Antitumorali nell’olio di fegato di squalo

Antitumorali nell'olio di fegato di squalo

Antitumorali nell’olio di fegato di squalo

L’olio di fegato di squalo viene usato dalla medicina popolare scandinava (Norvegia e Svezia), per combattere infezioni, tumori ed altri fastidi.

In biologia è anche noto che gli squali difficilmente si ammalano di cancro e sono anche incredibilmente resistenti alle infezioni.

La resistenza a tali malattie, sembra essere attribuita ad un particolare gruppo di grassi, chiamati eteri di ALCHIL-GLICEROLO e forse anche allo squalene.

Gli eteri di alchilglicerolo, somministrati in cavie di laboratorio, hanno dimostrato di possedere proprietà antitumorali, e promuovere la resistenza contro le infezioni e le radiazioni.

Gli eteri di alchil-glicerolo, sono normalmente presenti nelle membrane cellulari degli animali e dell’essere umano, ma negli squali il loro contenuto è maggiore.

Gli eteri dell’alchil-glicerolo, scarseggiano nelle membrane cellulari dei batteri, ma abbondano nelle membrane degli archeobatteri. Gli archeobatteri sono più antichi dei batteri, e grazie alla presenza di eteri di alchil-glicerolo, riescono a sopravvivere in ambienti inospitali dove i batteri non riuscirebbero a sopravvivere.

Gli eteri del glicerolo più abbondanti nell’olio di fegato di squalo, sono:

  1. L’etere chimilico (etere esadecilico)
  2. L’etere Betilico (etere ottadelico)
  3. L’etere selaclilico (etere ottadecilico)

Altri alimenti ricchi in eteri alchil-glicerolo, sono il latte umano ed il colostro.

Gli studi scientifici suggeriscono che l’integrazione alimentare con olio di fegato di squalo, possa avere effetti antitumorali.

Uno dei meccanismi che spiegano l’effetto antitumorale dell’olio di fegato di squalo, è il fatto che le cellule tumorali non riescono ad eliminare dalla membrana cellulare l’eccesso di eteri dell’acil-glicerolo, e quindi vanno incontro alla regressione.

Le cellule normali riescono a sopportare gli eteri dell’acil-glicerolo assunti con la dieta, perché riescono ad eliminarli dalla membrana cellulare, attraverso l’enzima AGMO (alchilglicerolo monossigenasi EC1.14.16.5).

Al contrario la maggior parte dei tumori, non riescono ad esprimere l’enzima AGMO, e di conseguenza l’integrazione alimentare con olio di fegato di squalo, potrebbe provocare un accumulo esagerato di alchil-glicerolo nelle loro membrane, portandole alla regressione.

Il gene che esprime l’enzima AGMO, si chiama TMEM195, e sembra essere silenziato nella maggior parte dei tessuti tumorali; pertanto un possibile effetto antitumorale dell’olio di fegato di squalo, è quello dell’accumulo irreversibile degli eteri di alchil-glicerolo all’interno delle loro membrane, portandole alla distruzione.

Le cellule normali che esprimono il gene TMEM195, esprimono l’enzima AGMO, e quindi riescono a tollerare gli eccessi di questi grassi speciali assunti con la dieta.

L’integrazione alimentare con olio di fegato di squalo, potenzia anche la resistenza delle cellule alle radiazioni, perché gli eteri di alchil-glicerolo, irrobustiscono ed irrigidiscono le membrane cellulari.

Gli archeobatteri sono nati prima dei batteri, quando la terra era irraggiata da radiazioni cosmiche ed alte temperature; gli archeobatteri per resistere a tali condizioni, hanno sviluppato membrane cellulari ricche di eteri dell’alchil-glicerolo.

Un po’ di eteri dell’alchil-glicerolo, vengono sintetizzati dalle nostre cellule, ma può essere fornito anche attraverso la dieta.

Esistono degli integratori alimentari a base di olio di fegato di squalo, venduto come rimedio popolare per diversi disturbi; bisogna però avvisare il consumatore, che gli eteri di alchiol-glicerolo e sopratutto lo squalene, stimolano l’aumento del colesterolo nellìorganismo; quindi bisogna valutare bene prima di acquistare questi prodotti.

Inoltre è anche bene precisare che l’olio di fegato di squalo non va confuso con l’olio di squalo; Il primo è ricco di squalene e eteri dell’alchil-glicerolo; i secondi sono fonte di omega-3.

Qualche dettaglio sull’enzima AGMO EC 1.14.16.5

  • L’enzima viene espresso dal gene TMEM195
  • L’enzima funziona con il cofattore BH4 “Tetraidrobiopteridina“, e quindi il suo funzionamento risente della carenza di acido folico, della vitamina B12, della vitamina B6 e dell’acido L-ascorbico (vitamina C)
  • L’enzima AGMO scompone gli eteri di alchil-glicerolo in glicerina + aldeide grassa (che è tossica, ma viene successivamente trasformata in un acido grasso attraverso l’enzima FALDH2 chiamata anche Aldeide deidrogenasi grassa ALDH3A2 EC1.2.1.48.
  • Le cellule sane esprimono l’enzima AGMO, per eliminare gli eccessi di eteri alchil-glicerolo, al fine di mantenere la giusta fluidità nel sangue.
  • La carenza di BH4, potrebbe provocare un temporaneo accumulo di eteri dell’alchil-glicerolo per mancato funzionamento di AGMO
  • La maggior parte delle cellule tumorali sembrano non essere capaci di esprimere l’enzima AGMO, e quindi l’integrazione con olio di squalo, potrebbe provocare la morte delle cellule tumorali per accumulo irreversibile di eteri di acil-glicerolo.
  • La supplementazione dietetica di olio di fegato di squalo, conferisce resistenza agli animali esposti alle radiazioni, perché gli eteri di alchil-glicerolo, conferiscono resistenza alle radiazioni e agli stress termici ed ossidanti.
  • le fonti più ricche di eteri di alchil-glicerolo, che si conoscono in natura, sono l’olio di fegato di squalo, il colostro ed il latte umano.
  • Gli eteri di alchil-glicerolo, conferisocno resistenza anche alle infezioni, e modulano la risposta immunitaria.

Fonte Bibliografica (Antitumorali nell’olio di fegato di squalo)

  1. Iannitti T, Palmieri B. An update on the therapeutic role of alkylglycerols. Mar Drugs. 2010 Aug 5;8(8):2267-300. doi: 10.3390/md8082267. PMID: 20948908; PMCID: PMC2953404.
  2. Sailer S, Keller MA, Werner ER, Watschinger K. The Emerging Physiological Role of AGMO 10 Years after Its Gene Identification. Life (Basel). 2021 Jan 26;11(2):88. doi: 10.3390/life11020088. PMID: 33530536; PMCID: PMC7911779.
  3. Iagher F, de Brito Belo SR, Souza WM, Nunes JR, Naliwaiko K, Sassaki GL, Bonatto SJ, de Oliveira HH, Brito GA, de Lima C, Kryczyk M, de Souza CF, Steffani JA, Nunes EA, Fernandes LC. Antitumor and anti-cachectic effects of shark liver oil and fish oil: comparison between independent or associative chronic supplementation in Walker 256 tumor-bearing rats. Lipids Health Dis. 2013 Oct 16;12:146. doi: 10.1186/1476-511X-12-146. PMID: 24131597; PMCID: PMC4015826.

Desclaimer

Le Informazioni Pubblicate su Alimentazione e Nutraceutica hanno carattere esclusivamente divulgativo e non devono essere considerate come consulenze né prescrizioni di tipo medico o di altra natura. Prima di prendere decisioni riguardanti la propria salute, compresa quella di variare il proprio regime alimentare, è indispensabile consultare, di persona, il proprio medico

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

4 Risposte a “Antitumorali nell’olio di fegato di squalo”

  1. Gli Squali sono animali incredibilmente resistenti ai tumori ed alle infezioni. Alcuni lavori scientifici “poi smetiti”, attribuivano l’effetto antitumorale degli squali alla presenza di alcune sostanze anti-angiogeniche nelle cartilagini di squalo. Un altro prodotto alimentare ricavato dagli squali è l’olio di fegato di squalo; L’olio di fegato di squalo rappresenta un antico rimedio popolare contro infezioni e tumori, utilizzato dai villagi di pescatori della Scandinavia (Norvegia e Svezia). Recentemente alcuni gruppi di ricerca hanno studiato le proprietà anticancro ed antinfettive di quetso olio, ed hanno scoperto che queste proprietà biologiche dipendono da un particolare gruppo di grassi “chiamati eteri dell’alchil-glicerolo”, che abbondano nell’olio di fegato di squalo e nel latte materno e nel colostro. Gli eteri dell’alchil-glicerolo conferiscono alle cellule resistenza alle radiazioni, allo stress ossidativo, modulano potentemente le difese immunitarie e sembrano che promuovono la regressione dei tessuti tumorali.
    Con quale meccanismo biologico l’olio di fegato di squalo promuove la regressione tumorale? Integrando con olio di fegato di squalo, gli alchil-glicerolo etere, si accumulano nelle membrane delle cellule normali e delle cellule tumorali. Le cellule normali, sono in grado di degradare l’eccesso di alchil-glicerolo etere, attraverso l’enzima AGMO (alchilglicerolo monossigenasi), mentre gran parte delle cellule tumorali, sembra che non siano in grado di esprimere questo enzima; Ne consegue che l’alchil-glicerolo etere, si accumula irreversibilmente nelle membrane cellulari dei tumori, portandole alla regressione (almeno questo in teoria).
    E bene anche sapere che l’alchil-glicerolo etere, è il principale lipide di membrana degli ARCHEOBATTERI, che sono microorganismi più antichi dei batteri. Gli ARCHEOBATTERI sono nati all’origine della vita, quando la terra era fortemente irraggiata da radiazioni, la temperatura era alta e l’ambiente era privo di ossigeno e ricco di sorgenti sulfuree; questi batteri per resistere a tutto ciò, hanno sviluppato membrane biologiche ricche di alchil-glicerolo-etere; ecco perché la presenza di alchil-glicerolo etere, aumenta la resistenza delle cellule degli animali alle radiazioni ed allo stress ossidativo.

  2. Ricerche interessanti su alcol betilico, plasmalogeni e alchil-glicerolo-eteri, precursori dei plasmalogeni. Anche le capesante sono fonte di alchil-glicerolo eteri e plasmalogeni. Gli alchil-glicerolo-eteri sono precursori dei plasmalogeni. Esiste un Integratore alimentare a base di alchil-glicerolo eteri, di estrazione marina che viene prodotto in Russia e si chiama Nanomind.
    https://www.mdpi.com/1660-3397/21/1/4

  3. I plasmalogeni sono una famiglia unica di glicerofosfolipidi della membrana cellulare che contengono un legame vinil-etere . Un glicerofosfolipide è costruito dal corpo attraverso l’attaccamento di acidi grassi a una spina dorsale di glicerolo a tre atomi di carbonio. Esempi di acidi grassi includono quelli della dieta come gli acidi linoleico e linolenico a 18 atomi di carbonio, il DHA (un acido grasso a 22 atomi di carbonio) e molti altri. Gli acidi grassi sono uniti a due atomi di carbonio dello scheletro del glicerolo (spesso indicati come posizioni sn-1 e sn-2) attraverso specifici legami chimici. Quando il legame chimico che collega l’acido grasso alla posizione sn-1 è un legame vinile-etere, il lipide viene indicato come plasmalogeno. https://med-life.ca/plasmalogens

I commenti sono chiusi.

Verified by MonsterInsights