Sei Interessato ad un prodotto antinfiammatorio che contribuisce ad attenuare dolore e ritenzione idrica? Fai richiesta della scheda tecnica del curcumaplus, scrivendomi su → CONTATTI.
Il Melone giallo è un frutto speciale per la presenza nella polpa di cucumisina;
Circa il 10% delle proteine totali del succo di melone giallo è costituito da Cucumisina; poiché in 100 g di melone sono presenti 0,8 g di proteine totali, il contenuto di cucumisina è di circa 0,08 g (il 10% del totale delle proteine).
La cucumisina è un enzima proteolitico che aiuta a sciogliere e digerire le proteine della carne, ed è molto simile agli enzimi di altri frutti come la bromelina dell’ananas, l’actinidina del kiwi, la papaina della papaia e la ficina del fico.
Gli enzimi proteolitici del melone giallo, dell’ananas, del fico, del kiwi e della papaia, contribuiscono a digerire le proteine assunte con la carne, i formaggi e le uova, prevenendo i processi di putrefazione intestinale.
Infatti se si mangiano grandi quantità di carne e non si mastica bene, residui di carne possono andare a finire nell’ultimo tratto dell’intestino e venire putrefatti dai batteri.
Una moderazione del consumo di carne associata ad una buona masticazione può contribuire a prevenire la putrefazione; se poi si inseriscono nella dieta frutti ricchi di enzimi proteolitici, come il melone e l’ananas. la prevenzione è ancora meglio.
Se questi frutti carichi di enzimi proteolitici, vengono assunti lontano da altri cibi, un buon 30 – 40% del loro carico enzimatico proteolitico riesce ad essere assorbito dall’intestino, entrare nel sangue e svolgere un azione depurante.
Il melone giallo è ricco di uno di questi enzimi che si chiama cucumisina.
La cucumisina ha un peso molecolare di 67 Kdalton ed il suo nome internazionale viene indicato con la sigla EC 3.4.21,25.
La cucumisina si forma all’interno della polpa gialla del melone, principalmente verso il centro del frutto ed ha una spiccata proprietà di sciogliere le proteine.
Mangiare durante i pasti qualche fetta di melone, aiuta sicuramente la digestione, specie se si tratta di digerire un pasto carico di proteine animali provenienti da carne, latticini, uova e formaggi.
La cucumisina (EC 3.4.21,25) viene estratta dal succo di melone è può essere impiegato al posto del caglio animale per coagulare il latte da trasformare in formaggio.
La cucumisina potrebbe essere utilizzato dall’industria della carne per accelerare il processo di frollatura (ammorbidimento) della carne, rendendola più morbida e succosa.
Di seguito riporto alcune caratteristiche tecniche della cucumisina:
Enzima proteolitico del succo di melone giallo
- Nome dell’Enzima del melone: Cucumisina
- Presente nella polpa de melone giallo “Curcumis Melo”
- è un enzima proteolitico che scioglie le proteine
- Contribuisce alla digestione delle proteine dei pasti a base di carne
- Nome scientifico internazionale della curucmisina: “EC 3.4.21,25”.
- Termostabile alle alte temperature, max 60°C.
- Attività enzimatica ideale si ha, a pH 8 – 10
- La cucumisina lavora bene sia in ambienti acidi che alcalini, tra pH 4 e 11.
- Può essere utilizzato al posto del caglio animale per coagulare il latte nell’industria lattiero – casearia.
- Può essere utilizzato dall’industria alimentare per ammorbidire la carne
- Può essere utilizzato dall’industria del vino come chiarificante enzimatico
Scritto dal
Tecnologo Alimentare Dottor Liborio Quinto
Fonte Bibliografica:
- Application of melon serine protease in food processes – Ghalzalch Hedayati, et al 2016 http://www.tsijournals.com/articles/application-ofmelon-serine-protease-in-food-processes.pdf
- Curcumisin CE 3.4.21.25 http://www.sbcs.qmul.ac.uk/iubmb/enzyme/EC3/4/21/25.html
Desclaimer
Le Informazioni Pubblicate su Alimentazione e Nutraceutica hanno carattere esclusivamente divulgativo e non devono essere considerate come consulenze né prescrizioni di tipo medico o di altra natura. Prima di prendere decisioni riguardanti la propria salute, compresa quella di variare il proprio regime alimentare, è indispensabile consultare, di persona, il proprio medico
