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In questo post parlo dell’amminoacido arginina, un nutriente presente nelle proteine ed abbondantemente pubblicizzato nella medicina anti-age e negli sportivi di body building. L’arginina ricordiamolo è un amminoacido abbondantemente presente nelle carni di tacchimo, pollame, uova e pesci ed è richiesto come integratore alimentare per il benessere cardiovascolare e per prevenire l’invecchiamento. possiede anche delle proprietà benefiche per l’erezione del pene.
L’arginina è un amminoacido importante che svolge le seguenti missioni:
- stimola la secrezione notturna di ormone della crescita che aiuta a ringiovanire
- favorisce la produzione vascolare di ossido nitrico, contribuendo a prevenire gli incidenti cardiovascolari
- regola la pressione sempre attraverso la biosintesi di ossido nitrico
- combatte i visus e microbi attraverso la produzione di ossido nitrico
- assicura la formazione di nuove sinapsi e collegamenti neurali, sempre attraverso la produzione di ossido nitrico
- favorisce l’erezione del pene sempre attraverso la produzione di ossido nitrico
- contribuisce a riparare i danni dell’epitelio vascolare attraverso la produzione di prolina
- favorisce la proliferazione cellulare sostenendo l’infiammazione attraverso la produzione di poliammine “putrescina, spermina e spermidina”.
L’arginina può fare bene o può fare male a seconda di come lo usa l’organismo.
L’arginina fa bene alla salute, quando viene trasformata nei vasi sanguigni del cervello e del corpo dall’enzima eNOS indicato con il codice numerico internazionale EC1.14.13.39;
eNOS acchiappa l’arginina e lo trasforma in ossido nitrico, il quale si lega all’adenilato ciclasi delle cellule dei vasi, provocandone la vasodilatazione; in questo modo, l’arginina tiene bassa la pressione, favorisce l’erezione del pene, favorisce la secrezione dell’ormone della crescita, favorisce la formazione di nuovi collegamenti neurali nel cervello e previene gli incidenti cardiovascolari.
L’arginina può però prendere una brutta strada, quando invece di essere trasformato da eNOS, viene trasformata dall’enima “arginasi EC 1.14.13.39; L’arginasi ruba l’arginina ad eNOS per formare l’ornitina; l’ornitina a sua volta viene trasformata da un altro enzima “l’ornitina decarbossilasi (EC 4.1.1.17) in putrescina, che poi a sua volta verrà trasformata da altri enzimi in spermidina e spermina. Putrescina, spermidina e spermina sono poliammine che favoriscono l’infiammazione e la proliferazione cellulare; quindi non va bene quando l’arginina prende questa seconda strada. E possibile bloccare questa strada attraverso l’uso di bioflavonoidi e alimenti ricchi di polifenoli che inibiscono l’enzima ornitina decarbossilasi.
Inoltre l’arginina può prendere una terza strada, quando ce carenza di collagene e di vitamina C, come nel caso dello scorbuto, oppure quando ce infiammazione vascolare e fragilità capillare.
In questi casi l’arginina viene strappata ad eNOS dall’enzima vascolare Prolina cilasi EC 4.3.1.12; Questo enzima acchiappa l’arginina e lo trasforma nell’aminoacido prolina, la quale poi verrà idrossilata in presenza di vitamina C in idrossiprolina che è uno dei componenti base del collagene.
Nutrirsi bene e mantenersi in uno stato antinfiammatorio può far si che l’arginina venga utilizzata a fini benefici per il corpo attraverso eNOS.
Se invece fate i porcellini a tavola e seguite stili di vita cattivi, la preziosa arginina prederà strade sbagliate, quali quella dell’arginasi e dell’ornitina decarbossilasi che porterà alla formazione delle poliammine, oppure quella della Arginina ciclasi, che porterà alla formazione di prolina.
Tecnologo Alimentare
Dottor Liborio Quinto
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