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Obesità addominale
L’Obesità addominale è tipica dei soggetti che sviluppano la “sindrome metabolica”. La sindrome metabolica è una condizione metabolica particolare provocata dai seguenti fattori:
- Eccessiva sedentarietà
- cattiva alimentazione
- Stress prolungato da ansia, impegni, rabbia, delusioni, etc.
- Eccessivo abuso di alcuni farmaci steroidei antinfiammatori; è noto infatti che il cortisone favorisce l’iperglicemia, l’obesità addominale e la ritenzione idrica e bisogna prestare cautela nel prescriverla ai diabetici gravi.
Fanno parte della Sindrome metabolica i seguenti sintomi e patologie:
- tendenza al’ iperglicemia
- Accumulo di grasso a livello addominale
- Steatosi epatica “ detto anche fegato grasso”
- Aumento del colesterolo cattivo LDL e dei trigliceridi
- calo del colesterolo buono HDL
- Tendenza all’indurimento dei vasi sanguigni “arteriosclerosi”
- predisposizione a sviluppare Ipertensione arteriosa
- predisposizione al diabete mellito di tipo -2
- Aumento del rischio cardio – vascolare
La cosa che accomuna tutti i soggetti che hanno la sindrome metabolica è un eccesso di insulina nel sangue; l’insulina è l’ormone “dell’ingrassamento” e quando ce ne troppa, l’individuo tende ad ingrassare a livello addominale.
Cosa Bisogna fare per dimagrire e migliorare la salute?
Bisogna mettere in atto tutto ciò che raccomandano i medici e gli operatori della salute per la prevenzione, ossia:
- Migliorare l’alimentazione
- Ridurre lo stress
- Fare attività fisica aerobica “lunghe passeggiate a piedi con comode scarpe di almeno 30 minuti al giorno”, oppure pedalare per almeno 45 minuti – 1 ora al giorno
- prendersi cura del fegato scegliendo i cibi e gli integratori che lo sostengono
- Evitare certi comportamenti “cattivi”, quali il fumo e l’alcol.
Desclaimer
Le Informazioni Pubblicate su Alimentazione e Nutraceutica hanno carattere esclusivamente divulgativo e non devono essere considerate come consulenze né prescrizioni di tipo medico o di altra natura. Prima di prendere decisioni riguardanti la propria salute, compresa quella di variare il proprio regime alimentare, è indispensabile consultare, di persona, il proprio medico.
“Ce n’è” no “ce ne”.