Il 3-deossiglucosone sospettato di causare il diabete di tipo 2
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Il Diabete di tipo 2 è caratterizzato da resistenza insulinica a livello epatico e del tessuto muscolare; la sedentarietà, l’abuso di zuccheri e carboidrati raffinati, e lo stress vengono considerati fattori che predispongono al diabete di tipo-2.
Quando abusiamo di zuccheri, l’organismo tende spontaneamente a formare il 3-deossiglucosone, un aldeide molto tossico che blocca alcuni enzimi che metabolizzano il glucosio; il Professor Guoguiant Liant, et al 2016, ha scoperto che la resistenza insulinica è dovuto all’accumulo nell’organismo del 3-deossiglucosone. Infatti il 3-deossiglucosone inibisce le principali vie metaboliche del glucosio (glicolisi e via dei pentosio fosfato), impedendo alle cellule di utilizzare il glucosio; per essere più precisi, il 3-deossiglucosone inibisce la G6PD della via dei pentosio fosfato e l’enzima ESOKINASI della glicolisi, rallentando l’assorbimento del glucosio da parte delle cellule; ciò potrebbe essere la causa che porta all’intolleranza al glucosio ed al diabete-2.
Sempre il Professor Guoguiant Liant, suggerisce che ridurre i livelli di 3-deossiglucosone nei pazienti, potrebbe contribuire a migliorare il diabete ed a sbloccare la resistenza insulinica.
Che cosa è il 3-deossiglucosone?
Il Deossiglucosone è un aldeide molto tossico che si forma durante i processi di caramellizzazione degli alimenti; pertanto lo troviamo negli alimenti processati ricchi di zucchero, come le caramelle, l’aceto balsamico, snack, prodotti da forno zuccherati, etc.
Il 3-deossiglucosone si forma anche spontaneamente nel corpo umano quando abusiamo di zuccheri ed alimenti iperglicemizzanti; questi alimenti formano le fruttosamine che sono proteine su cui si sono appiccicate molecole di zucchero. L’organismo tende a riparare queste proteine, togliendo lo zucchero dalle proteine attraverso l’enzima FN3K (N-Fruttosamina-3-Kinasi), producendo come scoria il 3-deossiglucosone.
Il 3-deossiglucosone è molto reattivo e tossico, e l’organismo deve immediatamente spazzarlo via trasformandolo in Acido 2-cheto-3-deossiglucosone, per oi eliminarlo con le urine. L’enzima che elimina il 3-deossiglucosone è l’aldeide deidrogenasi ALDH1A1, che è lo stesso enzima che metabolizza l’acido retinoico; quindi la 3-deossiglucosone crea problemi anche nel metabolismo della vitamina A e dei processi di differenziaizone cellulare.
La degradazione enzimatica del 3-deossiglucosone è comunque lenta, e quindi nel sangue dei diabetici e dei forti consumatori di zuccheri e sedentari, si accumula questa sostanza, che blocca gli enzimi della glicolisi e della via dei pentosio fosfato generando resistenza insulinica.
Inoltre il 3-deossiglucosone provoca anche stress ossidativo perché inibisce gli enzimi GLUTATIONE PEROSSIDASI e GLUTATIONE REDUTTASI, esaurendo le riserve di glutatione nell’organismo.
Fare più attività fisica (senza esagerare), seguire diete a basso carico glicemico e ridurre il consumo di alimenti processati ricchi di acido 3-deossiglucosone, potrebbe ripristinare la tolleranza al glucosio e guarire dal diabete-2. Sono in fase di studio, farmaci e sostanze naturali in grado di inibire e/o neutralizzare il 3-deossiglucosone al fine di prevenire – curare il diabete-2.
Fonte Bibliografica
- 3-Deoxyglucosone induces insulin resistance by impairing insulin signaling in HepG2 cells – Guoqiang Liang Fei Wang Canzone Xiudao Lurong Zhang Zhen Qian Guorong Jiang – Published online on: April 4, 2016 https://doi.org/10.3892/mmr.2016.5081 Pages: 4506-4512
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