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Ficcarsi le dita nel naso è un fattore di rischio per l’Alzheimer e la demenza; a confermare quetsa ipotesi sono numerose pubblicazioni scientifiche in lingua inglese, tra cui l’articolo pubblicato su Neuroscence News, intitolato: Nose Picking Could Increase Risk for Alzheimer’s and Dementia, che tradotto in italiano significa “Pulirsi il naso incrementa il rischio di Alzheimer e Demenza“.
In poche parole il naso è molto vicino al bulbo olfattivo del cervello, ed è attraversato da nervi olfattivi. Quando “per abitudine”, vi ficcate le dita “con le unghia lunghe e sporche” nel vostro naso, rischiate di veicolare pericolosi germi, alcuni dei quali sono in grado di infettare i nervi olfattivi e raggiungere il cervello. I germi che riescono a raggiungere il cervello dal naso, stimolano la produzione di proteine beta-amiloidi e la formazione delle placche beta-amiloidi responsabili della demenza chiamata Alzheimer.
Il cervello tenta di difendersi contro l’ingresso di questi germi, producendo proteine beta-amiloidi, che si appiccicano e neutralizzano i batteri, prevenendo l’infezione cerebrale. Pur troppo se queste proteine beta-amiloidi non vengono rimosse, si aggregano formando le placche beta-amiloidi responsabili del deterioramento cognitivo. Uno dei primi sintomi dell’Alzheimer è la perdita dell’olfatto; ciò potrebbe anche dipendere dal fatto che il bulbo olfattivo è la prima regione del cervello ad essere colpita da germi infettivi.
Il Principale batterio che attraverso le dita nel naso può infettare il bulbo olfattivo, è la Clamydia pneumoniae.
Un altra cattiva abitudine è quella di tirarsi i peli del naso; anche in questo caso, c’è il rischio che i nervi nasali vengano lievemente danneggiati aprendo una via di ingresso di potenziali agenti infettivi diretti verso il bulbo olfattivo. I peli del naso poi hanno una funzione protettiva contro i germi, ed è da idioti toglierseli con tutta la radice, con le pinze.
Infine ricordo che all’interno dle naso viene prodotto ossido nitrico, un gas che nei vasi sanguigni ha la proprietà vasodilatante e cardio-protettiva, mentre nel naso svolge anche un azione germicida. L’enzima che produce ossido nitrico è l’enzima eNOS, e per farlo funzionare occorre che l’organismo disponga di BH4 (Tetraidrobiopteridina); questa sostanza si forma de-novo dal ciclo dell’acido folico, e quindi è importante che l’acido folico, la vitamina B12 e la vitamina B6 e B3non manchino nella dieta. Anche la Vitamina C aiuta a mantenere buoni livelli di BH4, prevenendo la sua ossidazione in BH2; Infine cito una nuova sostanza candidata ad essere classificata come una nuova vitamina, chiamata QUEUINA. Questa sostanza “normalmente presente nella dieta”, è in grado di aumentare i livelli di Guanina, il precursore del BH4.
Fonte Bibliografica consultata
- Nose Picking Could Increase Risk for Alzheimer’s and Dementia – October 28, 2022 https://neurosciencenews.com/olfaction-nose-alzheimers-21742/
- Nose Picking May Increase Dementia Risk – by BRANDI KOSKIE NOVEMBER 3, 2022 AT 6:19 AM UTC https://www.psychiatrist.com/news/nose-picking-may-increase-dementia-risk/