Carenza di B12 causata dalla disidratazione

La disidratazione negli anziani è un fattore di rischio per la carenza di vitamina B12.

Carenza di B12 causata dalla disidratazione

Anche la disidratazione prolungata nel tempo (settimane, mesi, anni …) può portare il consumatore a deficit di vitamina B12. L’abitudine a bere poco porta l’essere umano a produrre meno saliva; quando una persona per abitudine beve poca acqua, la saliva si fa più densa e scarseggia. La saliva ha un importante funzione nell’assorbimento della vitamina B12. Nella saliva è presente una proteina che si combina con la vitamina B12, per proteggerla dagli acidi gastrici dello stomaco. Questa proteina si chiama APTOCORRINA nota anche con il termine di FATTORE-R. Quindi se una persona per abitudine beve poca acqua, come nel caso di molti anziani, la quantità di saliva prodotta sarà insufficiente per assorbire la vitamina B12.

ATTENZIONE!! Anche l’abuso di acqua può causare deficit di vitamine del gruppo B (compresa la B12) e di sali minerali; Bisogna bere il giusto quando si avverte la sete (tenendo conto che gli anziani avvertono meno la sensazione della sete), però non bisogna esagerare. Un fattore che ci segnala disidratazione nel corpo potrebbe essere la saliva densa e viscosa e la bocca asciutta.

La carenza di vitamina B12 è molto comune negli anziani; molti anziani tendono ad essere disidratati perché bevono poca acqua. Molti anziani bevono poca acqua perché con la vecchiaia diminuisce la percezione della sete; diminuendo la percezione della sete, gli anziani bevono poco, sviluppando i sintomi della disidratazione; la carenza di acqua nell’organismo riduce la produzione di saliva e quindi diminuiscono anche i livelli dell’APTOCORRINA (FATTORE-R) della saliva, riducendo la capacità dell’organismo di assorbire la vitamina B12.

La carenza di B12 è molto grave perché porta all’instabilità genetica del DNA, all’accorciamento dei telomeri, a frequenti mutazioni geniche, a disturbi del sistema nervoso, a deficit nella sintesi della Colina e della carnitina, a disturbi mitocondriali, ad acidemia metil-malonica, ad anemia megaloblastica, ad omocisteina alta, a deperimento fisico, etc.

La Vitamina B12 per essere assorbita a livello dell’intestino, deve subire due delicati processi:

  1. La Vitamina B12 appena entra in bocca con gli alimenti, deve combinarsi con L’APTOCORRINA (FATTORE-R) della saliva. L’aptocorrina ha la funzione di proteggere la vitamina B12 dai succhi gastrici dello stomaco. La scarsa produzione di saliva può ridurre i livelli di APTOCORRINA e predisporre a mal assorbimento della B12, ed uno dei fattori di rischio della scarsa secrezione di saliva è la disidratazione.
  2. Il fattore intrinseco noto anche con il nome di fattore di Castle, prodotto dallo stomaco e che serve ad assorbire la Vitamina B12 a livello dell’intetino tenue.

I fattori di rischio che portano a deficit di vitamina B12, sono:

  1. Diete strettamente vegetariane: La vitamina B12 si trova nei prodotti animali (carne, pesce, uova, latticini, latte, formaggi).
  2. L’esposizione dei pazienti e dei consumatori all’anestetico PROTOSSIDO DI AZOTO; questa sostanza distrugge la vitamina B12.
  3. Disturbi gastrici ed uso prolungato dei protettori gastrici, che potrebbero impedire la secrezione del FATTORE INTRINSECO; il fattore intrinseco è una proteina prodotta dallo stomaco che nel duodeno si combina con la Vitamina B12 per poterla assimilare.
  4. Disidratazione che porta ad una costante secchezza della bocca; la carenza di acqua nell’organismo porta ad una riduzione della saliva e quindi ad una riduzione della APTOCORRINA (fattore-R), necessaria per proteggere la B12 della dieta dai succhi gastrici.
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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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