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Il morbo di Crohn è una patologia invalidante che colpisce l’apparato intestinale
Il Morbo di Crhon è caratterizzato da:
- Infiammazione lungo lo spessore della parete intestinale
- Ulcere nell’intestino
- Colpisce l’intestino tenue (duodeno, digiuno e ileo) e l’intestino crasso (Cieco, colon e retto).
Il morbo di Crhon è diffuso in tutto il mondo, ma difficilmente compare in soggetti Africani e in Europa colpisce più la popolazione del Nord rispetto a quella Meridionale.
I sintomi del Morbo di Crohn sono:
- Dolore addominale
- Diarrea
- Emorragie a livello del retto
- Perdita di peso
- febbre
- Fatica
- restringimento di alcuni tratti dell’intetsino
- formazioni di fistole tra:
- Tratti diversi dell’intestino
- tra Intestino ed epidermide
- Tra intestino ed altri organi
Gli Alimenti che in genere vanno ridotti nel paziente affetto da morbo di Crohn, sono:
- Latticini (Latte, burro, yogurt, formaggi)
- Legumi e verdure in genere (sopratutto le Patate)
- Frutta (consentiti solo succhi di frutta frullati)
- Prodotti integrali
- Carni grasse, cacciagione, insaccati (tranne alcuni)
- Dolci (tranne marmellata e Biscotti secchi).
Gli alimenti che in genere sono consentiti ai malati del Morbo di Crohn, sono:
- Pastine di piccolo formato, riso e semolini
- Pane bianco tostato
- Carne Magra sminuzzata o tritata
- Pesce
- Uova
- Marmellata e Biscotti secchi.
La causa del Morbo di Crohn sono di natura genetica e ambientale. Il 20% dei malati di Crohn, presenta alcune mutazioni al recettore NOD2 localizzati nelle cellule dell’immunità innata (monociti, macrofagi e cellule dentritiche) e nelle cellule della mucosa intestinale (esempio le cellule di Paneth).
Il recettore NOD2 è in grado di legarsi al Muramil-dipeptide, che è un componente delle pareti cellulari di molti batteri intestinali.
I soggetti portatori della mutazione per il recettore NOD2, tendono a reagire in modo sproporzionato al muramil-dipeptide prodotto dalla flora batterica intestinale generando infiammazione ed ulcere in tutto il tratto del’ intestino.
La citochina maggiormente prodotta dall’interazione tra muramil-dipeptide e NOD2, è la interleuchina-12, la quale stimola i linfociti-T navie a trasformarsi in Linfociti-TH1 citotossici, aggredendo le cellule della mucosa intestinale.
Controllando l’alimentazione e la flora batterica intestinale forse si può aiutare il paziente a ridurre i sintomi ed a migliorare la qualità della vita.
Fonte Bibliografica
Appunti “trovati su Internet”della Dottoressa Fiorito Veronica in PDF – Corso di laurea in Biotecnologie.
http://biotec.campusnet.unito.it/didattica/att/3b82.1956.file.pdf