Per chi Vuole seguirmi, può registrarsi al gruppo Facebook Alimentazione & Salute
Video sui minerali anti – invecchiamento
L’organismo ogni giorno produce una certa quantità di radicali liberi che sono molecole contenenti ossigeno molto reattive; I radicali liberi sono i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare, dell’invecchiamento della pelle, dei danni ad ossa, tendini, cartilagini, dell’indurimento dei vasi, della degenerazione del cervello, del danno a livello epatico, etc.
L’organismo produce radicali liberi nelle seguenti situazioni:
- Ad ogni atto respiratorio
- Quando si effettua attività fisica aerobica
- durante la perfusione sanguigna nei tessuti (per esempio quando si addormenta la gamba, perché non circola il sangue, le cellule in ipossia producono radicali liberi; stessa cosa avviene nelle cellule cardiache colpite da un infarto)
- Quando si scatena una infezione virale e/o batterica (esempio un raffreddore)
- Durante un trauma, un ustione
- Quando vi scottate la pelle al sole (eritema solare)
- Quando bevete alcolici, assumete certi farmaci, fumate e/o mangiate cibi spazzatura
- Quando respirate sostanze inquinanti
- Quando siete sottoposti a stress psicologici
- Quando non riposate sufficientemente
- Quando mangiate cibi affumicati, fritture, grassi rancidi, margarine, e grigliate bruciacchiate dai carboni ardenti di carne/pesce.
Tutti questi fattori elencati, generano radicali liberi pronti a devastare le cellule, invecchiandole.
Di regola Noi dovremmo invecchiare ad ogni atto respiratorio, fino a consumarci entro le 24 ore per colpa dei radicali liberi; Fortunatamente questo non avviene perché l’organismo è in grado di neutralizzare i radicali liberi attraverso una serie di enzimi antiossidanti, quali:
- la catalasi che distrugge il perossido di idrogeno che si forma durante la respirazione delle cellule
- Le superossido dismutasi mitocondriale, citoplasmatica e extracellulare indicate con la sigla SOD1, SOD2 e SOD3, che distruggono il micidiale radicale libero Ione superossido
- La Glutatione Perossidasi indicata con la sigla GPX, che distrugge il perossido di idrogeno ed altri perossidi in acqua e/o alcol, utilizzando il glutatione che si ossida
- La glutatione reduttasi, che rigenera il glutatione ossidato in ridotto.
- La glutatione transferasi (GST)
- Ed altri enzimi
Quindi in pratica le nostre cellule sono protette dai danni grazie alla presenza di enzimi antiossidanti che spazzano via i radicali liberi prodotti durante la giornata, istante per istante.
MA LE COSE NON VANNO SEMPRE BENE PER TUTTI!
Quando uno o più enzimi antiossidanti non funzionano correttamente a causa di una mutazione genetica o per colpa di una carenza di oligominerali (zinco, selenio, rame, manganese, ferro, magnesio), il sistema di protezione antiossidante si indebolisce e si diventa suscettibili ai danni da radicali liberi con conseguente invecchiamento precoce dei tessuti e predisposizione alle malattie infiammatorie croniche.
Tra le Mutazioni più frequenti nella popolazione umana riguardanti gli enzimi antiossidanti, abbiano:
- La Mutazione all’enzima SOD2 (mutazione Ile58Thr)
- La Mutazione all’enzima GPX (mutazione Pro198Leu)
I soggetti che possiedono una di queste mutazioni o entrambi, sono più vulnerabili allo stress ossidativo indotto dall’eccessiva attività fisica, dalla cattiva alimentazione, dallo stress, dal fumo, e dalla cattiva alimentazione.
Fortunatamente, chi possiede queste mutazioni, Non è che questi 2 enzimi, non funzionano, ma funzionano ad una velocità ridotta rispetto a quella dei soggetti sani.
Per esempio il GPX con la mutazione Pro198Leu, in vitro funziona al 40% della velocità max che potrebbe avere; quindi Un po riesce a detossificare.
Allora cosa devono fare coloro che possiedono certe mutazioni?
Semplice! Devono osservare alcune regole:
- integrare l’alimentazione con Selenio che è il minerale che permette di far funzionare il GPX
- integrare l’alimentazione con Zinco e Manganese al fine di far funzionare bene le SOD
- Assumere aglio, cipolla, asparagi, crucifere (rape, cavoli, verza, rucola) ricche di sostanze solforate detossificanti
- assumere cibi ricchi di fitocomposti e vitamine antiossidanti (es vitamina C, CoQ10, acido alfa-lipoico, vitamina E, beta-carootene, astaxantina, etc)
- Assumere oli genuini antinfiammatori (olio di oliva, omega-3
- Favorire la funzionalità epatica con l’uso di carciofi, cardo mariano, etc
- Stare alla larga dai cibi spazzatura
- stare alla larga da alcool, fumo e certi farmaci dannosi per il fegato
- evitare la carne e pesce Grigliate sui carboni
- Evitare i cibi ricchi di coloranti e limitare il consumo di cosmetici
- Praticare attività aerobica senza eccedere e senza strafare
- soddisfare la sete per drenare il corpo dalle tossine
Fonte bibliografica