La Melatonina della Pineale Rende Forte il Sistema Immunitario

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La pineale è una ghiandola endocrina posta al centro del cervello che secerne la melatonina, “ormone del sonno”, con un ritmo circardiano esibendo un picco durante il sonno notturno.

In topi a cui è stata tolta la pineale, mostrano una riduzione del peso del Timo; il timo è l’organo preposto alla maturazione delle cellule dell’immunità specifica (Natural Killer, linfociti-T helper, e linfociti-T citotossici).

Quindi se non funziona correttamente l’epifisi, il timo si rimpicciolisce ed il sistema immunitario si indebolisce.

Il blocco farmacologico della pineale nei topi riduce i livelli ematici della timulina “ormone prodotto dal Timo”, indebolendo il sistema immunitario.

La relazione tra pineale è sistema endocrino si conosce già a partire dalla seconda metà del 1900; Asportando l’epifisi agli animali appena nati, il timo avvizzisce.

Il 10% della ghiandola pineale è costituita da cellule immunitarie secernenti citochine prodotte dal timo.

Per mantenere sana la pineale bisogna favorire la secrezione di melatonina durante le ore notturne lontano da fonti luminose. Se mantenete sana la pineale attraverso una regolare secrezione di melatonina, in automatico funzionerà correttamente il sistema endocrino ed immunitario ed il timo “organo importante del sistema immunitario” produrrà natural-killer, e linfociti abili a difenderci da cellule tumorali e agenti virali e batterici ed a tollerare gli allergeni ambientali.

Il primo enzima chiave della sintesi della melatonina si chiama Serotonina N-acetil-transferasi indicato con la sigla AANAT e corrispondente al nome enzimatico internazionale EC 2.3.1.87;

Ogni enzima viene identificato con un numero preceduto dalla sigla EC.

La biosintesi della melatonina è determinata dall’attività enzimatica della serotonina N-acetiltrasferasi.

Alti livelli di melatonina durante la notte riflettono alti livelli di attività enzimatica ed espressione genica di AANAT, mentre l’abbassamento della melatonina durante il giorno è dovuta alla degradazione di questo enzima da parte del proteosoma.

In pratica quando andiamo a dormire “al buio”, la retina manda un segnale di oscurità all’ipotalamo, il quale secerne noradrenalina che va ad interagire con alcuni recettori dell’epifisi; le cellule dell’epifisi rispondono facendo incrementare la sintesi di cAMP che a sua volta permettono l’attivazione per fosforilazione della serotonina N-acetil-trasferasi, la quale converte la serotonina in N-acetil-serotonina e quest’ultima poi verrà metilata a melatonina dall’enzima ASMT (EC 2.1.1.4).

Quando l’occhio percepisce la luce al risveglio, l’enzima serotonina-n-acetiltrasferasi viene defosforilata e rapidamente degradata dal proteosoma, interrompendo la sintesi della melatonina; ecco perché di giorno e/o all’esposizione della luce i livelli di melatonina calano.

Riferimento Bibliografico

 

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