Il Carciofo ricco di Luteolina induce le E-caderine

Il Carciofo ricco di Luteolina induce le E-caderine

Il Carciofo ricco di Luteolina induce le E-caderine

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In questo articolo parlo dell’effetto benefico della LUTEOLINA contenuta in abbondanza nei carciofi, nei riguardi della salute degli epiteli. La LUTEINA abbonda nelle teste dei carciofi, e la bibliografia scientifica suggerisce che stimola l’espressione genica delle E-CADERINE, migliorando l’integrità delle mucose e degli epiteli degli occhi, pelle, bronchi, cuore, ossa, etc. (LIBRO DI CHIMICA DEGLI ALIMENTI)

Tutti gli organi e tessuti sono rivestiti da epiteli. Pelle, occhi, cuore, polmoni, fegato, ossa, etc, sono rivestiti da epiteli.

Gli epiteli sono costituiti da cellule strettamente legate tra di loro con dei bracci “chiamate E-CADERINE”.

Più E-CADERINE esprimono le cellule degli epiteli, è più stabile, impermeabile e resistente alle trazioni meccaniche risultano gli epiteli.

Giusto per fare un esempio, immaginate come epitelio, le cellule della pelle. Le cellule della pelle si mantengono unite e ferme tra loro con le E-CADERINE. Più E-CADERINE esprimono le cellule della pelle e più resistenti sono alle infezioni, stress ambientali e stress meccanici.

Una pelle ricca di E-CADERINE, tende ad arrossirsi poco “se la grattiamo”; Una pelle con poche E-CADERINE, tende ad arrossirsi facilmente al freddo o ad una leggera grattata.

È anche importante sapere che quando le cellule epiteliali si trasformano in cellule tumorali (carcinomi), perdono le E-CADERINE, e favoriscono l’infiltrazione del tessuto tumorale e le metastasi, un processo questo noto ai biologi come TRANSIZIONE EPITELIALE-MESENCHIMALE.

Quindi per una epitelio forte e resistente, è importante stimolare le cellule ad esprimere il maggior numero di E-CADERINE.

Come possiamo aumentare le E-CADERINE degli epiteli?

Diverse pubblicazioni mediche suggeriscono che alcuni bioflavonoidi stimolano l’espressione genica delle E-CADERINE, contribuendo a rendere gli epiteli forti, resistenti alla penetrazione di agenti infettivi, tolleranti al freddo, allo stress meccanico ed agli agenti chimici.

Tra i bioflavonoidi che meglio potenziano l’espressione genica delle E-CADERINE, cito la LUTEOLINA e la QUERCETINA.

Forse la LUTEOLINA è lievemente più efficace della QUERCETINA nel favorire l’espressione delle E-CADERINE.

Questi due composti naturali li troviamo in molti vegetali. L’ortaggio Italiano più ricco di LUTEOLINA è il carciofo. Le teste di carciofo sono particolarmente ricche di LUTEOLINA ed anche un po’ di APIGENINA.

Il contenuto di LUTEOLINA nelle teste di carciofo raggiunge una concentrazione media di 42,10 mg/100g di prodotto fresco. E’ una quantità notevole se si pensa che il Peperone “altro ortaggio ricco di LUTEOLINA” ne contiene appena 2,88 mg/100g [dati presi su http://phenol-explorer.eu/contents/polyphenol/229].

Il Carciofo contiene i seguenti Bioflavonoidi

  • Luteolina 42,10 mg/100 g
  • Luteolin-7-o-glucoronide 8,3 mg/100 g
  • Apigenina-7-O-glucoronide 7,40 mg/100 g
  • 5-caffeoylquinic Acid 202,23 mg/100 g (questo composto non è un bioflavonoide ma un Acido fenolico).

L’effetto benefico della Luteolina sulla salute degli occhi, non dipende solo dalle proprietà antiossidanti del composto, ma probabilmente anche dall’effetto migliorativo degli epiteli che rivestono l’occhio. Pensate all’epitelio che riveste la cornea; anche questo epitelio è fatto di cellule epiteliali che si tengono per mano a mezzo delle E-CADERINE; quindi l’assunzione di LUTEOLINA e QUERCETINA, può aumentare la resistenza ai traumi della cornea agli stress ambientali e meccanici.

Un nemico delle E-CADERINE è L’ambiente extracellulare acido. Quando un tessuto epiteliale subisce un danno, le cellule vanno in ipossia e producono acidi organici che si riversano nello spazio extracellulare. L’acidità destabilizza la struttura delle E-CADERINE, distaccando una cellula epiteliale dall’altro. L’acidità quindi destabilizza l’integrità degli epiteli, ed i tumori epiteliali (i carcinomi) più aggressivi utilizzano la produzione di acidità per disgregare le E-CADERINE che tengono unite le cellule sane. Un altro nemico è il sodio: I tessuti traumatizzati si circondano di edema, che è una specie di acqua di ritenzione extracellulare, ricco di sodio; Il sodio in eccesso assieme all’acidità, destabilizza le E-CADERINE, perché sottrae il calcio.

Le E-CADERINE sono dei dimeri glicoproteici, che affiorano sulla superficie delle cellule, e sono fatti da due filamenti (monomeri) che si attaccano tra loro (formando un dimero) in presenza di CALCIO. Il calcio non solo forma il dimero di E-CADERINA, ma lega anche LA E-CADERINA di una cellula epiteliale, con quella di una cellula adiacente. Quindi se c’è carenza di CALCIO, le E-CADERINE non possono formarsi e legarsi tra loro. L’ambiente extracellulare acido e ipossico, e ricco di sodio, contribuisce ad allontanare il calcio dalle E-CADERINE, destabilizzando la struttura degli epiteli. L’acidità toglie il Calcio; il sodio compete con il calcio sulle e-caderine; acidità ed eccesso di sodio sono un mix micidiale per la destabilizzazione dell’integrità degli epiteli.

Alla luce di ciò, una dieta ricca di cibi alcalinizzanti ed a modesto apporto di sodio, può contribuire a migliorare l’integrità degli epiteli; inoltre i bioflavonoidi come la luteolina, può fornire un ulteriore rinforzo nel sostenere la qualità degli epiteli.

Informazioni più Biotecnologiche sulle E-CADERINE

Le E-CADERINE sono delle strutture cellulari che connettono il citoscheletro di una cellula con le altre cellule. Le E-CADERINE assorbono le vibrazioni meccaniche provenienti dalle torsioni meccaniche dei tessuti, e li trasmette attraverso il citoscheleto al Nucleo ed ai mitocondri, influenzandone l’attività energetica, proliferativa e differenziativa.

Le E-CADERINE affiorano all’esterno della membrana cellulare e contengono 5 domini; Sono delle proteine costituiti da due filamenti che in presenza di calcio nell’ambiente extracellulare, si saldano formando un dimero; questo dimero si lega alla E-CADERINA della cellula adiacente sempre in presenza di calcio.

La coda delle E-CADERINE che affonda nella membrana cellulare ed entra nel citoplasma, si collega al citoscheletro a mezzo di un complesso proteico costituito dalla CATENINA P-120, dalla BETA-CATENINA, ALFA-CATENINA e GAMMA-CATENINA. Il citoscheletro si attacca a sua volta al Nucleo ed ai mitocondri. Se la E-CADERINA di una cellula si stacca da quella di una cellula adiacente, le forti vibrazioni e destabilizzazioni, attivano il complesso citoplasmatico delle alfa, beta e gamma catenina, stimolando il nucleo della cellula ad indurre l’espressione genica degli enzimi dell’infiammazione, migrazione e proliferazione cellulare; anche il metabolismo dei mitocondri viene coinvolto. Quindi la biochimica e biologia molecolare delle E-CADERINE è molto importante, sopratutto nell’ambito della biologia dei tumori e delle malattie infiammatorie croniche.

Fonte Bibliografica (Il Carciofo ricco di Luteolina induce le E-caderine)

DESCLAIMER – Le informazioni contenute nel seguente articolo hanno esclusivamente scopo informativo (e possono contenere errori); possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, e comunque in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento.

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Il Carciofo ricco di Luteolina induce le E-caderine

Maggiori dettagli sulle E-CADERINE e dieta alcalinizzante- video

Per Capire l’utilità della dieta alcalinizzante ed a basso contenuto di sodio, bisogna sforzarsi di capire il funzionamento delle E-CADERINE
Le E-Caderine mettono in collegamento la matrice extracellulare dei tessuti epiteliali con il citoscheletro ed il nucleo delle cellule. Le cellule sentono le vibrazioni e le deformazioni meccaniche della matrice extracellulare attraverso le E-CADERINE; Ecco perché le vibrazioni possono modulare l’espressione genica, la proliferazione ed il metabolismo delle cellule.
Le E-CADERINE sono dei dimeri costituiti da 5 domini. I 2 monomeri di E-CADERINE che affiorarno sulla superficie delle cellule epiteliali, si appiccicano tra loro a mezzo del calcio, formando la struttuura dimerica; Inoltre sempre grazie al calcio, le E-CADERINE delle cellule epiteliali si agganciano alle E-CADERINE delle cellule adiacenti, formando un unica rete di collegamento cellula-cellula. La coda delle E-Caderine che affonda nel citoplasma, è collegato al citoscheletro di actina a mezzo di un complesso proteico costituito da P160, beta-catenina, alfa-catenina e gamma-catenina.
Ritornando sulle E-caderine che affiornano all’esterno (nella matrice extracellulare) si nota come la carenza di Calcio, possa destabilizzare l’adesione delle cellule e favorire l’infiamamzione e la migrazione. L’infiammazione di un tessuto è caratterizzato da edema e acidità e l’ambiente extracellulare attorno al tessuto leso diventa ricco di sodio e acido lattico che destabilizzano il legame del calcio con le E-CADERINE. Di quì l’importanza di una dieta alcalinizzante ed a basso apporto di sodio, per favorire la stabilità delle E-CADERINE e quindi dell’adesione cellulare.

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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