumentare l’attività enzimatica delle arginasi e far calare quelle di eNOS, con calo della produzione vascolare dell’ossido nitrico.

Sostanze protettive per i vasi sanguigni come i bioflavonoidi di frutta e verdura, curcumina, vitamina C e alcuni oligominerali, possono contribuire a ridurre l’infiammazione vascolare e migliorare l’attività enzimatica e l’espressione genica di eNOS e ridurre quella delle arginasi, con conseguente miglioramento della pressione arteriosa.

Anche l’attività fisica aerobica “moderata” (per esempio lunghe passeggiate a passo continuo senza troppo stressarsi, può contribuire ad aumentare l’attività enzimatica di eNOS e a regolarizzare la pressione.

ENOS ed Omociteina: Inoltre è bene sottolineare l’importanza del ciclo dell’omocisteina sulla funzionalità di eNOS. Affinché eNOS funzioni bene e produca ossido nitrico all’interno dei vasi è indispensabile che l’omocisteina sia bassa.

Quando l’omocisteina è bassa, significa che il ciclo dell’omocisteina funziona bene e quindi fornisce ad eNOS la tetrabiopteridina. La tetrabiopteridina è uno dei cofattori più importanti di eNOS e la carenza provoca il calo della produzione di ossido nitrico vascolare favorendo l’ipertensione, le cardiopatie e disfunzioni erettili del pene nel maschio.

Per tenere bassa l’omocisteina è favorire la formazione di tetrabiopteridina indispensabile per eNOS, occorre fornire all’organismo tutte le vitamine e minerali che mettono in moto gli enzimi del ciclo dell’omocisteina; queste vitamine sono: vitamina C, acido folico, vitamina B12, vitamina B6, Zinco, betaina e colina.

Approfondiamo su Arginasi (EC3.5.3.1)

L’arginasi è un enzima del ciclo dell’urea che nel fegato dei mammiferi trasforma l’arginina in ornitina ed urea; L’urea viene poi eliminata con le urne.

L’arginasi però è anche presente sulle cellule endoteliali dei vasi sanguigni. Ne esistono di 2 tipi: arginasi-1 e Arginasi-2; L’arginasi-2 è presente nei mitocondri delle cellule endoteliali, quindi è un enzima mitocondriale. Entrambi gli enzimi nei vasi sanguigni entrano in competizione con eNOS per l’amminoacido arginina. Un calo di attività di eNOS o una aumentata attività delle arginasi, provoca un calo di produzione di ossido nitrico favorendo la vasocostrizione e l’ipertensione.

Le arginasi sembrano favorite da tutto ciò che danneggia l’endotelio vascolare. Situazioni come iperglicemia, assunzione di grassi ossidati, rancidi, fritti, diete ricche di grassi saturi e idrogenati, obesità, alcol, fumo, sedentarietà e eccesso di sale, e carenza di vitamina C, possono provocare disfunzione endoteliale con conseguente aumento delle arginasi; le arginasi rubano l’arginina all’ eNOS, impedendo la formazione di ossido nitrico, e ciò causa ipertensione.

Le arginasi producono ornitina e quest’ultima è il precursore delle poliammine (putrescina, spermidina e spermina), oppure prolina precursore dell’idrossiprolina necessaria per la biosintesi del collagene .

Quando i vasi sanguigni sono infiammati necessitano di riparare i danni, favorendo la proliferazione delle cellule della muscolatura liscia e la formazione di collagene; per fare questo le cellule endoteliali aumentano i livelli di arginasi, per favorire una maggior sintesi di poliammine e prolina; ciò però compete con l’attività enzimatica di eNOS che si vede a disposizione meno arginina per formare l’ossido nitrico, predisponendo l’individuo all’ipertensione e alle complicanze cardiovascolari.

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Conclusioni

La pressione arteriosa viene regolata all’interno dei vasi sanguigni da due enzimi: L’arginasi e eNOS; Il primo favorisce l’ipertensione, il secondo promuove l’abbassamento della pressione. Per stare bene, i due enzimi antagonisti devono lavorare in equilibrio tra loro; infatti se è molto attivo uno rispetto all’altro si può rischiare una forte impennata o abbassamento della pressione sanguigna che sono entrambe situazioni pericolose.

In genere tutto ciò che causa disfunzione endoteliale può favorire l’aumento della pressione arteriosa, in quanto aumenta l’espressione e attività dell’enzima arginasi che ruba l’arginina ad eNOS, favorendo un calo di ossido nitrico.

Inoltre anche i livelli di omocisteina possono regolare indirettamente la pressione; Se il ciclo dell’omocisteina funziona correttamente, l’omocisteina è bassa e si forma abbastanza tetrabiopteridina (BH4) sufficiente a far funzionare eNOS. La tetrabiopteridina viene prodotta dal ciclo dell’omocisteina e serve per far funzionare eNOS a produrre ossido nitrico; ciò spiega il perché innalzamenti dell’omocisteina aumentano il rischio cardiovascolare.

L’omocisteina si tiene bassa con l’integrazione di alcune vitamine (contenute nell’integratore alimentare anti-age dauy e night → per info, scribere su CONTATTI) vitamine non è sufficiente; ciò accade quando siamo difronte a gastriti, a problemi renali che impediscono la corretta attivazione rispettivamente della vitamina b12 e B6.

Inoltre per salvaguardare la salute vascolare e impedire la forte espressione di arginasi endoteliale, occorre mantenere stabile la glicemia, assumere polifenoli (chiedi della curcuma-Plus e del reishi), fare una moderata ma costante attività fisica, mangiare bene e sano, evitare lo stress, abolire fumo e alcol, insaccati e formaggi stagionati carichi di grassi rancidi, e prevenire l’obesità affidandosi alle cure di un buon Dietologo e Biologo Nutrizionista.

Fonte Bibliografica

  1. Nitric Oxyde Synthase: regulation and function https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3345541/
  2. Arginase in the Vascular Endothelium: Friend or Foe https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4233309/
  3. Arginase 1 mediates increased Blood Pressure and Contributes to Vascular Endothelial Dysfunction in Deoxycorticosterone Acetate-salt Hypertension – Haroldo A Touque, et al https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3725429/

 

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Frase Chiave: Ipertensione, Arginasi ed eNOS

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