Il Ciclo dell’Omocisteina Nella Sindrome di Down

Alterazione del Ciclo dell’Omocisteina Nella Sindrome di Down

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Gli esseri umani hanno il DNA suddiviso in 23 coppie di cromosomi; Per ogni coppia di cromosomi, uno viene ereditato dalla madre e l’altro dal padre e sono legati tra loro da un centromero.

Gli individui che nascono con la sindrome di Down possiedono un cromosoma in più sulla ventunesima coppia di cromosomi.

In pratica nel nucleo delle cellule degli individui con la sindrome di DOWN sono presenti tre cromosomi invece di due sulla ventunesima coppia di cromosomi.

Per questo motivo si dice che i soggetti con Sindrome di Down hanno un pezzo di DNA in più.

Poiché i soggetti con sindrome di Down hanno un pezzettino di DNA in più (ossia un cromosoma 21 in più!) , producono il 50% in più di alcuni enzimi e ciò favorisce alcune alterazioni metaboliche e patologiche che caratterizzano gli individui con la Sindrome di Down.

Tra gli enzimi sovra espressi ce ne uno legato al ciclo dell’omocisteina e dei folati “la cistationina-Beta-sintasi” chiamata anche con la sigla CBS (EC 4.2.1.22).

Molti pensano che sia principalmente questo enzima a causare molte lacune psichiche a questi soggetti.

La sovra -espressione della cistationina-beta-sintasi comporta l’impoverimento degli intermedi metabolici del ciclo dell’omocisteina e dei folati provocando una forte carenza di SAMe (S-adenosil-metionina).

La Carenza di SAMe predispone questi individui a calo delle prestazioni mentali perché viene meno la formazione di importanti neurotrasmettitori come la dopamina, la serotonina, l’acetilcolina, etc.

Inoltre la carenza di SAMe compromette il corretto funzionamento degli enzimi che producono ossido nitrico a livello cerebrale nNOS e vascolare eNOS.

Una carenza di nNOS provoca una carenza di ossido nitrico a livello cerebrale e ciò comporta una minore formazione di sinapsi.

Una carenza di eNOS a livello vascolare predispone gli individui a maggior rischio cardiovascolare.

Il SAMe infatti è il precursore della Tetrabiopteridina che è il cofattore di eNOS e nNOS. Se manca il SAMe, non si forma la Tetrabiopteridina e quindi eNOS e nNOS non possono funzionare correttamente e aumentano le disfunzioni a livello vascolare e cerebrale.

In generale la carenza di SAMe nella popolazione normale può dipendere da:

  1. Mutazione all’enzima MTHFR (correggibile con supplementi di acido folico)
  2. Mutazione all’enzima Cistatinina-Beta-Sintasi (correggibile con supplementi di vitamina b6)
  3. mancata attivazione della B12 nello stomaco (per esempio in caso di gastriti)
  4. mancata attivazione della vitamina B6 in piridossinfosfato a livello del rene (facilmente correggibile con la somministrazione di vitamina B6 attivata)
  5. Carenza di alcune vitamine coinvolte nel ciclo della metionina e dei folati (vitamina B12, B6, acido folico, vitamina C, betaina e colina)

Nella Sindrome di Down la carenza di SAMe sembra dipendere “Non da una mutazione all’enzima Cistationina-Beta-Sintasi”, ma ad una sua sovra – espressione.

In pratica i soggetti con sindrome di Down producono il 50% in più di cistationina-beta-sintasi e ciò comporta un calo dei livelli di omocisteina (che è un bene), ma anche di SAMe (che è un male).

Il paradosso nella Sindrome di Down è che questi soggetti pur avendo l’omocisteina Bassissima (che è un bene) sono predisposti a lacune psichiche e cardiovascolari perché il SAMe tende a non formarsi nelle giuste quantità.

Per tale ragione alcuni ricercatori che collaborano con la fondazione Jerome Leyeune (Nov 2011) hanno brevettato degli inibitori dell’enzima cistationina-beta-sintasi e attualmente stanno sperimentando questi farmaci su animali ed esseri umani.

Teoricamente si pensa che frenando (ma non bloccando!) l’attività enzimatica della cistationina-beta-sintasi, i livelli di SAMe tendono ad aumentare favorendo una miglioria delle facoltà mentali e una riduzione dei rischi cardiovascolari.

Alcuni medici pensano che un integrazione delle vitamine legati al ciclo dell’omocisteina e l’impiego di integratori a base di SAMe (considerato anche un antidepressivo naturale), possa in qualche modo aiutare questi soggetti a migliorare.

Ovviamente dato la complessità della biochimica del ciclo dei folati e dell’omocisteina per un maggior approfondimento è bene rivolgersi al proprio medico “o meglio ad un medico specializzato in Biochimica Clinica e genetica”.

Riassumiamo il discorso rispondendo con questa domanda:

Perché i soggetti con sindrome di Down hanno livelli bassi di omocisteina (che è un bene) e di SAMe (che è un male)?

Il motivo dipende dalla presenza del 50% in più di cistationina-beta-sintasi che preleva l’omocisteina convogliandola nella via della transulfatazione per produrre glutatione, cisteina e taurina. Impoverendo a cellula di omocisteina, automaticamente si impoverisce di SAMe e la carenza di SAMe compromette la formazione dell’ossido nitrico a livello cerebrale e vascolare nonché riduce la formazione di importanti neurotrasmettitori.

Pubblicato dal Tecnologo Alimentare

Dottor Liborio Quinto

Fonte Bibliografica

  1. Cistatyonina-Beta-Sintasi (Wikipedia) https://en.wikipedia.org/wiki/Cystathionine_beta_synthase
  2. https://www.research.fondationlejeune.org/cbs/

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

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