Impenna la Glicemia più un grappolo d’Uva o un Biscottino Secco?

Impenna la Glicemia più un grappolo d’Uva o un Biscottino Secco?

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mpenna la Glicemia più un grappolo d'Uva o un Biscottino Secco?

Molte signore e uomini fissati della pancia piatta, hanno un terrore dei cibi zuccherini perché temono di ingrassare; queste persone hanno ragione, però poi si comportano da stupidi, escludendo dalla dieta cibi zuccherini sani come la frutta, i legumi e la verdura, per far posto a biscottini dietetici e dischetti compressi di riso soffiato.

Nel seguente post dimostriamo che il Carico glicemico sviluppato da un grappolo di Uva da 120 g è la metà di quello sviluppato da un piccolo biscotto secco di 40 grammi.

Un biscotto secco ha i seguenti valori:

Indice Glicemico IG = 61; Concentrazione di glucidi = 80 g/100 g; Porzione = 40 g

Un grappolo d’Uva, ha i seguenti valori:

Indice Glicemico IG = 49; Concentrazione di glucidi = 15,8 g/100 g; Porzione = 120 g

Sulla base dei dati su riportati, presi dal libro “la rivoluzione del glucosio” a pagina 338 – 345, concludiamo dicendo che.

Un Biscotto di appena 40 grammi sviluppa il doppio del Carico glicemico sviluppato da un grappolino d’uva di 120 grammi.

Per la precisione, 40 grammi di biscotto sviluppa 19,52 grammi di glucosio, mentre il grappolino di 120 g di Uva sviluppa appena 9,19 g di glucosio. L’uva quindi è più dietetica del biscotto e moderate quantità sono ben tollerate anche dai diabetici.

Ponete Attenzione! Un semplice Biscotto secco di appena 40 g sviluppa lo stesso carico glicemico di 240 grammi di Uva.

Quindi per chi Vuole dimagrire, alcalinizzare il corpo e liberarsi dei liquidi in eccesso dovuti alla ritenzione idrica, può tranquillamente mangiare la frutta e l’uva, tenendo conto che fa più danni un Crackers, una focaccia o un Biscotto, che un bel frutto ricco di vitamine, minerali e fitocomposti naturali.

Ulteriori Informazioni sulla glicemia

Per glicemia si intende la concentrazione di zucchero (glucosio) nel sangue che di regola deve essere intorno agli 80 mg/dl a digiuno. Quando si mangiano cibi amidacei e/o zuccherini come pane bianco, pasta, riso, biscotti, frutta, bevande zuccherine etc, la glicemia tende a salire; Appena la glicemia sale, il Pancreas scarica insulina che trasforma l’eccesso di zuccheri in grasso e colesterolo; Il grasso da eccesso di zuccheri viene accumulato a livello della pancia e non sui glutei, per colpa dell’insulina “ormone dell’ingrassamento addominale”.

Molti quindi temono gli zuccheri e gli amidi per paura di ingrassare; Ma i zuccheri e carboidrati nei limiti giusti sono importanti per la salute e sopratutto per il buon funzionamento del cervello; Cervello, Nervi e retina utilizzano come combustibile solo gli zuccheri; Se mancano gli zuccheri nel sangue, l’uomo e l’animale vanno in coma!

Pertanto bisogna mangiare i carboidrati e gli zuccheri, però sceglierli da alimenti sani e giusti che non provocano forti picchi glicemici, come Frutta, verdura, topinambur, legumi (in articolare le lenticchie), la pasta cotta al dente, il Riso Basmati, il Pane Nero Integrale, meglio se di segale o multicereale, evitando gli amidi raffinati, il riso soffiato, il riso, i biscotti, le focacce, la pizza, i taralli e i cibi zuccherati.

 

Fonte bibliografica

  1. La Rivoluzione del glucosio di Jannie Brand Miller, Fabbri editore (stampa del 2005) – tabella pagine 338 a 345.
  2. Iperglicemia e Diabete, di Luca ed attilio Speciani – Demetra Editore.

 

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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