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Quando si parla di obesità e sovrappeso, molti ingenuamente pensano che si tratti solo di accumulo di grasso a livello corporeo.
Il sovrappeso in realtà può dipendere non solo da un accumulo sproporzionato di grasso, ma anche di acqua di ritenzione idrica.
Esistono persone “gonfie di grasso” e persone “gonfie di liquidi”; Tra questi due estremi, poi ci sono situazioni miste.
Ad occhio una persona gonfia di liquidi appare grassa e tozza al pari di una persona gonfia di grasso; La bilancia registra solo il peso corporeo, ma non distingue se il sovrappeso dipende dal grasso o dai liquidi di ritenzione.
Anche le misurazioni dal nutrizionista con i plicometri non riesce a distinguere se il sovrappeso dipenda da acqua o grasso.
L’unico strumento a disposizione del nutrizionista in grado di stimare la % di acqua di ritenzione e di grasso è l’impedenziometro.
La maggior parte di noi porta addosso molta acqua di ritenzione idrica; ciò non dipende dagli abusi alimentari e sedentarietà, ma dall’infiammazione e dallo stress.
Infiammazione e stress favoriscono l’accumulo di liquidi di ritenzione. Anche l’ipotiroidismo contribuisce a rendere i tessuti corporei gonfi di liquidi.
L’infiammazione e lo stress di qualsiasi tipo stimola il corpo ad accumulare liquidi ed a farvi apparire goffi e grassi; potete fare tutta l’attività fisica che volete … potete digiunare, ma se non rimuovete l’infiammazione che è in voi, i liquidi di ritenzione vi accompagneranno per sempre.
Esistono atleti sportivi che “pur macinando chilometri di strada a piedi”, appaiono un po’ grassi. Ebbene, quello che vedete in questi atleti non è grasso, ma liquidi di ritenzioni dovuti all’infiammazione scatenata dagli estenuanti allenamenti senza adeguati tempi di recupero.
Questi atleti spesso se smettono di allenarsi per alcuni giorni, riducono l’infiammazione e la forma fisica diventa più gradevole e snella; ciò succede perché durante la lunga fase di recupero, le infiammazioni dei microtraumi degli allenamenti guariscono e l’acqua di ritenzione non viene più trattenuta dai tessuti e va via con le urina. Quindi l’Infiammazione genera ritenzione idrica
Come fa l’Infiammazione a Gonfiarvi di liquidi?
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L’infiammazione e lo stress cronico vi gonfia di liquidi per colpa di una sostanza prodotta dalle cellule endoteliali, immunitarie e dei reni che si chiama PAF.
Il PAF è un mediatore dell’infiammazione liberato dalle membrane cellulari delle cellule sofferenti in grado di svolgere numerose azioni biologiche;
Tra le funzioni biologiche del PAF, ce quello di “gonfiarvi di acqua”.
In pratica il PAF liberato dalle cellule infiammate si va a legare ai suoi recettori PAFR dislocati nelle cellule dell’endotelio vascolare e dei glomeruli renali, aumentandone la permeabilità;
ne consegue che a livello renale, le proteine (albumine) del sangue vengono espulse con le urina causando un calo di albumine nel sangue; Poiché le albumine del sangue trattengono l’acqua nei vasi sanguigni, quando calano, fanno trasudare l’acqua fuori dalle pareti dei vasi, andando ad inondare e gonfiare gli spazzi extracellulari dei tessuti….r quindi vi ritrovate GONFI COME DI LIQUIDI …
Avete capito?
Ripeto i seguenti passaggi che portano l’infiammazione a rigonfiarvi di liquidi:
- l’infiammazione e lo stress stimolano le cellule sofferenti a produrre PAF
- Il PAF raggiunge le cellule endoteliali dei vasi sanguigni e dei glomeruli renali, legandosi al loro recettore PAFR
- Il PAFR attivato dai PAF rende le pareti dei glomeruli renali permeabili alle proteine del sangue (albumina), permettendone l’espulsione con la pipì.
- Le albumine nel sangue quindi tendono a diminuire
- poiché le albumine del sangue trattengono le molecole di acqua nei vasi, la loro diminuzione, fa si che l’acqua permea fuori le pareti dei vasi sanguigni e va ad inondare gli spazzi extracellulari dei tessuti, gonfiandovi di acqua di ritenzione.
Ora vediamo di rispondere al seguente quesito:
QUALI SONO I FATTORI CHE AUMENTANO I LIVELLI DI PAF NELL’ORGANISMO?
Il PAF nell’organismo può essere rilasciato in uno dei seguenti casi:
- Infiammazioni da cibo, conosciute anche come allergie alimentari ritardate o Intolleranze alimentari IgG mediate (chiedi info sui libri per approfondire)
- Fattori di crescita
- traumi (anche i microtraumi causati da una eccessiva attività fisica non accompagnata da adeguati giorni di recupero).
- inquinamento
- disbiosi (utili sono i probiotici —-> per info scrivimi su contatti)
- stress prolungato fisico, psicologico, atmosferico.
- scarso riposo
- scarso recupero post allenamento (chiedi info sul cordyceps–>CONTATTI)
- sepsi e infezioni
- stress (CHIEDI INFO SUGLI ADATTOGENI —> CONTATTI)
- carenze vitaminiche e minerali
- cattiva alimentazione (povera cioè di verdure, frutta e pesce, ricchi anche di fattori antagonisti del PAF)
- zucchero.
Esistono fattori che possono ridurre l’accumulo di liquidi di ritenzione?
La risposta e si! Esistono in natura tantissimi alimenti vegetali, prodotti erboristici e integratori alimentari in grado di antagonizzare l’azione del PAF e ridurre la ritenzione idrica.
Importante poi è correggere le cattive abitudini elencate nei 12 punti elencate nelle righe di sopra.
Un importante ruolo preventivo delle ritenzioni idriche è l’individuazione di eventuali infiammazioni da cibo e la cura attraverso l’applicazione della Dieta a Rotazione descritte nei libri di Attilio e Luca Speciani (entra qui per ricevere informazioni sui libri riguardanti il PAF e la DietaGift —-> CONTATTI).
Fonte Bibliografica
- A Review on Platelet Activating factor Inhibitors: could a New class of Metal-Based Anti-Inflammatory Drugs Induce Anticancer properties? – Vasiliki D. Papakonstantinou, et al. 2017 https://www.hindawi.com/journals/bca/2017/6947034/
- The role of Platelet-activating factor in Mesangial Phatophysiology – Anna Raznichenko, Ron Kostanje, et al – April 2015 http://ajp.amjpathol.org/article/S0002-9440(15)00010-3/fulltext
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