Il Tessuto Adiposo come Discarica di Diossine e PCB

Il Tessuto Adiposo come Discarica di Diossine e PCB

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Il nostro tessuto adiposo è una discarica di diossina e PBC; Più siamo grassi e ci cibiamo di grassi animali provenienti da aree inquinate, e più abbiamo diossine accumulate nel tessuto adiposo. L’organismo impiega dai 7 ai 11 anni per eliminare la diossina dai depositi adiposi, quindi lo fa molto lentamente.

Fin quanto la diossina rimane intrappolata nel tessuto adiposo, non crea problemi; Incomincia a diventare un problema, quando esce fuori dal grasso e va a passeggio nel sangue, creando disordini ormonali e metabolici.

Chi è grasso e decide di mettersi a dieta, dovrebbe cercare di perdere grasso molto lentamente, perché ad ogni Kg di grasso perso, si libera nel sangue una certa quantità di diossina che può intossicarlo. Se si perde rapidamente peso, si rischia in poco tempo di liberare nel sangue una grande quantità di diossina che può danneggiare l’organismo.

Per aiutare l’organismo a detossificarsi, esistono integratori alimentari che aiutano gli enzimi del fegato a eliminare le tossine; Per info su questi prodotti detossificanti, potete fare richiesta delle schede tecniche dei detossificanti scrivendomi su —> CONTATTI.

Aria, alimenti e bevande possono essere contaminate da inquinanti chimici; alcuni inquinanti come le diossine e i PCB si accumulano nel tessuto adiposo dell’organismo.

Le diossine e i PBC scaricati nell’ambiente dalle attività industriali e della combustione delle plastiche si spargono sul terreno e nelle acque marine, e gli animali e pesci che si nutrono di erbe e alghe contaminate, immagazzinano questi veleni nel tessuto adiposo.

L’uomo che si ciba di alimenti ricchi di grassi animali, accumula nel suo grasso corporeo un certo quantitativo di diossine e PCB.

Il tessuto adiposo dell’uomo è una vera e propria discarica di diossine, L’essere umano per eliminare la diossina dal proprio corpo impiega quasi 7 – 11 anni, e lo fa grazie all’incessante lavoro del fegato e della cistifellea che lo spurgano fuori attraverso la bile che si appiccica alle fibre vegetali delle feci.

Anche il tessuto adiposo degli animali è una discarica di diossine e PBC; gli animali allevati in ambienti inquinati accumulano molta diossina e PBC, rendendo le loro carni ed il loro latte potenzialmente pericoloso per la salute.

Bufale, Pecore, Capre e Vacche espellono parte della diossina accumulata anche attraverso il grasso del latte; Ecco perché di regola gli allevamenti di bestiame da latte non dovrebbero esserci vicino a zone fortemente industrializzati o inquinati dai roghi di materiale plastico. La plastica quando brucia, libera un fumo densamente nero carico di diossine che si posa sulle foglie per poi essere mangiate da vacche, bufale, pecore e capre,che lo concentrano nel loro grasso e nel loro latte, per poi giungere alla tavola del consumatore sotto forma di gustose bistecche, salumi, panna, latticini e formaggi.

Anche il latte potrebbe contenere diossina; la diossina nel latte si concentra nelle particelle grasse, Il latte scremato poiché privo di grassi, non può contenere diossina; Il Burro, la panna, i latticini ed i formaggi invece possono contenere alte quantità di diossina.

Il pesce, ricco di olio, come il salmone e l’aringa, se pescato in acque marine fortemente inquinate, possono contenere alti livelli di diossina,

L’uomo assimila la diossina dai grassi della carne, del latte e del pesce grasso proveniente da aree inquinate, e lo accumula nel proprio tessuto adiposo.

Chi è più grasso e tende a mangiare molti grassi animali e pesci di dubbia provenienza, tende a concentrare più diossina nel proprio corpo. I grassi di origine vegetale, come l’olio extra vergine di oliva, pur se prodotto in zone inquinate, difficilmente può contenere diossina.

Le donne grasse e contaminate da diossina, espellono il veleno anche attraverso il grasso del latte materno; Più le donne sono contaminate da diossina e più il grasso del loro latte materno contiene diossina.

Fin quanto le diossine rimangono accumulate dentro il tessuto adiposo, non creano problemi, ma quando escono fuori e vanno a passeggio con il sangue, possono scombussolare gli equilibri ormonali; proprio per questo motivo le diossine sono definiti distruttori endocrini e possono promuovere l’obesità, il diabete mellito di tipo 2 ed il cancro.

Chi decide di mettersi a dieta e perdere del grasso superfluo, è bene che si affidi ad un bravo Nutrizionista e che perda il grasso “gradualmente”. Quando si dimagrisce, e si perde grasso, una parte della diossina esce fuori dal tessuto adiposo “intossicando l’organismo”. Quindi per non rischiare di intossicarci, è bene dimagrire lentamente; Se la perdita di grasso risultasse molto veloce, si rischierebbe lo sprigionamento di una grande quantità di diossina nel sangue, creando una serie di problemi all’organismo e al fegato.

Conclusioni

In conclusione diciamo che:

  • Gli animali ed i pesci che vivono in un ambiente non inquinato e nutriti con mangimi e foraggi privi di diossine e PBC, produrranno carne, uova, pesce e latticini senza diossine.
  • La diossina si accumula nei grassi degli animali allevati e/o nutriti con mangimi contaminati da diossina. Le carni più grasse sono anche quelle che potrebbero contenere maggiori livelli di diossina; Le uova contaminate da diossina lo concentrano nel tuorlo perché fatto di grassi.; Il grasso del latte e quindi i formaggi grassi, il burro e la panna, possono contenere diossina.
  • I grassi di origine vegetale, come l’olio extra vergine di oliva difficilmente può contenere tracce di diossina.
  • Chi mangia pochi grassi di origine animale, tende ad accumulare meno diossina nel corpo.
  • L’uomo accumula la diossina assunta con i cibi nel tessuto adiposo, che funge da vera e propria discarica di rifiuti liposolubili.
  • L’essere umano impiega dai 7 agli 11 anni per eliminare la diossina accumulato nel tessuto adiposo, e lo fa principalmente attraverso il fegato e la bile; se si assumono molti cibi vegetali, una parte della bile che si attacca alla fibra transitante nel tubo digerente, viene eliminata con le feci; La carenza di fibre vegetali, permette alla diossina espulsa con la bile di essere riassorbita e ritonare nella circolazione sanguigna. Quindi cerchiamo di mangiare frutta, verdura, legumi e cereali integrali.
  • Le donne lattanti, espellono una parte della diossina, attraverso il grasso del latte materno. La stessa cosa fanno le mucche e le pecore….ecco perché spesso si sente dire che le mozzarelle di bufala prodotte in alcune regioni d’Italia inquinate dai roghi ai cumuli di plastica, possono contenere diossine.
  • Il tessuto adiposo dell’essere umano è una vera e propria discarica di diossine e PBC; Più si è grassi, più si mangiano grassi animali di dubbia provenienza, e più aumenta la presenza di diossina nel tessuto adiposo
  • Fin quanto la diossina è accumulato nel tessuto adiposo, non da fastidio, ma incomincia a darlo quando esce fuori e va a passeggio con il sangue: interagisce con vari recettori, provocando disordini ormonali e metabolici.
  • Chi decide di dimagrire, lo deve fare con gradualità, perché per ogni Kg di tessuto adiposo perso vengono messi in circolo una certa quantità di diossina che il fegato deve neutralizzare. Chi dimagrisce in fretta, rischia di mettere in circolo tantissima diossina, tale da intossicare l’organismo e creare turbe ormonali e metaboliche che possono compromettere la salute.

Fonte Bibliografica

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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