Un Antitumorale nelle cucurbitacee

anguria-melone

 

Attenzione! innanzi tutto vi metto in guardia che le cucurbitacee anche se contengono Cucurbitacina B antitumorale, contiene un altra sostanza dannosa che irrita le mucose intestinali che si chiama EUCURBOCITRINA

Sono cucurbitacee i meloni, le zucche, le angurie, i cetrioli e contengono un fitocomposto ad azione antinfiammatoria chiamato cucurbitacina B in fase di sperimentazione nelle Università indiane. Pare che hanno propietà antitumorali ed antinfiammatorie

In India ed in Cina, vengono utilizzati come sostanze antinfiammatorie, antineoplastiche e analgesiche dei triterpeni tetracilici altamente ossidati chiamate cucurbitacine, sostanze queste diffuse nelle cucurbitaceae “Anguria, melone, zucca, cocomero, cetriolo” e nelle crucifere “broccoli, cavoli, verza, rucola, etc.”

Le cucurbitacine recentemente hanno attratto l’attenzione degli scienziati, in quanto hanno una spiccata attività anti-tumorale, in grado di indurre l’apoptosi.

In particolare hanno studiato il ruolo della Cucurbitacina B nella cura e prevenzione tumorale.

Hanno scoperto che la cucurbitina B è in grado di indurre apoptosi delle cellule tumorali sia in vitro che in vivo “su topi di laboratorio”.

 La cucurbitacina B è in grado di indurre apoptosi

In un esperimento condotto su cavie di laboratorio (pubmid 24690568), in cui è stato innestato un tumore alla prostata, si è visto che somministrando la Cucurbitacina B, la massa tumorale è regredita del 79% del volume iniziale in un certo n. di giorni.

La Cucurbitacina B è in grado di inibire la crescita tumorale ed attivare l’apoptosi attraverso:

  1. Inibizione dell’enzima citoplasmatico ATP CITRATO LIASI, che è in genere over espressa nelle cellule tumorali e per questo motivo è un potente soppressore del tumore alla prostata (pubmid 24690568)
  2. Inibizione della via di segnalazione IP3K/AKt/NF-KB/mTorC1/HIF-1 grazie all’induzione della proteina PTEN che è in grado di bloccare la PI3K e quindi si blocca la proliferazione cellulare e l’infiammazione e angiogenesi (pimid 25487942)
  3. Inibisce le vie di segnalazione infiammatoria JAK/STAT tipica delle citochine e MAPK (pimid 25487942)
  4. Reprime la sintesi della proteina anti-apoptotica BCL-2
  5. Attiva l’enzima ATM che controlla eventuali danni al DNA
  6. vengono incrementate la sintesi della proteina riparatrice e induttrice di apoptosi P53, P21, BAD, BAX, caspasi 3 e 7, inducendo la cellula tumorale a morte per apoptosi (pubmid 24789581)
  7. è in grado di bloccare il ciclo cellulare e la proliferazione cellulare
  8. favorisce l’apoptosi e l’autofagia delle cellule danneggiate (pimid 24505404)
  9. Inibisce l’adesione cellulare

Alla luce di tutto ciò, per prevenire il cancro è opportuna seguire una dieta ricca di frutta e verdura, ed in modo particolare di quelle ricche di Cucurbitacine diffuse nelle angurie, cetrioli, cocomeri, meloni (Ma senza esagerare perchè sono anche irritanti alla mucosa gastro-intestinale per la presenza di una sostanza tossica la EUCURBOCITRINA), e nelle crucifere (broccoli, cavoli, crescione, etc.).

La Cucurbitacina B come principio attivo, viene utilizzato nelle cure ospedaliere di Cina e India.

Fonte Bibliografica

Fonte bibliografica 1 pubmid 24690568 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24690568
Fonte bibliografica 2 pubmid 25487942 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=25487942
Fonte bibliografica 3 pubmid 24789581 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=24789581
Fonte bibliografica 4 pubmid 24505404 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=24505404

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Pubblicato da Dottor Liborio Quinto

Sono un appassionato di Biologia e Chimica degli Alimenti, e condivido con Voi, il Mio sapere. Chi è interessato a propormi qualcosa, può contattarmi

4 Risposte a “Un Antitumorale nelle cucurbitacee”

  1. Discorsi sempre tecnici ma ricchi di fondamenta!!! basta però chiedere al dottor Liborio e vi darà tutte le spiegazioni del caso,un grande professionista con una grande disponibilità,dote non da tutti al giorno d’oggi! 🙂

  2. Mi permetto di fare una precisazione : la P53 non è un enzima ma un oncosoppressore

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