La Selenoneina: Un antiossidante contenuto nel pesce azzurro

La Selenoneina: Un antiossidante contenuto nel pesce azzurro

La Selenoneina: Un antiossidante contenuto nel pesce azzurro

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E’ consigliabile mangiare pesce azzurro, non solo per il suo alto contenuto in acidi grassi essenziali omega-3, ma anche per il suo alto contenuto in selenoneina, un potente antiossidante in grado di proteggere le cellule dalla tossicità del metil-mercurio, dai radicali liberi e dalle malattie cardiovascolari.

E’ stato dimostrato che chi consuma frequentemente pesce, contiene questo antiossidante nel corpo; Una ricerca condotta su una popolazione di pescatori di un isola giapponese, forti consumatori di pesce, ha dimostrato che il 50% del selenio contenuto nel loro sangue era costituito da selenoneina (Vedi riferimento https://link.springer.com/article/10.1007/s12011-013-9846-x ).

La seleniometionina ha dimostrato di neutralizzare ed espellere il mercurio organico, risurre i radicali liberi e regolarizzare la pressione sanguigna (Vedi Wikipedia https://en.wikipedia.org/wiki/Selenoneine ).

I pesci accumulano selenoneina attraverso la loro dieta, per neutralizzare il mercurio; ecco perché certi pesci fortemente contaminati di metil-mercurio, riescono ad adattarsi all’inquinamento del mare al mercurio.

Negli anni 80 furono condotti degli esperimenti sull’effetto del consumo di carne di pesce spada liofilizzato su cavie di laboratorio (topi), ed è stato scoperto che la carne di pesce spada liofilizzata proteggeva i topi dalla tossicità del metil-mercurio; ciò ha suggerito che nella carne del pesce spada “nonostante la probabile presenza di mercurio”, proteggeva i topi da questo metallo pesante; ricerche successive hanno identificato questa sostanza protettiva, e l’hanno chiamata selenoneina “un analogo della ergotioneina dei funghi, con l’unica differenza che al posto dello zolfo è presente il selenio” (Riferimento bibliografico https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3742965/ .

La selenoneina aiuta ad eliminare il mercurio dal corpo, non solo dei pesci, ma anche negli animali che assumono questa sostanza nei mangimi a base di sottoptodotti della pesca.

La selenoneina è anche in grado di proteggere le cellule dallo stress ossidativo “forse meglio del suo omologo ergotioneina dei funghi”.

Un’altra curiosità è che la selenoneina sembra anche in grado di proteggere la salute cardiovascolare dell’essere umano; alcune ricerche suggeriscono che la selenoneina sia in grado di inibire l’enzima ACE (Enzima convertitore dell’angiotensina), contribuendo a regolarizzare la pressione sanguigna.

La selenoneina entra nelle cellule e forse anche nei mitocondri, attraverso lo stesso trasportatore cellulare dell’ergotioneina SLC22A4, ben descritto nei miei pos (per approfondire leggere articolo: Ergotioneina: una nuova vitamina https://liborioquinto.altervista.org/ergotioneina-una-nuova-vitamina/ ).

Quindi in conclusione, il pesce fa bene al corpo non solo per la presenza di acidi grassi omega-3, ma anche per la presenza di selenoneina, una sostanza contenuta unicamente nel pesce marino, e che si trova anche nel sangue degli esseri umani che si nutrono di pesce.

Tecnologo Alimentare dottor Liborio Quinto

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

3 Risposte a “La Selenoneina: Un antiossidante contenuto nel pesce azzurro”

  1. Un altra sostanza simile all’ergotioneina e alla selenoneina è l’ovotiolo presente nelle uova degli invertebrati marini (in particolare nelle uova di riccio marino), ed in alcune alghe marine. I pesci invertebrati lo producono, mentre i pesci ossei hanno perso nel corso dell’evoluzione il gene delll’enzima OVO-A che produce ovotiolo; i pesci ossei comunque lo incorporano nei loro tessuti attraverso la dieta, e l’organo in cui viene maggiormente concentrata questa sostanza è il cristallino degli occhi di pesce: L’ovotiolo funge da antiossidante nel cristallino die pesci, e partecipa a proteggere l’embrione delle uova degli invertebrati marini durante la fase di esplosione respiratoria.

    Osik NA, Zelentsova EA, Tsentalovich YP. Kinetic Studies of Antioxidant Properties of Ovothiol A. Antioxidants (Basel). 2021 Sep 15;10(9):1470. doi: 10.3390/antiox10091470. PMID: 34573105; PMCID: PMC8470380.
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8470380/

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