Proprietà anti-aging della carnosina e beta-alanina
La carnosina è una sostanza anti-invecchiamento sintetizzata all’interno delle nostre cellule attraverso l’enzima CARNOSINA SINTASI EC 6.3.2.11; questo enzima unisce l’amminoacido non proteico “la beta-alanina con l’amminoacido proteico L-Istidina”, per formare la carnosina.
La beta-alanina è un amminoacido non proteico; attenzione! non confondete la beta-alanina con la L-alfa-alanina; sono due sostanze completamente diverse: Il primo deriva dalla degradazione delle poliammine spermidina e spermina, nonché dal catabolismo delle basi pirimidiniche (guanina ed adenina), e serve a formare la CARNOSINA, mentre il secondo amminoacido è proteinogeno, ossia viene utilizzata dalle cellule per sintetizzare le proteine.
La Carnosina ha dimostrato di prevenire l’invecchiamento, di migliorare alcune condizioni patologiche, come il diabete-2, le complicanze diabetiche, i problemi neurodegenerativi e psichiatrici, il cancro, il trofismo muscolare (prevenzione della sarcopenia), etc.
Sia la Carnosina che la beta-alanina (precursore della carnosina), sono presenti nella dieta umana; sono ricchi di carnosina e beta-alanina i seguenti alimenti: carne, pollame, pesce, piselli, asparagi, gamberetti e funghi bianchi. Quindi mangiare quetsi alimenti, implica assumere dalla dieta la carnosina e la beta-alanina.
La Carnosina quando entra nel sangue, ha una emivita (durata) di circa 5 minuti; la carnosina circolante nel sangue viene inattivata velocemente da un enzima: LA CARNOSINASI (EC 3.4.13.20). pertanto i nustrizionisti consigliano di integrare con la beta-alanina e non con la carnosina, per incrementare i livelli di CARNOSINA nelle cellule e nel plasma.
Con la vecchiaia i livelli di CARNOSINA tendono a diminuire, perché aumenta l’attività dell’enzima CARNOSINASI EC 3.4.13.20 e si diventa più vulnerabili allo stress ossidativo, all’acidosi lattica ed alla degenerazione dei tessuti; per questo motivo, alcuni ricercatori suggeriscono l’integrazione alimentare di beta-alanina per aumentare i livelli di CARNOSINA negli anziani. Integrare direttamente con la CARNOSINA è infatti meno vantaggiosa, perchè appena entra nel sangue, verrebbe degradata in meno di 5 minuti dall’enzima CARNOSINASI che è molto attiva negli anziani.
La beta-alanina entrando nelle cellule dei muscoli, del cervello e di altri organi, viene trasformata in CARNOSINA dall’enzima CARNOSINA SINTASI (EC 6.3.2.11).
Di seguito elenco una serie di proprietà biologiche anti-agiung della CARNOSINA:
- La carnosina è un antiossidante: Elimina i radicali liberi dell’ossigeno e dell’azoto
- La carnosina lega e neutralizza i carbonili reattivi, le aldeidi tossiche, gli AGEs (prodotti della glicazione avanzata) e gli ALE (prodotti della perossidazione lipidica), migliorando la salute e prevenendo l’invecchiamento.
- La Carnosina tampona l’acidità extracellulare dei tessuti, migliorando la tolleranza all’acido lattico durante gli esercizi fisici intensi
- la carnosina stimola l’attività enzimatica della telomerasi, prevenendo la senescenza cellulare; i telomeri sono l’orologio biologico delle nostre cellule, ed il loro accoricamento porta all’invecchiamento cellulare; laTELOMERASI è un enzima che allunga i TELOMERI e quindi svolge un azione preventiva dell’invecchiamento; La carnosina quindi è una sostanza anti-invecchiamento anche perché attraverso la TELOMERASI, mantiene lunghi i telomeri.
- la carnosina chela i metalli pesanti come il mercurio, il cadmio, l’arsenico, il piombo, contribuendo a prevenire l’intossicazione da metalli pesanti.
- La Carnosina inibisce la glicolisi anaerobica, e promuove la respirazione mitocondriale aerobica.
- Gli studi in vitro sulla carnosina, dimostrano proprietà antineoplastiche contro una varietà di linee cellulari tumorali
- La carnosina aumenta la resistenza delle proteine allo stress termico e chimico, proprietà queste utili per la tolleranza dell’organismo agli stress chimico-fisici ed ad applicazioni industriali nelle TECNOLOGIE ALIMENTARI.
Utilità della carnosina (o del suo precursore beta-alanina) in medicina
La pubblicazione medica [PMC 10096773], suggerisce che l’integrazione alimentare di carnosina e/o beta-alanina, potrebbero essere utili nelle seguenti patologie:
- Malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson
- Alcuni disturbi psichiatrici come la schizofrenia
- Disturbi dello spettro autistico
- Qualche studio suggerisce che potrebbe svolgere un azione preventiva contro le cataratta, se la carnosina (e non la beta-alanina), venga usata nei colliri.
- Prevenzione della SARCOPENIA (perdita di massa muscolare) negli anziani
- Aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari.
Inoltre qualche studio dimostra che la BETA-ALANINA precursore della CARNOSINA possa avere degli effetti antitumorali su linee cellulari di cancro al seno [PMC3937146].
Fonte Bibliografica (Proprietà anti-aging della carnosina e beta-alanina)
- [PMC 10096773] Cesak O, Vostalova J, Vidlar A, Bastlova P, Student V Jr. Carnosine and Beta-Alanine Supplementation in Human Medicine: Narrative Review and Critical Assessment. Nutrients. 2023 Apr 5;15(7):1770. doi: 10.3390/nu15071770. PMID: 37049610; PMCID: PMC10096773. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10096773/
- [PMC3937146] – Vaughan RA, Gannon NP, Garcia-Smith R, Licon-Munoz Y, Barberena MA, Bisoffi M, Trujillo KA. β-alanine suppresses malignant breast epithelial cell aggressiveness through alterations in metabolism and cellular acidity in vitro. Mol Cancer. 2014 Jan 24;13:14. doi: 10.1186/1476-4598-13-14. PMID: 24460609; PMCID: PMC3937146. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3937146/
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