Plasmalogeni e longevità mitocondriale

Plasmalogeni e longevità mitocondriale

Plasmalogeni e longevità mitocondriale

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I Plasmalogeni sono fosfolipidi di membrana cellulare che garantiscono salute e longevità alle nostre cellule; i plasmalogeni si accumulano all’interno delle membrane cellulari e rappresentano circa il 20% di tutti i fosfolipidi di membrana della cellula. I plasmalogeni abbondano anche nelle membrane esterne ed interne dei mitocondri “gli organelli che producono energia per le nostre cellule”. Con la vecchiaia, le cellule riducono la produzione di plasmalogeni, e le membrane cellulari si impoveriscono di plasmalogeni; ciò comporta lo sviluppo di degenerazione dei tessuti ed organi, in particolare quello del sistema nervoso e del cuore.

Quando i plasmalogeni nel corpo si esauriscono, i mitocondri tendono ad invecchiare e gli organi con maggiore richiesta di energia, tendono ad ammalarsi.

I mitocondri si trovano a migliaia all’interno delle nostre cellule e producono energia ATP; le cellule degli organi che producono maggiori quantità di energia “come il cervello, i reni, il fegato ed il cuore”, sono anche quelli più ricchi di mitocondri e plasmalogeni. Una carenza di plasmalogeni, comporta una disfunzione dei mitocondri e quindi una riduzione del numero di mitocondri all’interno delle nostre cellule; Ne consegue che un basso livello di plasmalogeni nel corpo, esaurisce la capacità dei mitocondri di produrre energia, ed i primi organi ad ammalarsi “dalla carenza di plasmalogeni”, sono proprio quelli a maggior consumo di energia (ATP), come cervello, sistema nervoso, muscoli, cuore, reni e fegato.

Perché Plasmalogeni MIGLIORANO la funzionalità dei mitotocondri?

I mitocondri sono organelli cellulari dotati quasi di vita propria; Infatti nella loro matrice cellulre (ossia nel loro interno), sono presenti numerosi mtDNA (DNA mitocondriali); quindi anche i mitocondri hanno un loro DNA; ed è un DNA circolare simile a quello dei batteri, e contengono geni che codificano le subunità proteiche della catena di trasporto degli elettroni. Dentro ogni singolo mitocondrio ci sono migliaia di copie di mtDNA, e sono suscettibili ad essere danneggiati dallo stress ossidativo. I mitoocndri continuano a funzionare correttamente fino a quanto il 60% del suo mtDNA non viene ossidato; quando oltre il 60% del mtDNA viene danneggiato dallo stress ossidativo, i mitocondri perdono la capacità di autorinnovarsi e produrre energia, e gli organi più ricchi di mitocondri come cuore, cervello, fegato, reni, etc, tendono ad ammalarsi.

Madre natura ha dato la possibilità ai mitocondri di ringiovanirsi, eliminando il mtDNA ossidato; I mitoocndri si ringiovaniscono attraverso i meccanismi della fusione, fissione, mitofagia e biogenesi mitocondriale; grazie a questi 4 meccanismi, i mitocondri sono in grado di recuperare e rigenerare il mtDNA sano, e separarlo dal mtDNA danneggiato, che verrà poi spazzato via. Il ruolo dei plasmalogeni nei mitocondri ha proprio l’importante funzione di aiutare i mitocondri a spazzare via il mtDNA vecchio ed ossidato, e rigenerare il mtDNA sano, ripristinando la funzione energetica mitocondriale e garantendo salute e longevità alle cellule.

I plasmalogeni forniscono alle membrane cellulari dei mitocondri la capacità di fondersi (fusione), e dividersi (fissione), e di favorire anche la mitofagia (favorendo l’inglobamenti dei mitocondri con mtDNA danneggiato) con il fagosoma, per spazzare via i mitocondri carichi di mtDNA danneggiato.

Quindi fin quanto l’organismo è capace di produrre in autonomia sufficienti livelli di plasmalogeni, i mitocondri riescono a ringiovanire il loro mtDNA ed a far funzionare correttamente le cellule degli organi; quando “a causa della vecchiaia e di carenze vitaminiche”, l’organismo perde la capacità di produrre plasmalogeni, i mitocondri non riescono più ad eliminare il loro mtDNA danneggiato, e diventano disfunzionali; le cellule perdono la capacità di produrre energia, e gli organi si ammalano.

I Plasmalogeni “ripeto!”, mantengono giovani i mitocondri perché:

  1. Consentono alle membrane biologiche dei mitocondri di potersi fondere tra loro (fusione); la fusione consiste nella fusione di 2 o più mitocondri, formando un unico mitocondrio più grande, che mettono in comune il loro mtDNA; subito dopo la fusione, il mtDNA difettato verrà spostato ad una estremità del mitoocndrio, mentre il mtDNA sano, verrà spostato verso l’altre estremità. La fusione delle membrane mitocondriali è favorita dai plasmalogeni e da alcune proteine mitocondriali, quali la mitofusina-1, la mitofusina-2 (che si trovano nella membrana esterna dei mitocondri), e della OPA-1 che si trova nella membrana interna dei mitocondri.
  2. I Plasmalogeni consentono alle membrane dei mitocondri di dividersi “attraverso la fissione”; Una volta che il mitocondrio si è fuso con altri, abbiamo detto che il mtDNA difettato si separa ad una estremità e quello sano all’altra estremità; successivamente con la fissione mitocondriale (ossia la divisione del mitocondrio), si formeranno due nuovi mitocondri, uno contenente mtDNA sano, e l’altro contenente mtDNA difettato; I plasmalogeni insieme alla proteina della fissione mitocondriale DRP-1, consentono al mitocondrio di dividersi in due, formando un mitocondrio sano ed uno completamente malato carco di mtDNA ossidato.
  3. I mitocondri contenenti mtDNA difettato, verranno successivamente distrutti attraverso la mitofagia, un meccanismo simile all’autofagia, in cui i mitocondri difettati vengono digeriti da un autofagosoma, ringiovanendo così il contenuto mitocondriale della cellula. Poiché i plasmalogeni hanno proprietà fusogeniche, rendono le membrane dei mitocondri difettati anche capaci di fondersi con gli autofagosomi, consentendo di migliorare la mitofagia. La mitofagia è quindi favorita dai plasmalogeni, ed è mediata anche da altre proteine mitocondriali come PARKIN-1.

Fonti Bibliografiche

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

4 Risposte a “Plasmalogeni e longevità mitocondriale”

    1. Gli omega-3 sono dei costituenti dei plasmalogeni, legati precisament sull’idrossile del glicerolo n°2 della molecola; Ma l’integrazione di omega-3 non promuove la biosintesi dei plasmalogeni; piuttosto sono gli attivatori dei perossisomi, la B12, la Vitamina C e la carnitina le sostanze che contribiscono alla sintsi dei plasmalogeni. Anche gli alchilgliceroli, come quelli dell’olio di fegato di squalo aiutano alla formazione dei plasmalogeni.

  1. Ho letto che gli alchigliceroli se assunti alla dose di 3-10 gr/die stimolano fortemente il sistema immunitario. Inoltre sono essenziali per la produzione di cellule bianche del sangue. Perciò, per favorire la longevità, è utile e consigliabile assumere capsule a base di olio di squalo?
    Grazie per la precedente risposta. L’occasione è gradita per porgerle i migliori saliti.

    1. L’olio di squalo aumenta la radioprotezzione, potenzia il sistema immunitario, svolge un azione neuroprotettiva, aumenta la resistenza alle radiazioni; pur troppo poiché ricco di squalene (precursore del colesterolo), è bene fare attenzione all’aumento di questa sostanza nel sangue,

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